Ammutinamento su volo Ryanair: sale la polizia per “liberare” i passeggeri (VIDEO)
Per Ryanair la tempesta è arrivata proprio quando il cielo sembrava più sereno che mai. E' di pochi mesi fa l'annuncio delle nuove regole promosse da Ryanair per venire incontro alle esigenze dei viaggiatori. Regole che sono state attuate integralmente nei primi mesi del 2014 e che mirano a creare una nuova immagine del vettore irlandese, non esattamente impeccabile in termini di cortesia verso il cliente. Tutti felici, fino a quando non c'è stato un ammutinamento su un volo fermo da ore su una delle piste più movimentate d'Europa: London Stansted. Il volo FR8347 doveva alzarsi alle 20.25 di venerdì 14 febbraio in direzione di Porto, in Portogallo: due ore e venti minuti di volo per arrivare a destinazione ed essere tutti felici e contenti. E invece no, perché ci sono volute quasi quattro ore per imbarcarsi, trovarsi in aereo poco dopo la mezzanotte e trovarsi poi… ad aspettare oltre tre ore nel velivolo. Il video del passeggero João Pinheiro ha testimoniato la frustrazione e la rabbia che serpeggiavano tra le poltroncine dell'aereo. Fino ad un ammutinamento che ha portato i passeggeri a chiamare la polizia perché li facesse scendere.
Secondo i dialoghi del video e le accuse dei passeggeri, Ryanair rifiuta infatti di far scendere i viaggiatori e, soprattutto, non distribuisce cibo e bevande. Sollecitata da circa cinquanta telefonate, la polizia arriva alle 3.45 del mattino, "libera" i passeggeri… che tornano così ad aspettare per essere imbarcati. Il volo, alla fine, decolla alle 8 del mattino con 11 ore e 35 minuti di ritardo. Per gli oltre cento passeggeri (tra cui anche bambini) del tremendo volo FR8347 un'odissea senza eroi, ma per Ryanair un contraccolpo che rischia di vanificare le buone intenzioni dei mesi scorsi. Il video di João Pinheiro ha totalizzato oltre 690.000 visualizzazioni, imponendo a Ryanair scuse e spiegazioni pubbliche. Il portavoce della "compagnia con l'arpa" ha puntualizzato prima di tutto che non è vero che i passeggeri non siano stati forniti di acqua e cibo, precisando poi le ragioni del ritardo. I venti molto forti della sera del 14 febbraio avevano imposto a più di venti compagnie aeree di deviare i propri velivoli verso Stansted in luogo di Gatwick e Heathrow. Una casualità che ha allungato i tempi di imbarco, ma, soprattutto, quelli di decollo, costringendo i passeggeri ad attendere più di tre ore in aereo.
Il portellone, inoltre, doveva essere aperto dall'esterno con l'aiuto del personale della Swissport. "Il capitano – spiega ancora il portavoce – ha acceso l'aria condizionata del velivolo nell'attesa del personale Swissport mentre l'equipaggio di cabina ha fornito acqua ai passeggeri. Quando la Swissport non è riuscita ad arrivare, il capitano ha chiesto alla polizia di far scendere i passeggeri". Chiamata in causa dalla compagnia irlandese, Swissport si è scusata con i passeggeri e con Ryanair, ma ha anche rimarcato il sovraccarico di lavoro dovuto alla deviazione di tanti voli su Stansted e ha confermato di non aver avuto alcuna risorsa disponibile al momento della chiamata del capitano.