Un mare di traffico: ecco le autostrade più trafficate d’Italia
E' tempo di vacanze estive, e oltre alla scelta del dove andare si associa, se si decide di usare la macchina anche il problema di: "Quale autostrada prendere?" E' noto ai guidatori che non c'è niente di più sfiancante che trovarsi in un ingorgo autostradale che rischia di farvi arrivare tardi nel vostro Hotel, perchè il relax che tanto sognate e che speravate di raggiungere nel minor tempo inizia a diventare un miraggio sotto il sole cocente delle autostrade misto all'odore del catrame.
La prima è la Salerno-Reggio Calabria A3, che nel vocabolario italiano è quasi diventato sinonimo di incompletezza e promesse a vuoto. I continui lavori, dagli anni Sessanta ad oggi, non rendono fluido lo scorrimento del traffico. Purtroppo alternative per arrivare alla punta calabrese dello Stivale non ci sono. Anzi, data la collezione di cantieri disseminata lungo la A3 e le conseguenti deviazioni, spesso le alternative sono l'unica strada percorribile.
L'Adriatica A14 è un tratto autostradale che copre una lunga fascia della Penisola, che serve soprattutto le zone turistiche e di villeggiatura. Infatti questa arteria parte da Bologna ed arriva sino a Taranto, coprendo appunto tutta la fascia Adriatica. Quindi nel caso doveste optare per questa scelta autostradale non stupitevi del traffico e degli ingorghi che incontrerete: è normale amministrazione.
La A10, chiamata anche l'autostrada dei Fiori, collega il tratto Genova-Ventimiglia dopo il quale si arriva nel confine francese Aix-en-Provence. La costruzione di questo tratto risale al 1967 ed il traffico dovuto all'obbligo dello scorrimento lento dei veicoli che non possono superare gli 80Km/h è pane quotidiano. Il motivo è semplice, essendo di una costruzione remota sono state apportate delle migliorie che però hanno ristretto di molto le corsie tanto che non troverete spesso una adeguata corsia di emergenza.. Se avete deciso di girare la Francia o l'Europa con la vostra macchina, vi sconsigliamo vivamente di percorrere questo tratto così da non pentirvi.
Il traforo Stradale del Frejus T4 è chiamato così perchè posto proprio sotto il monte omonimo. E' un tunnel a pedaggio che collega la Francia e l'Italia, la sua costruzione risale al 1980. Su questo tratto non si possono superare i 70 km/h ed è doveroso rispettare una distanza di sicurezza di 150 metri tra un veicolo ad un altro. In seguito all'incidente accaduto nel 2000 sul Monte Bianco sono stati adottati provvedimenti rigidi per la sicurezza della galleria. Certo, se l'attesa accresce il piacere… la Francia sarà il vostro paradiso.