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Questo NON è il monumento che tutti pensate di conoscere

No, non lo è. Avrete sicuramente pensato al Taj Mahal in India. E c’è un motivo per questo: questo monumento indiano ha molte cose in comune con il mausoleo di Agra. A partire dalla storia.
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Bibi Ka Maqbara

Sappiamo già quello che avete pensato dopo aver visto la foto in apertura: "Certo che lo conosciamo! Questo è il famoso Taj Mahal di Agra, in India. Come si può non riconoscerlo?". Sicuri? Dategli un'altra occhiata, e soffermatevi un po' di più sulla foto. Non vi sembra che questo enorme palazzo sia un po' più, come dire, scarno? E soprattutto, che non sia tanto enorme? Cominciate a notarlo? Magari provate a prendere una foto del Taj Mahal e confrontatele. Vi rendete conto adesso?

Quello che vedete è il Bibi Ka Maqbara e si trova ad Aurangabad, nello stato del Maharashtra. Popolarmente ribattezzato il "falso Taj Mahal", non si avvicina nemmeno alle dimensioni del monumento originale. Ne riprende però le forme, e c'è un motivo per questo: i due palazzi condividono una storia molto simile.

Taj Mahal e Bibi Ka Maqbara a confronto

Il Taj Mahal venne fatto costruire nel 1632 dall'imperatore moghul Shah Jahn in memoria della sua defunta seconda moglie, Arjumand  Banu Begum. Il Bibi Ka Maqbara venne invece fatto costruire nel 1651 dall'imperatore moghul Aurangzeb in onore della defunta moglie Dilras Banu Begum. Coincidenza? Non proprio, se si considera che Aurangzeb era il figlio di Shah Jahn. In questo caso possiamo parlare invece di emulazione delle imprese paterne.

Anzi, Aurangzeb voleva superare il padre. Voleva che il suo mausoleo fosse più grosso e più imponente di quello di Agra, già famoso all'epoca per la sua magnificenza. Purtroppo Aurangzeb non aveva fatto bene i conti con il budget a sua disposizione: la sua tesoreria non era infatti ricca come quella del padre. Inoltre, per quanto le sue aspirazioni fossero grandi, non aveva lo stesso interesse nell'architettura del suo genitore. Per questo motivo, per quanto ai nostri occhi il palazzo appaia ricco e decorato, impallidisce nei confronti dell'originale. Ecco perché generalmente viene soprannominato anche il "Taj Mahal dei poveri".

Bibi Ka Maqbara, Aurangabad, India

[Foto di Ghumakkar Punit]

C'è da dire anche che il Bibi Ka Maqbara rischiava anche di non vedere proprio la luce. Aurangzeb, di fronte alle difficoltà che portava tale grande opera, aveva perso totalmente interesse nel portarla a termine. Evidentemente la devozione nei confronti della moglie non era profonda come quella del padre. Fortunatamente, il figlio era di tutt'altra pasta, e ha dimostrato di assomigliare di più al nonno: Alam Sha voleva un un monumento che ricordasse degnamente la madre, e alla fine è riuscito a convincere il padre nel portare avanti la costruzione.

Nonostante tutto, i soldi non bastavano per comprare artigiani altamente qualificati come quelli che avevano lavorato al Taj. Per fare un paragone, il monumento originale costò 32 milioni di rupie, mentre la sua copia povera solo 700mila. E la mancanza di fondi la si nota soprattutto nel materiale di costruzione. Mentre il mausoleo di Agra è realizzato totalmente in marmo del Rajasthan, quello di Aurangabad vi è ricoperto solo in parte. Per la precisione la cupola, nettamente inferiore in dimensioni al Taj, è rivestita in marmo, che ritroviamo poi solo nel basamento. Il resto è realizzato in pietra basaltica, rivestita da intonaco e stucco per dargli l'aspetto del marmo.

Naturalmente materiale così deperibile risente di più del trascorrere del tempo, e le mura appaiono come sporche e degradate. Neanche a dirlo, il Bibi Ka Maqbara non ottiene la stessa attenzione del governo indiano per quanto riguarda i lavori di manutenzione, a differenza del Taj Mahal che pure soffre di ingiallimento del marmo a causa dell'inquinamento.

Il degrado del Bibi Ka Maqbara

[Foto di Olof Werngren]

Nonostante l'aspetto povero, il mausoleo di Arungabad non manca di destare ammirazione. Anche perché è forse l'unico motivo per recarsi nella città, esattamente come si va ad Agra solo per visitare il Taj. Ma si tratta pur sempre di architettura indiana, che stupisce con i suoi minareti, le fontane, i giardini. La leggenda vuole che nel 1803 Nizam Sikander Jahan, sovrano dello stato di Hyderabad, rimase così affascinato dal Maqbara che volle trasferirlo nella sua capitale. Ordinò di smontarlo pezzo per pezzo, ma a un certo punto ebbe una premonizione che un disastro di enormi proporzioni lo avrebbe colpito se avesse danneggiato la struttura. Come penitenza, fece costruire una moschea, che ancora oggi possiamo vedere sul lato ovest dell'edificio.

Il Bibi Ka Maqbara si raggiunge facilmente da Mumbai, capitale dello stato del Maharashtra. Si trova a 335 km, il che vuol dire meno di 7 ore di automobile. Si può prendere un treno diretto da Mumbai fino ad Aurangabad che impiega solo 3.5 ore. In alternativa, c'è un volo diretto della Jet Airways che collega le due città in meno di un'ora, e costa appena 55 euro. Una volta arrivati alla stazione o all'aeroporto basterà affittare un taxi o un tuk tuk che vi porteranno direttamente sul posto.

[In apaertura: foto di Danial Chitnis]

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