Brambilla respinge la tassa di soggiorno nella Capitale
E' un netto no quello che Michela Vittoria Brambilla oppone alla tassa di soggiorno per i turisti che decidono di trascorrere le proprie vacanze nella capitale. Si tratta di un'imposta sugli arrivi e sulle partenze da Fiumicino. Questa proposta, sostenuta dal sindaco Alemanno e il suo vice Cutrufo, nasce dall'esigenza di far quadrare i conti pubblici del comune di Roma, ma non tiene conto dei danni che arrecherebbe al turismo, il settore lavorativo più strategico della capitale.
Il ministro del turismo osserva inoltre, che le imprese alberghiere hanno già pagato duramente la crisi nel 2009, riducendo i prezzi mediamente dell'8,8% e confida che Alemanno non penalizzi questo settore, che ormai è da considerarsi trainante per l'intera economia italiana.