Un paesaggio sospeso tra cielo e terra veneta: la Lessinia
Le cime più belle del mondo, la natura incontaminata, i graziosi borghi che punteggiano le vallate. Dove ci troviamo? In Veneto, dove la montagna è pura magia. Splendidi laghi alpini, rocce secolari, talvolta dalle forme bizzarre, montagne che sembrano nascere da mare: tutto questo rende una vacanza in montagna in Veneto ideale per una pausa all'insegna del relax, del benessere, dello sport e del divertimento. Una zona che vi conquisterà è la Lessinia, che comprende la fascia montuosa a nord di Verona, dove si susseguono altipiani, solcati da valli a canyon e con dolci cime erbose che verso nord precipitano nella profonda valle di Ronchi con temibili strutture rocciose.
Sciare in Lessinia
Il Parco regionale del Lessinia
I sentieri e i percorsi
Molina e il Parco delle Cascate
Sciare in Lessinia
In Lessinia, per gli appassionati dello sci nordico sono a disposizione circa 80 chilometri di piste dislocate nel comprensorio di Malga San Giorgio e Conca dei Parpari. La più affascinate è la Translessinia, un percorso che si snoda per circa venti chilometri dalla località sciistica di San Giorgio a Passo Fittanze, attraverso spettacoli unici. A San Giorgio di Bosco Chiesanuova si pratica lo sci alpino, mentre nel moderno Palaghiaccio si possono trascorrere piacevoli giornate scivolando sulle lame dei pattini.
Il Parco Regionale della Lessinia
Un grande parco istituito nel 1990, che si estende per oltre 10.000 ettari sull'altopiano dei Monti Lessini e racchiude una sorprendente varietà di testimonianze naturalistiche, storiche e archeologiche di grande valore. Il Parco include un'ampia rete di sentieri da percorrere a piedi, in mountain-bike o a cavallo, l'area floro-faunistica e un Sistema Museale costituito da 5 strutture, punti di partenza per conoscere il territorio della Lessinia, in cui si possono ammirare reperti unici in Europa e incredibili fenomeni carsici. Tra questi c'è il titanico Ponte di Veja, la Spluga della Preta, uno dei più famosi abissi del mondo, il Covolo di Camposilvano e le città di roccia della Valle delle Sfingi. Innumerevoli grotte offrono visioni mozzafiato.
I sentieri e percorsi
La zona, forse ancora troppo poco batutta dal turismo, offre la possibilità di percorrere tanti fantastici sentieri. Da Sega di Ala, partono escursioni a piedi o in mountain bike o con le ciaspole sulle rotte degli antichi pastori. Dal fondovalle partono ripidi sentieri che salgono fino a Sega di Ala, dove si possono ammirare i più bei panorami dalla Valle dell’Adige fino alle Dolomiti. Un paesaggio sospeso tra cielo e tera al confine tra la provincia di Trento e quella di Verona. Nel periodo estivo "si va per le malghe", antichi pascoli alpini, dove si possono anche gustare prodotti genuini, come il latte appena munto, i formaggi, lo yoghurt e gli altri prodotti.
I sentieri possono anche essere percorsi in sella alla mountain bike, con percorsi più o meno impegnativi. Mentre d'inverno gli stessi sentieri sono battuti con le ciaspole ai piedi o con l'emozionante snow walking, il nordic walking sulla neve. A Passo Fittanze si trova una pista di sci nordico e Lessiland, il parco giochi sulla neve per bambini.
Molina e il parco delle cascate
Molina è un piccolo borgo medioevale con case perfettamente restaurate con i loro tetti coperti da grandi lastre di calcare rosso. Il Parco delle Cascate è una splendida oasi naturalistica di oltre 80 mila metri quadrati con un'altitudine compresa fra i 630 ed i 380 metri. Dista una trentina di chilometri dalla città di Verona, e permette di ammirare delle bellissime cascate e di cogliere scorci suggestivi di un paesaggio naturale. Il parco, realizzato da Giuseppe Perin è gestito dalla pro loco di Molina e vuole essere una palestra per il rispetto per la natura. All'entrata del parco c'è un vecchio mulino del 1718, mentre di fronte, si erge la grandiosa rupe Sengia da Ponto. Seguendo il sentiero si giunge alla cascata del Prà de la Sacheta (Cascata Verde), un salto di circa venti metri. La cascata è resa ancora più spettacolare dalla cornice di verde che la circonda e dalle grotte che la affiancano da entrambi i lati.
Si ritorna verso l'ingresso e, seguendo le indicazioni, si giunge ad un mulino diroccato coperto di edera; dopo una breve discesa si può vedere l'ultimo Mulino, pressoché intatto, con annessa una stalla con mangiatoia. Proseguendo lungo il percorso, si attraversa una piacevole distesa di prati, si arriva al punto inferiore del Parco, a quota 395 metri sul livello del mare, alla Rosta, dove è presente una meravigliosa rappresentanza della flora della Lessinia. Attraversato il ponte, si costeggia quindi il torrente fino a giungere ai piedi della cascata del Pozzo dell'orso, chiamata così perché la tradizione paesana vuole che qui, due secoli fa, fosse ucciso l'ultimo orso della zona. Si risale, per il sentiero a destra della cascata, la Valle delle Scalucce fino a un bivio, a destra si prosegue verso l'Orrido delle Scalucce, attraverso il bosco di Frate Marae. A sinistra una scala addossata alla roccia permette un'occhiata panoramica sulla zona inferiore del Parco, e una suggestiva veduta dall'alto della cascata e dell'Orrido del Pozzo dell'Orso.
Proseguendo nella visita del Parco si risale la forra ai margini del Prà del Pozzo dell'orso, prato che dà il nome alla cascata del Tombolino e si giunge alla confluenza della, dove si può vedere la cascata Prà dei Salgari. Poco più in su scende violenta la cascata Spolverona. In questo parco si trova anche un'altra attrazione incredibile: l'altalena sospesa.