Senegal: viaggio alla scoperta della magia del continente nero
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Il Senegal, adagiato tra le aride terre desertiche del nord e le lussureggianti foreste tropicali del sud del continente africano, vanta una straordinaria scelta di luoghi da visitare, ricchi di suoni e profumi caratteristici. Questa terra è definita teranga, che vuol dire ospitalità, il che testimonia la grande disponibilità e l'accoglienza di questo popolo meraviglioso, che è gioviale nonostante le difficoltà economiche che il paese conosce. Questa caratteristica, unita alle meraviglie paesaggistiche, alle moltissime spiagge tra cui scegliere, alle vitali città e alla buona offerta turistica sviluppata negli ultimi anni, fanno di questo stato uno tra i preferiti dai viaggiatori che decidono di intraprendere una vacanza in Africa. Il Senegal, infatti è famoso per le bellezze naturali, per la musica, per l’artigianato, per le splendide spiagge coronate da palme e per la sua caratteristica capitale, Dakar. È anche il Paese più occidentale del continente africano, quasi completamente pianeggiante a esclusione dei rilievi che formano la penisola di Capo Verde.
Il Senegal è un paese molto antico, i ritrovamenti archeologici hanno dimostrato che fu abitato già in epoca preistorica. La regione orientale del paese faceva parte dell'Impero del Ghana. Islamizzato a partire dall'XI secolo, il territorio senegalese venne interessato dal dominio coloniale europeo, iniziato nel XV secolo e accentuatosi nel XIX, quando la terra senegalese fu segnata dalla tratta degli schiavi. La repubblica del Senegal si rese indipendente dalla Francia nel 1960, dapprima in unione con il Mali, successivamente come Stato indipendente. Oggi il Senegal, pur essendo un paese molto povero, ha raggiunto una certa stabilità, infatti è una repubblica con elezioni presidenziali che si tengono ogni cinque anni.
Cosa vedere
Quando andare
Le spiagge
Dove dormire
Come arrivare
[Foto di Jeff Attaway]
Cosa vedere
Il vostro viaggio alla scoperta del Senegal non può non iniziare dalla sua capitale, Dakar. Rispetto al resto del paese questa è una moderna metropoli africana, che si visita comodamente a piedi, centro della politica, economia e della cultura di tutta l'Africa occidentale. Meritano una visita il cento città, con la Place de l'Indépendance, da dove si diramano le vie principali della capitale moderna, contornata da antiche costruzioni coloniali; il Palazzo Presidenziale, splendido esempio di edificio coloniale, la Cattedrale del Souvenir Africain, con la sua cupola bizantineggiante; e ancora la Medina, il quartiere più popoloso e animato con numerosi negozi di tessuti, prodotti locali e generi vari, nonché pittori e scultori che espongono le loro opere. Fuori del centro troverete la Grande Mosquée, costruita nel 1964, con il caratteristico minareto che di notte è illuminato. La corniche è il lungomare che segue la penisola di Capo Verde, in particolare a Soumbedioune, si trovano le botteghe degli artigiani, che lavorano soprattutto il legno e i tessuti. Da qui si ha la vista sul porto, con il continuo viavai di barche che rientrano dopo la pesca. Nel quartiere di Ouakam, c’è il monumento Renaissance Africaine, una tra le statue più giganti del mondo, è alta 49 metri raffigurante una donna e un uomo con bambino rivolti verso l’oceano. In Place Soweto si trova il Museo etnografico IFAN, che espone maschere, statue, corredi funebri, monili e strumenti musicali provenienti da varie parti dell'Africa occidentale.
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Per un viaggio attraverso la storia del paese, è d'obbligo una visita all'isola di Gorée, oggi Patrimonio dell'Unesco, collegata a Dakar da frequenti traghetti. Gorée, purtroppo, è tristemente famosa per essere stata una base per l'esportazione degli schiavi. Sull'isola testimonianza di questo periodo buio è la Maison des Esclaves, oggi diventata un museo dedicato a questa triste pagina dei popoli africani. Qui gli schiavi venivano ammassati in piccole celle per essere esaminati, quindi si attribuiva loro un prezzo, come per gli animali, prima di imbarcarli per le Americhe. L'isola è molto tranquilla, infatti è abitata da un migliaio di abitanti e non circolano automobili. Proseguendo verso Nord, si giunge a Louga, cittadina conosciuta soprattutto per il Fesfop, Festival internazionale del folklore e delle percussioni, organizzato dall'associazione omonima a cavallo di capodanno. Per alcuni giorni le strade di Louga si animano con danze, musiche e spettacoli, sia di artisti locali ed internazionali.
[Foto di eutrophication]
Durante il viaggio in Senegal da non perdere è anche Saint Louis, primo insediamento francese nel continente, e capitale del paese fino al 1958. Saint-Louis conserva molti elementi tipici dell'architettura coloniale, che insieme alla sua posizione su un'isola alle foci del Senegal e il suo peculiare contesto naturale l'ha fatta proclamare Patrimonio dell'Umanità nel 2000. L'isola si raggiunge attraverso il ponte Faidherbe, un gioiello di ingegneria ottocentesca lungo 500 metri, progettato da Gustav Eiffel, una curiosità su questa costruzione è che fu creato originariamente in Europa per attraversare il Danubio, ma in seguito trasportato qui in nave. Molto caratteristico è il quartiere di pescatori Guet N'dar, i mercati animati e colorati di N'Dar Tout e di Sor.
