Una fortezza tra le rocce: il Castello della Pietra di Vobbia
La Liguria è una terra che custodisce anche splendide montagne dove si celano inespettate sorprese. Una di queste si nasconde nel Parco Naturale regionale dell'Antola, dove tra le rocce affiora quasi per magia un castello. La suggestiva fortezza medievale è il castello della Pietra di Vobbia, la sua particolarità sta nella sua posizione, incastonato tra due bastioni di roccia.
Questa posizione lo rende spettacolare, infatti, sembra nascere proprio dalla roccia su cui insiste.
La storia del Castello della Pietra di Vobbia
Sull'origine del Castello e sui motivi della sua costruzione non si sa molto, ma dalle fonti si evince che fu costruito intorno al 1000 dai Vescovi di Tortona con lo scopo di difendere il collegamento tra Vobbia e Isola del Cantone. Il Castello per la maggior parte della sua storia è appartenuto alla Repubblica di Genova e alle sue nobili famiglie. Il ome della fortezza deriva dalla famiglia della Pietra, che ne fu proprietaria fino al 1518. Da quell'anno il maniero passò agli Adorno fino ad essere abbandonato a seguito del trattato di Campoformio del 1797 che sanciva la fine dell'epoca feudale. Fu così che la fortezza fu lasciata in balia di se stessa, diventando un luogo pericolante e poco accessibile. Continuò nel suo stato di abbandono fino al 1979, quando la famiglia Beroldo, proprietaria del castello, decise di donarlo al Comune di Vobbia, il quale intraprese dei lavori per la ristrutturazione. La gestione e la cura del luogo dal 2008 è stata affidata all'Ente Parco Antola. A causa delle alluvioni del 2014 il Castello è stato chiuso al pubblico per i danneggiamenti nei percorsi di accesso. Dal 2015 è di nuovo visitabile anche grazie a tour che conducono fino a questo luogo ricco di suggestione e fascino.
Il Castello è formato da due corpi che si trovano a quote diverse. Molto suggestiva è la cisterna scavata nella roccia ad ovest, in cui erano convogliate le acque piovane dei tetti. Una seconda cisterna è presente sotto il pavimento del salone centrale. Anche la visita interna è molto interessante nonostante le stanze da visitare sono poche non essendo il Castello molto grande.
Per raggiungere il Castello è consigliabile muoversi con un mezzo proprio, poichè i trasporti in questa zona sono pochi e poco frequenti. Se si viaggia in auto bisogna prima raggiungere Isola del Cantone e proseguire seguendo le indicazioni. La strada è abbastanza impervia, con zone strette e piene di tornanti. Arrivati al parcheggio bisogna procedere a piedi seguendo un sentiero in salita per circa 20 minuti. Lungo questo percorso sono presenti delle panchine dove sostare e soprattutto la parte finale è molto suggestiva, con passerelle di legno collegate alla roccia dove insiste il Castello.
Per gli amanti delle escursioni, un'alternativa per raggiungere il Castello è intraprendere il sentiero dei Castellani. Si tratta di un affascinante percorso panoramico, in passato utlizzato dagli abiatanti del Castello. Il sentiero dei Castellani inizia in località Torre ed è lungo circa quattro chilometri, inerpicandosi tra la fantastica natura. Il sentiero prevede dieci punti che si snodano tra i calcari di Monte Antola, fra le antiche testimonianze della produzione del carbone da legna, l'utilizzo del castagno, canyon e il Belvedere sul Castello.