La corrida di Pamplona: Sanfermines e i tori tra la folla
Pamplona, nord della Spagna. La capitale della comunità autonoma della Navarra, rimane un pò al di fuori delle solite rotte turistiche e per questo terreno inesplorato e tutto da scoprire.
Va detto che è la città della Spagna dove è stato stimato il più alto livello di qualità della vita. Sarà forse perchè si presenta accogliente, comoda e moderna al tempo stesso, ricca di parchi e scorci pieni di storia. La città vecchia è racchiusa tra le mura e conserva un tipico tracciato medievale con vicoletti, piazze e chiese di oltre un secolo di storia.
Ma a rendere nota Pamplona in tutto il mondo, e ad attrarre migliaia di visitatori a livello internazionale, è la festa che si svolge ogni anno a luglio: Sanfermines.
La festa ha avuto inizio proprio in queste ore, giunta alla sua 15oesima edizione, e si protrarrà fino al 14 luglio. La tradizione affonda le sue origini nel III secolo, la festa comincia con il lancio del chupinazo (il razzo che annuncia l'inizio di Sanfermines) e si svolge con l'encierro la tradizionale corsa dei tori lasciati liberi di correre tra la folla. Tutti i presenti al grido di "Viva San Fermin" festeggiano da mattina a notte, accompagnati da numerosi ettolitri di vino.
La tranquilla cittadina spagnola si trasforma in poche 0re nella capitale del divertimento più sfrenato e coinvolgente, turisti e residenti indossano vestiti bianchi adornati con i tipici fazzoletti rossi, un chiaro richiamo per i tori. L'attenzione infatti non deve mancare: sono molti quelli che vengono feriti dalle cornate dell'animale. Poco poche ore fa uno spagnolo e un turista irlandese sono stati ricoverati in ospedale, e ci sono stati altri 37 feriti lievi. Di sicuro il gusto del rischio spinge una folla sempre più folla sempre più folta a partecipare a Los Sanfermines.
