Simboli e leggende della Cattedrale di San Lorenzo a Genova
La visita alla città di Genova non può prescindere dalla sua meravigliosa Cattedrale, anche perchè nasconde curiosità e leggende che vi stupiranno. La statua di un cane, che sembra conoscere i segreti della vita sentimentale di tutti, e una bomba inesplosa sono solo alcune delle stranezze custodite nella Cattedrale di San Lorenzo di Genova. Ma vediamo in particolare la storia e leggende del Duomo della città ligure.
La Cattedrale di San Lorenzo di Genova
Il Duomo della città Ligure è intitolato a San Lorenzo Martire e custodisce le ceneri del patrono della città San Giovanni Battista, giunte a Genova alla fine della Prima Crociata. Il motivo per cui la chiesa è dedicata a San Lorenzo deriva da un'antica leggenda che vuole che San Lorenzo e Papa Sisto II si fermarono in questa zona mentre viaggiavano verso la Spagna. A Genova vennero ospitati in una casa che corrisponde all'attuale chiesa e, nella notte, vennero uccisi. La chiesa eretta intorno all'anno 1000 divenne Cattedrale dal IX secolo ed è stato oggeto di una ricostruzione in forma romanica dal 1118, anno della sua consacrazione. Dopo l'incendio del 1296, l’edificio è stato in parte restaurato e ricostruito nelle forme dell’architettura gotica, con il completamento dell'inconfodibille facciata a bande bianche e nere. A guardia del Duomo ci sono due imperiosi leoni.
Negli anni successivi sono stati aggiunti altari e cappelle, come la bellissima cappella del Quattrocento che ospita le spoglie di San Giovanni Battista. Ma le modifiche per la Cattedrale non sono finite qui, nella metà del Cinquecento, l'architetto Galeazzo Alessi riprogetta l'intero edificio, riuscendo, però a ricostruire solo la copertura delle navate, il pavimento, la cupola e la zona absidale. Solo nel Seicento la Chiesa è stata definitivamente conclusa con l'aggiunta di stucchi dorati e affreschi tardo manieristi che ritraggono le "Storie di San Lorenzo" di Lazzaro Tavarone. Infine, un restauro di fine Ottocento ha valorizzato le parti medievali della Chiesa.
Dalla chiesa si accede anche al museo del Tesoro, che conserva alcuni oggetti che incarnano lo spirito della città, come il Sacro Catino, la Cassa Processionale di San Giovanni Battista e la Croce degli Zaccaria. Collegato alla Cattedrale è il suo Chiostro dei Canonici, sede del Museo Diocesano.
Le leggende della Cattedrale di Genova
La storia che da sempre affascina della Cattedrale di San Lorenzo è legata alla statua di un cane che richiama tutti gli sfortunati in amore. Ma perchè chi ha una vita sentimentale travagliata dovrebbe andare a vedere la statua di un cane? A questa credenza è legata una leggenda. Si narra che uno scultore durante i lavori nella Cattedrale abbia perso il suo fedele amico e abbia voluto ricordarlo scolpendolo sulla facciata della chiesa. La leggenda vuole che chiunque riesca ad individuare la statua del cane tra le decorazioni e ad accarezzarla sarà destinato a trovare l'amore della sua vita. Quindi quando visitate il Duomo tenete gli occhi ben aperti, anche perchè al contrario sarete destinati ad una vita triste.
All'interno della Cattedrale di Genova è presente anche un oggetto abbastanza inquietante: un'enorme bomba inesplosa. L'ordigno fu lanciato da una nave da guerra britannica durante il secondo conflitto mondiale e penetrò nel tetto della chiesa. Fortunatamente qualcosa non funzionò e la bomba non esplose. In realtà potete dormire sonni tranquilli, poichè quella presente nella Chiesa è solo una copia perfetta della bomba.
Altro simbolo emblematico presente nella chiesa è una scacchiera che si trova verso la base della torre di sinistra. Formata da 64 caselle rosse e bianche, ha un significato poco chiaro, ma da molti studiosi è riconducibile ai cavalieri Templari. Probabilmente, essendo Genova sull'itinerario che da Roma conduce a Santiago di Compostela, i Cavallieri facevano sosta da queste parti. Ma c'è anche un altra versione legata alla scacchiera, infatti, un'altra credenza vuole che questo simbolo sia legato alla nascente rivalità fra Genova Pisa, risolta con una partita a scacchi vinta dai genovesi, celbrata con questa opera.