Tour tra i Castelli di Parma: fantasmi e segreti
Una città incantevole dell'Emilia Romagna: Parma, dove misteri e segreti si celano tra i suoi Castelli e le sue piazze. La città famosa per il parmigiano e il prosciutto, in realtà ha molto più da offrire ai suoi visitatori. I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, costituiscono una rete di 24 rocche, fortezze, manieri affrescati e arredati. Leggende, arte, storia e presenze misteriose, un viaggio nel Ducato di Parma e Piacenza saprà come stupirvi.
La città di Parma
I fantasmi di Torrechiara e Bardi
I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza
La città di Parma
Parma si divide in due zone. A Nord c'è Parma Nuova, mentre a sud Parma Vecchia. Nella prima zona si trova un centro storico con tre piazze molto belle. Piazza Garibaldi, al centro della quale vi è una statua in bronzo rappresentante appunto Garibaldi. Alle spalle si può ammirare il Palazzo del Governatore, con la sua torre barocca, dove sono conservati la Campana della Torre Civica crollata nel ‘606, due meridiane risalenti al 1829 e la Vergine Incoronata nella nicchia del campanile. Proprio alle spalle di Piazza Garibaldi si trova Piazza Duomo, dove la fa da padrone la Cattedrale, in stile romanico, e il battistero rivestito di marmo rosa di Verona. Alla sinistra di Piazza Duomo ci si imbatte in Piazzale della Pilotta, la dimora della famiglia Farnese che oggi accoglie il Museo Archeologico, la Biblioteca Palatina, la Galleria Nazionale e il Teatro Farnese.
A Parma Vecchia è molto piacevole una visita al Parco Ducale, pieno di alberi e sculture. All'interno si può ammirare il maestoso Palazzo Ducale, fatto costruire dalla famiglia Farnese nel 1561, che fu sede della corte fino alla metà del Seicento, quando questa venne trasferita nel Palazzo della Pilotta.
I fantasmi di Torrechiara e Bardi
A Parma si trovano tanti Castelli, ma alcuni sono diventati celebri poichè all'interno si nascondono strane presenze. Uno di questi è il Castello di Torrechiara, costruito nel 400 e si narra sia stato il rifugio d'amore del conte Pier Maria II de Rossi e della sua amante. Del Castello si nota la torre di Nicomede, la torre del Giglio, la torre del Leone e la torre della Camera d'Oro che circondano il cortile d'Onore. All'interno di quest'ultima troviamo la Sala d'Oro, il vero nido d'amore dei due amanti. Ma veniamo ai fantasmi. Si narra, infatti, che nel Castello vaga una presenza ultraterrena. Secondo la leggenda, durante le notti di plenilunio, fa la sua apparizione il fantasma di una bellissima duchessa, murata viva dal marito. La donna, nel tentativo di lenire il proprio tormento, vaga nella torre del castello baciando tutti gli uomini che incontra, e pare non abbia intenzione di fermarsi finché non incontrerà suo marito.
Il Castello di Bardi, è un vero incanto che sorge su uno sperone di diaspro rosso. Nell'immensa fortezza si alza una sola torre e tutto è circondato da alte mura utilizzate come cammino di ronda. All'interno della Fortezza di Bardi si possono visitare il Salone dei Principi e le 5 Sale Alpine. Anche qui non mancano le storie misteriose. Si pensa, infatti, che a vagare per le stanze del castello ci sia il fantasma di un Cavaliere. Si tratta del comandante della guarnigione che difendeva la fortezza, il cavalier Moroello che si innamorò di Soleste, figlia del signore del castello. La leggenda narra che un giorno il cavaliere dovette partire per compiere il suo dovere, e durante la sua assenza la sua amata andasse ogni giorno sulla torre del castello ad attendere il suo ritorno. Dopo alcuni giorni, Soleste vide comparire all'orizzonte degli uomini che portavano i vessilli del nemico, a quella vista ella capì che il suo amato era caduto in battaglia, e presa dalla disperazione, si lanciò nel vuoto togliendosi la vita. In realtà i vessilli erano portati proprio da Moroello che tornava dalla battaglia, indossandoli per sfregio al nemico. Il Cavaliere travolto dai sensi di colpa, si tolse la vita lanciandosi dagli spalti. Lo spirito vagante vive ancora oggi nel castello, tanto è che pare sia stato fotografato da due famosi parapsicologi italiani, Michel Dinicastro e Daniele Gullà. Inoltre molti visitatori affermano di aver sentito canti e rulli di tamburo e odori di fiori o sterco non presenti nel castello.
