Tallinn, cosa vedere nella capitale dell’Estonia
Storia | Cosa vedere a Tallin | Come arrivare nella capitale estone
Capitale dell'Estonia, Tallinn si mostra come uno dei principali porti dell'Europa dell'Est. La città per il suo centro storico di era medievale ha ottenuto il riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Tallinn risulta essere una delle capitali europee col più alto tasso di immigrazione: questo è dovuto all'influenza russa, poiché ai tempi dell'unione sovietica la città ha subito un forte flusso migratorio proveniente dalle repubbliche sovietiche, rendendo il russo la seconda lingua non ufficiale dell'Estonia.
Storia di Tallin
Le prime tracce risalgono al 2000 A.C. quando le popolazioni finniche occuparono il territorio estone, le costruzioni di rilevanza storica furono erette nel XIII secolo, per mano del re di Danimarca Valdermaro II, che impose la dominazione danese costruendo una fortezza che rese la vecchia Reval (questo fu il primo nome dato alla città) un importante porto di sbocco verso la Russia. La sua posizione strategica rese la città soggetta a diverse dominazioni: il XVI secolo vede la Svezia occupare Tallinn. A partire dal 1710, comincia l’era sovietica, con l’annessione all’impero russo, che all’inizio non influì fortemente sulla cultura e sull’economia locale. In seguito alla forte politica di industrializzazione dell’impero sovietico, l’Estonia diede vita ai primi movimenti indipendenti, che portarono alla formazione della nuova Repubblica indipendente di Estonia, con Tallinn capitale, nel 1918. Ma durante la Seconda Guerra Mondiale la repubblica estone subì gli attacchi prima della Russia, poi della Germania, rendendo lo stato molto debole economicamente, concludendo il conflitto con l’integrazione nella URSS. Sebbene l’influenza russa è stata pesante sulla città, questa risollevò l’economia locale, costruendo interamente la città a scapito delle strutture medievali che finirono con l’andare in rovina. Solo nel 1991 l’Estonia riuscì ad ottenere l’indipendenza dalla Russia e ciò diede vita al restauro del centro storico medievale, culminato col riconoscimento UNESCO.
Cosa vedere nella capitale dell'Estonia
Uno dei luoghi da visitare a Tallinn è Raekoja Plats, la Piazza del Municipio. Sede di un palazzo medievale in stile gotico, appartenente al XIV secolo, questa piazza rappresenta il cuore della città. L’intero centro storico è circondato dalle antiche mura difensive, con altezze che variano dai 12 ai 16 metri ed intarsiate da circa 40 torri. Restando nell’ambito dell’arte gotica, la Chiesa del S. Spirito, dominata dall’orologio con la sue tinte blu ed oro e dall’alto campanile del 1433. Il Duomo, Toomkirik, fu eretto durante la prima dominazione danese da re Valdemaro II, in seguito fu distrutto da un incendio e nel 1700 fu ricostruito per volere del re svedese Carlo VI. Il Riigikogu è la sede del parlamento estone, costruito nel 1227. Il centro religioso ortodosso è la Cattedrale Alexander Nevsky, costruita dallo Zar Alessandro III, presenta le tipiche cupole rotonde delle chiese ortodosse e non è un caso che molti componenti, come i campanili ed i mosaici, furono fatti arrivare da San Pietroburgo.
Come arrivare a Tallin
Tallinn è raggiungibile attraverso numerosi mezzi. Essendo una città marittima i collegamenti sono parecchi, sia via aerea, che via mare. L’Aeroporto Internazionale di Tallinn dista 4 chilometri dal centro della città e gode di collegamenti via autobus e numerosi taxi diretti al centro. L’aeroporto offre molti voli sia diretti che con scalo nelle capitali europee. Il porto costituisce un importante sbocco dal Mar Baltico, collegando la città con Helsinki, Stoccolma, San Pietroburgo e Rostock. La fitta rete autostradale del Nord Europa consente di raggiungere la città agevolmente con autobus o personalmente in auto, attraversando la Strada Europea E67, che parte da Praga, arriva ad Helsinki e continua lungo la Polonia prima di giungere a Tallinn. Se avete in mente un viaggio in Estonia, potete stare tranquilli, perché la vita a Tallinn non è molto dispendiosa.
[Le foto, dall'alto verso il basso, sono di: mdid, David Jones e Arian Zwegers]