Il viaggio può proseguire alla volta di Touba, città sacra, ogni anno visitata da milioni di fedeli che provengono da tutto il Senegal per pregare nella maestosa moschea dove è sepolto Cheick Amadou Bamba, fondatore della confraternita Mouride. Scendendo poi verso la capitale i tocca Lompoul sur Mer, un piccolo villaggio di pescatori. Si tratta di un piccolo deserto con splendide dune in stile sahara, in cui è possibile fare escursioni. A 70 Chilometri da Dakar possibile vistare Thies, la seconda città del Senegal per grandezza. La principale attrattiva di Thiès, è la produzione di arazzi famosa in tutto il mondo. Gli arazzi si basano tutti su dipinti eseguiti da artisti senegalesi e possono costare anche migliaia di dollari. La cittadine è l'ideale per rilassarsi, passeggiando tra gli ampi viali alberati o sorseggiando caffè nei graziosi locali della zona, anche abbastanza economici.
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Il Senegal offre anche tanti percorsi naturalistici, come l'aria marina di Sine Saloum. Situata all'incrocio dei fiumi Siné e Saloum copre un'area molto vasta che comprende nove foreste, due aree marine, due riserve naturali e un'area di 76 mila ettari di parco naturale. Quest'ultimo è composto da migliaia di isolette, canneti e banchi di sabbia attraversati da mangrovie, offrendo uno spettacolo insuperabile. Tra i parchi naturalistici si possono vistare: il Parco di Djoudj, primo ecosistema umido al di là del Sahara, esteso per 16mila ettari, si trova sul delta del fiume Senegal; il parco de Barbarie, che si trova a 25 chilometri da Saint Louis e offre un’esperienza unica di immersione nella natura, in particolar modo per gli appassionati di birdwatching. Infine si segnala il Lago Rosa, che non è altro che una laguna di acqua salata, con un colore molto particolare. Il rosa è dovuto all'alta concentrazione di sali minerali che nelle giornate di sole dona una colorazione rosata all'acqua.
[Foto di Jeff Attaway]
Le spiagge
Le più belle spiagge del Senegal, ma anche di tutto il continente africano, si trovano nella regione di Casamance, presso Cap Skiring, che da modesto villaggio di pescatori è diventato il polo d'attrazione turistico della regione. Anche nella zona di Dakar si trovano ottime spiagge, come Plage Bel-Air e le spiagge di N'Gor, Malika-sur-Mer e Yoff. In questa zona si concentrano anche le principali strutture turistiche che accolgono gli ospiti in grandi e lussuosi resort, affiancati dai caratteristici villaggi di pescatori lungo il litorale. Le ampie distese di sabbia bianca invitano a nuotare e a stendersi al sole, ma se siete più avventurosi potrete noleggiare tavole da surf, dedicarvi allo sci d'acqua, alle uscite in kayak o alla pesca d'altura. Presso Pointe des Almadies si possono effettuare immersioni tra le più belle dell'Africa occidentale, soprattutto nei dintorni delle isole N'Gor e Gorée.
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Dove dormire
In Senegal ci sono tanti modi per soggiornare, ed alcuni sono anche un pò stravaganti. Infatti se non desiderate il solito hotel o resort, l'alternativa che fa per voi è vivere una vera esperienza di immersione nella quotidianità. Alcune famiglie dell'associazione ADKSL ospitano in casa i turisti, che potranno così vivere alcuni giorni in una famiglia del posto. Per un soggiorno più ordinario, non non mancano certo gli hotel, ma trovare una stanza a buon prezzo non è sempre facile. Sono molti i complessi all'occidentale, dove il prezzo di una doppia si aggira almeno sui 115 euro a notte. Altri alberghi, più caratteristici, non hanno aria condizionata, hanno il bagno in camera ma manca l’acqua calda, quindi il risparmio potrebbe portare a soluzioni poco comode che potrebbero rovinarvi la vacanza.
[Foto di Jeff Attaway]
Quando andare
Il periodo migliore per viaggiare in Senegal va da novembre a marzo, poichè in questi mesi il clima è fresco e secco nonostante il paese sia colpito dai venti detti harmattan, che arrivano dal deserto del Sahara. Il caldo è costante, ma all'interno è solitamente più intenso tra marzo e maggio, quando, durante il giorno si superano quasi sempre i 35°- 40° C. La stagione delle piogge va da giugno a settembre, ci sono precipitazioni particolarmente intense nella parte meridionale del paese, che possono durare per giorni e giorni. Sulle coste invece il periodo più caldo è l'autunno mentre le piogge si concentrano quasi interamente tra giugno e ottobre, quando l'aria è anche molto afosa.
[Foto di Jeff Attaway]
Come arrivare
Per arrivare in Senegal dall'Italia con l'aereo, ci sono tantissime possibilità, la maggior parte con uno scalo o a Lisbona o a Parigi. Dall'Italia ci sono anche voli diretti con gli operatori Livingston Energy ed Eurofly, con partenze da Milano. L'aeroporto principale è quello di Dakar, intitolato a Léopold Sédar Senghor. Alla dogana basta presentare il passaporto e il documento che prova che di vaccinata contro la febbre gialla. Dall'aeroporto la capitale Dakar si raggiunge in taxi in una quarantina di minuti circa. I taxi gialli e neri con la scritta luminosa sul tetto sono gli unici convenzionati con l’aeroporto e si radunano in una parcheggio a loro destinato. Sono invece da evitare qualunque altro tipo di taxi.