Cellulari e tablet in aereo? Volerebbero schiaffi
La discussione è aperta ormai da tempo e lascia ben sperare tutti i viaggiatori che del loro cellulare non possono proprio farne a meno. L'UE si sta risolvendo per il sì all'uso di tablet e smartphone e lo stesso si sta decidendo negli Usa. Per chi viaggia per affari potrebbe essere una manna dal cielo (più per le loro aziende, forse), dal momento che permetterebbe loro di continuare a lavorare anche in volo. Per i maniaci di Facebook e altri social network lo stesso, ma, sempre dagli States, arriva improvviso l'altolà dei sindacati degli assistenti di volo.
La presunta pericolosità dei cellulari in voli era stata recentemente smentita da un pilota, oltre che da diversi studiosi, ma la questione si sposta ora da possibili problemi alle apparecchiature dell'aereo alla gestione dell'ordine del velivolo. Gli assistenti di volo hanno infatti sottolineato che le telefonate possono rappresentare un ulteriore terreno di scontro tra i passeggeri, tra chi ama chiacchierare senza rifiatare e chi non vorrebbe sentire volare una mosca. Insomma, per dirla con le parole del sindacato stesso, il telefonino diventerebbe "motivo di diverbio tra i passeggeri, e quindi un rischio per la sicurezza del volo" con urla e schiaffi annessi.
Le compagnie di volo dovrebbero dunque studiare una soluzione nel caso in cui ci fosse il via libera ufficiale all'uso dei cellulari. Dalla divisione dell'aereo in aree diverse – che comunque sarebbe utile solo a concentrare in una parte del velivolo il rischio di risse – alla riduzione del prezzo per chi accetta di viaggiare in "voli 2.0", aperti all'uso dei cellulari. Spetterà comunque alle singole compagnie aeree studiare la soluzione più idonea a far viaggiare meglio i propri ospiti. Sempre che – e qui il pensiero va ai vettori low cost – il confort del passeggero sia una priorità dell'azienda.