Wi-fi gratuito negli hotel: in Italia connessioni migliori rispetto agli Usa
La regola generale, abbastanza prevedibile, è che la quantità è nemica della qualità. E' questo il principio base che è visibile nella statistica redatta dal sito Hotel Wifi Test, che tiene sott'occhio diffusione e qualità di connessione ad Internet del wi-fi gratuito negli hotel di tutto il mondo. Così come esistono i tester che verificano la velocità di up- e down-load dei dati per la rete domestica, altrettanto fa il sito in questione con il wi-fi delle strutture alberghiere. E dai dati ricevuti, stila la classifica.
Dalla grafica suesposta è possibile valutare il rapporto qualità/quantità nell'analisi di Stati Uniti, Europa ed Asia. Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, Oltreoceano i turisti possono godere di una connessione wifi che nell'79% dei casi è migliore altrove. Viceversa in Asia, dove evidentemente rappresenta ancora un servizio esclusivo offerto dal 61% degli alberghi. Nell'analisi l'Europa sta nel mezzo e altrettanto non si può dire dell'Italia.
E' vero che l'Italia fa molto meglio degli States quanto a qualità della connessione wifi, ma va aggiunto in primo luogo che il termine di paragone è, sotto quell'aspetto, particolarmente debole e, in secondo luogo, che paesi con la stessa diffusione della connessione wifi gratuita fanno molto meglio sul lato della qualità. Secondo Hotel Wifi Test, infatti, il Belpaese ha, presso i nostri alberghi, una diffusione del wifi gratuito pari al 70,8% e una qualità del 37,9%, che nella classifica dei 50 paesi presi in considerazione colloca il Belpaese rispettivamente in 17a e 36a posizione. La scarsa performance dell'Italia, tuttavia, è condivisa nel Vecchio Continente dagli altri paesi mediterranei, con il punto di qualità più basso raggiunto dalla Francia (29,6%). All'interno del nostro paese può risultare interessante che Roma supera Milano sia per estensione che qualità del wifi gratuito nelle strutture ricettive, pari rispettivamente a 79.8% e 55.9% per la capitale e 71.3% e 41.9% per il capoluogo meneghino. Per i dettagli rimandiamo al report.
[Foto in apertura di Cedric Sam]