Tonezza del Cimone: una montagna di sport, natura e storia
Tonezza del Cimone, è una località molto tranquilla delle montagne Venete, adagiata su un'altura dalla quale partono dei percorsi che d'inverno vengono fatti con gli sci che si snodano tra paesaggi incantevoli. Per chi ama lo sci nordico dalla località Pontara parte l'omonimo tracciato che si sviluppa in due separati anelli di diversa difficoltà, uno più semplice che si snoda tra gli alberi della Valle dei Ciliegi ed un secondo che attraversa fitti boschi. Questo itinerario in estate si trasforma nel percorso didattico-naturalistico Excalibur. Nelle vicinanze si trova l'Altopiano dei Fiorentini che offre ben cinque piste da discesa e comprende anche uno snow park dedicato a chi si diletta nelle acrobazie con la tavola.
Paesaggi da favola
La località di Tonezza del Cimone ha uno dei paesaggi più belli e seducenti delle montagne venete. Ogni stagione ha il suo fascino: in autunno si colora di mille tonalità, in estate diventa il luogo idele per piacevoli passeggiate, in primavera sembra uscire dalla tavolazza di un pittore, e in inverno è la meta ideale per chi ama lo sci. Tonezza è un tranquillo paese di montagna adatto a chiunque ama la natura e chi ama le lunghe passeggiate. Tonezza del Cimone offre una svariata possibilità di poter riscoprire immagini d'altri tempi, di riscoprire la natura percorrendo sentieri di tutti i livelli e per tutte le età. Segnaliamo il sentiero excalibur, quello delle fontanelle, il fogazzariano, delle malghe, del Monte Cimone.
Il Sentiero Fogazzariano
Antonio Fogazzaro è uno scrittore che ha trovato nel Vneto la fonte d'ispirazione di molti suoi libri. In particolare il sesto capitolo di "Piccolo mondo moderno" è dedicato ad un paese chiamato Vena di Fonte Alta ed ufficialmente riconosciuto come Tonezza del Cimone. Analizzando questa parte di racconto è possibile, infatti, riconoscere la descrizione di alcuni luoghi ancora oggi facilmente individuabili, come la fontana a monte di contrà Tezza, la villa dei conti Roi o il belvedere che guarda la valle di Riofreddo.
Questo ha dato al via ad un progetto di sistemazione del sentiero "fogazzariano", inaugurato nell'estate 2005. Nel suo primo tratto, il percorso si articola seguendo la vecchia strada comunale della Tezza, caduta in disuso dopo la costruzione della nuova strada comunale. Lungo l'intero percorso, il sentiero presenta delle bacheche che riportano notizie di carattere storico, botanico e paesaggistico, unite a varie indicazioni sulla lunghezza del tracciato, sul dislivello, sui tempi di percorrenza, sulla difficoltà e su possibili incroci con altri percorsi della zona. Luogo centrale del sentiero, la "fontana dei noci", immortalata nella scena del romanzo fogazzariano che culmina con il bacio fra Piero Maironi e Jeanne Desalle.
Un paese fatto di storia
L'Altopiano di Tonezza e dei Fiorentini, raccontano la storia della Grande Guerra combattuta sul fronte veneto-trentino. Questo territorio divenne l'ultima frontiera per impedire al nemico lo sbocco nella pianura vicentina. Attacchi e contrattacchi, paesi distrutti, vite umane spezzate: questi furono gli effetti di una guerra rimasta indimenticabile. Di fronte alle "Fortezze dell'Imperatore" stavano "Le sentinelle del Regno", cioè i forti italiani di Campomolon, Cornolò, Casa Ratti, Punta Corbin, Campolongo, Verena. È ancora possibile imbattersi nelle rovine di queste opere militari pesantemente danneggiate. Tra queste le rovine di Forte Campomolon, situato a 1853 metri di quota, costruito per contrastare le fortezze folgaretane. Più giù, nella media Val d'Astico, si intravedono i resti di Forte "Casa Ratti". Dal centro montano si sale al Cimone, sacro alla memoria. Si possono ancora scorgere gli antichi camminamenti, le trincee e l'articolata rete di gallerie. Il cratere, scavato dalla mina austriaca, brillata il 23 settembre del '16, è sormontato dall'ardita cuspide dell'ossario che sorveglia il sonno di molti caduti.