A tavola con Dante: ecco Fishing Lab, il ristorante-museo di Firenze
Camminando per il centro di Firenze, ci si accorge che la città toscana è ancora immersa in quel glorioso passato che la rende una meta di spicco per gli amanti della cultura. A tratti, girovagando tra Palazzo Vecchio e la Cupola del Brunelleschi, si ha come l'impressione di essere finiti in una dimensione parallela; sembra quasi di vedersi apparire davanti qualche illustre fiorentino dei secoli passati, sbucato direttamente dal Medioevo o dal Rinascimento. E il miraggio diviene realtà in un ristorante nel cuore di Firenze, il Fishing Lab alle Murate, dove tra una portata e l'altra è possibile ammirare il profilo di un gigante della letteratura: Dante Alighieri. Proprio così: questo ristorante-museo unico al mondo ospita un ciclo di affreschi con il più antico ritratto di Dante documentato.
Situato in via del Proconsolo, nei pressi della Badia Fiorentina e del Bargello, il locale era fin dal XIII secolo la sede dell'Arte dei Giudici e dei Notai. Tuttavia, come dimostrano i resti archeologici nel seminterrato, il sito sarebbe stato occupato dai Romani già nel I secolo. La documentazione pervenuta illustra che i lavori per le decorazioni pittoriche sarebbero stati affidati a Jacopo di Cione, fratello dell'Orcagna, nel 1366, e completati entro il 1375. Il primo a notare le tracce degli affreschi dopo molti secoli, nel 1880, fu il proprietario dell'edificio che segnalò le opere alla Commissione Conservatrice di Belle Arti, ma il restauro venne terminato solo nel 2004. Fu allora che venne alla luce il prezioso ciclo di affreschi. Si tratta di un progetto davvero singolare, uno dei rari esempi di pittura profana in un edificio pubblico. Gli affreschi ricoprono le volte e le lunette del ristorante e sono accessibili sia ai clienti del ristorante che ai turisti.
Al centro della volta affrescata spicca la rappresentazione di Firenze nella sua struttura istituzionale. Il giglio, l'aquila, la croce e lo scudo rosso e bianco rappresentano il Comune di Firenze: la parte guelfa, il popolo e le comunità congiunte di Fiesole e Firenze. Sono presenti anche gli stemmi dei quattro storici quartieri di Firenze – San Giovanni, Santa Maria Novella, Santa Croce e Santo Spirito – e quelli dei sedici gonfaloni, le suddivisioni territoriali e amministrative della città. Le formelle quadrilobate rappresentano i simboli del le ventuno arti. La rappresentazione è idealmente racchiusa nella cinta muraria di Firenze dove svettano le torri.
Il resto della volta e delle lunette include diversi soggetti allegorici e storici, tra cui i più antichi ritratti documentati di Dante Alighieri e Giovanni Boccaccio; tra gli effigiati illustri figurano anche Francesco Petrarca e Zanobi da Strada, dei quali oggi si intravedono solo i piedi. Il profilo di Dante, però, è molto diverso da quello che ci è stato tramandato attraverso l'iconografia tradizionale. Il soggetto presenta lineamenti fini ed eleganti, restituendoci un'immagine inedita e sorprendentemente autentica, che si discosta dai ritratti in cui il Sommo Poeta sfoggia un naso aquilino piuttosto sgraziato.
Per concludere la vostra visita, potete scendere nel seminterrato. Qui troverete degli scavi archeologici che portano nel luogo dove veniva prodotta la lana nella Florentia Romana del I secolo. Niente male per un ristorante che reinterpreta la cucina di pesce in maniera vivace e innovativa. E siccome non solo gli occhi, ma anche il palato vuole la sua parte, al Fishing Lab potrete trovare un menù per tutti i gusti, tra crudo, fritti, insalate di mare, primi, secondi e antipasti sfiziosi. Con un commensale d'eccezione: Dante Alighieri.