I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza
I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, costituiscono una rete di 24 rocche, fortezze, manieri affrescati e arredati. Vediamo quali sono i Castelli che proprio non si possono perdere.
Partendo da Parma il primo maniero che si incontra è la Rocca Sanvitale di Fontanellato. Questo Castello si trova al centro del Borgo medioevale ed è molto caratteristico poichè circondato dal fossato d’acqua risorgiva. La prima torre fu costruita nel 1124 dai Pallavicino e successivamente ampliata dalla famiglia dei Sanvitale. Degna di nota all'interno è la sala affrescata con scene del mito di Diana e Atteone, dal Parmigianino, considerata uno dei capolavori del manierismo italiano. Nella torre circolare di sud-est si trovano tre rudimentali camere-ottiche, le quali, attraverso un sistema di specchi e di un prisma, riflettono e proiettano l’immagine della piazza antistante su tre schermi, coprendo un arco visuale di 180°. Questo marchingegno permetteva di osservare tutto quello che avveniva all'esterno, oltre il fossato, in segreto.
Il Castello di Compiano si trova sul crinale di un colle che domina il fiume Taro ed i collegamenti tra l'Emilia, la Toscana e la Liguria. Accoglie la collezione Orizzonti Massonici ed ospita il nuovo Museo Enogastronomico, con oggetti che caratterizzavano le cucine della Valle tra la fine dell'800 e l'inizio del 900.
Il Castello di Roccabianca fu fatto costruire da Pier Maria Rossi per l'amata Bianca Pellegrini, da cui il nome. Ospita nelle antiche cantine il Museo della Distilleria e le stanze di stagionatura dei Culatelli.
In direzione di Fidenza si arriva al Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino, uno dei più antichi e ancora abitato dai discendenti della casata. La denominazione Castello di Scipione è legata alla leggenda secondo cui la roccaforte sorge su una preesistente villa romana, attribuita a Scipione Calvo.
Passando nella provincia di Piacenza si arriva al Borgo di Vigoleno, uno dei borghi più belli d’Italia. Un esempio perfetto di un borgo fortificato medievale. Presenta imponenti mura merlate, ed è situato sul crinale tra la valle dell’Ongina e quella dello Stirone. Il panorama che si può ammirare da quassù è incredibile. Al centro del borgo spicca il Mastio, una torre che oggi ospita un percorso informativo e fotografico sul borgo di Vigoleno e sulla sua architettura. Un altro edificio interessante del borgo è la Pieve di San Giorgio, uno degli esempi di architettura romanica sacra più importanti del piacentino. Il Castello di Vigoleno è interessante anche da un punto di vista storico, poiché offre una testimonianza circa il succedersi delle famiglie al potere nel piacentino: esso passò dalle mani della famiglia Scotti, a quelle dei Pallavicino, e dei Farnese, e venne più volte distrutto e ricostruito.
Procedendo verso nord si arriva alla Rocca Viscontea di Castell’Arquato, anche questo ha conquistato il titolo di borgo più bello d’Italia. La Rocca è stata voluta da Luchino Visconti. E' una struttura molto elegante tutto realizzato in laterizio.
Verso sud si arriva al meraviglioso borgo medioevale di Bobbio, sede di uno dei più importanti monasteri medioevali a livello europeo, ovvero l’Abbazia di San Colombano, fondata dal monaco irlandese nel 614. Il complesso abbaziale del monastero si compone di numerosi edifici: la Basilica e la piazza San Colombano, il corridoio-cavedio con l’abitazione abbaziale, il chiostro interno con il Museo della Città ed i giardini interni, il Museo dell’Abbazia nella zona dell’antico Scriptorium di Bobbio, il porticato con il giardino di Piazza Santa Fara, l’ex chiesa delle Grazie e vari edifici diventati oggi privati o rimasti pubblici come le ex carceri ed il tribunale oggi ostello. Bobbio è anche sede del Castello Malaspina dal Verme, che domina dall'altro il borgo.
Altra tappa da non perdere, già menzionata in precedenza è la Fortezza di Bardi. Il suo nome deriva dai Longobardi, ma la sua storia è stata molto vivace. Infatti, in seguito fu teatro di lotta tra guelfi e ghibellini, essendo stato acquistato dal ghibellino Umbertino Landi, durante il periodo di proprietà della famiglia Landi il castello prosperò e divenne una residenza principesca con pinacoteca e biblioteca. Con l'estinzione della famiglia, la rocca iniziò a decadere, passando nelle mani prima dei Farnese e successivamente ai Borboni.