Aruba, l’isola delle Antille Olandesi e il Carnevale caraibico
La piccola isola di Aruba si trova al largo delle coste del Venezuela, nelle Antille Olandesi. Oggi il suo nome è sinonimo di vacanze ai Caraibi di lusso, crogiolati su spiagge meravigliose all'ombra di enormi alberghi. Non molto paradisiaco, a dire il vero, e abbiamo visto isole caraibiche meno turistiche e anche più belle dal punto di vista naturalistico. Aruba, più di tante altre isole del caribe, ha fatto del turismo la sua fonte di reddito principale, e grazie ad esso ha un'economia stabile. Inoltre ha avuto anche la brillante idea di reprimere i suoi moti indipendentisti: l'isola si è infatti separata dal resto delle Antille Olandesi, e stava avviando anche un processo di indipendenza dal Regno d'Olanda. Tuttavia ha fatto poi marcia indietro, godendo quindi del supporto della colonia madre, ma privilegiandosi della sua autonomia. Un posto del genere merita una visita, nonostante tutto, anche perché anche qui troviamo paesaggi naturali e spettacoli culturali che rendono l'isola unica.
Oranjestad, foto di Roger Wollstadt
Cosa vedere ad Aruba. Spiagge, spiagge, spiagge. Ok, non c'è solo quello, ma è uno dei motivi principali per cui veniamo ai Caraibi. Anche perché prendere il sole o farsi il bagno sono attività che non costano nulla, mentre tutto il resto si fa pagare un bel po'. Aruba non è conosciuta per essere una meta low cost, e anche il viaggiatore più scafato e attento al portafogli non se la caverà con meno di 100$ al giorno. Qui il turismo è di lusso e, anche se non mancano bed & breakfast e soluzioni più economiche, i grossi alberghi la fanno da padrone. Inoltre per visitare meglio l'isola occorre affittare un auto, ma anche per quello possiamo scegliere tra catene internazionali ed esercenti locali. Ordunque, cosa vogliamo visitare per prima? Ci conviene partire dalla capitale, Oranjestad, che è a 6 km dall'aeroporto. Naturalmente questo è il luogo dove farsi un po' di cultura sul posto nei musei storici e archeologici che ci mostrano la storia dell'isola, dagli indiani Arawaks ai colonizzatori olandesi. Per il resto ci concediamo un giro di shopping tra le boutique e mangiamo qualcosa in uno dei tantissimi ristoranti, mentre ci godiamo l'architettura degli edifici in stile finto coloniale. Poi usciamo subito fuori dalla città: la vera Aruba è la fuori.
Natural Pool, foto di Sid
Natura di Aruba. Non vi aspettate una florida vegetazione pluviale: il clima secco e le scarse piogge rendono Aruba un posto abbastanza arido. Ecco perché i posti più interessanti sono le formazioni rocciose come i ponti naturali: quello che viene definito il Natural Bridge per antonomasia purtroppo è crollato nel 2005, ma ce n'è uno più piccolo nelle vicinanze e in totale 7 su tutta l'isola. La Natural Pool, la piscina marina, si trova sul lato nord dell'isola, e il sentiero con cui vi si accede è percorribile solo in 4×4: ma il bagno nell'oceano all'interno di questa formazione rocciosa vale la spesa del rent-a-car. Visto che vi trovate sulla parte settentrionale visitate l'Arikok National Park. Lì troverete incisioni rupestri arawakiane, resti di insediamenti coloniali e potrete scalare addirittura la vetta più alta dell'isola: il monte Jamanota, alto ben 188 metri! Scherzi a parte, dalla sua cima si gode di uno stupendo panorama su tutta Aruba.
Il relitto di Malmok Beach, foto di Jason Covey
Spiagge e divertimenti. Va bene, abbiamo capito, volete immergervi nell'azzurro mar dei Caraibi. E come darvi torto? Sappiate allora che Palm Beach ed Egle Beach sono le spiagge verso cui recarvi per farvi travolgere dal marasma turistico di Aruba. Sabbia bianca e soffice, alberghi a tutto spiano e centri per gli sport acquatici fanno la gioia del turista qui. Tra le spiagge più isolate, invece, vi consigliamo Boca Grandi, priva di costruzioni ma non molto adatta al nuoto a causa delle forti correnti; Rodger's Beach, dove le acque sono calme; e Baby Beach, sulla punta sud dell'isola, chiamata così perché la profondità non supera mai il metro e mezzo. Se siete amanti dello snorkeling o del diving, organizzate un tour guidato verso Boca Catalina e il relitto della nave tedesca, affondata durante la Seconda Guerra Mondiale dal capitano stesso per non lasciarla nelle mani degli olandesi: si trova al largo di Malmok Beach. Se praticate windsurf Aruba è l'isola che fa per voi, poiché qui soffiano costantemente gli alisei che daranno spinta alla vostra tavola. Attività di terra includono escursionismo e scalate sulle numerose pareti rocciose (Casibari Rock e Ayo Rock). Ma già che siete in giro per l'isola, date un occhio anche alle sue attività industriali, come la fabbrica di Aloe Vera, la raffineria di petrolio, o la ormai esaurita miniera d'oro di Bushiribban.
Gran Parade di Oranjestad, foto di FotoCastor
Il Carnevale di Aruba. Il carnevale è molto sentito ad Aruba, tanto che il Martedì Grasso è festa nazionale. Organizzare le vacanze al mare d'inverno scegliendo proprio questa tra le isole caraibiche non è per niente una cattiva idea se decidete di farlo durante i festeggiamenti carnevaleschi. Le sfilate sono davvero suggestive, ricche di costumi colorati, sfarzosi e strapieni di paillettes. Tra gli appuntamenti più belli la Tivoli's Lighting Parade che si tiene a Oranjestad, una fiaccolata serale in costume che fa risplendere le luci delle torce sui brillanti vestiti ricchi di lustrini; la stessa viene ripresa anche nella città di San Nicolas. A Noord grande importanza riveste la parata dei bambini. Tutto il periodo della festa è colorato dalle sfilate e dalle danze di strada al ritmo di soca, calypso, salsa, merengue e tumba. La Grand Parade, la sfilata clou, si tiene di nuovo nelle strade della capitale la domenica prima delle Ceneri. Il Carnevale di Aruba si conclude il Martedì Grasso con il rogo del Re Momo, che rappresenta l'abbandono della carne.
Alba ad Aruba, foto di Rick Seidel
Quando e come andare ad Aruba. Se non volete stare dietro alle feste isolane (oltre al Carnevale ci sono le feste patronali, le competizioni di windsurf, il capodanno e anche un carnevale estivo con una rassegna jazz) qualsiasi periodo dell'anno è buono per sbarcare sull'isola. Il clima si mantiene sempre caldo e le piogge caraibiche interessano poco le sue coste. Vi consigliamo però di stare lontano dalla stagione turistica (dicembre-aprile), molto più cara: il resto dell'anno le camere d'albergo costano anche la metà. I voli principali che atterrano sull'aeroporto internazionale Queen Beatrix provengono dal Nordamerica, dal Venezuela e dalle isole vicine. Dall'Europa ci sono voli diretti da Amsterdam con la KLM, e da Milano Malpensa con la Blue Panorama: pensate un po' che fortuna! Ad Aruba la moneta è il fiorino, ma il dollaro americano è ampiamente accettato. Lingua ufficiale è, naturalmente, l'olandese, ma i locali parlano tranquillamente inglese, spagnolo e la loro lingua locale, il papiamento: un mix di lingue coloniali, africane e amerindie che, al suo ascolto, renderà ancora più piacevole e divertente la vacanza in questa bellissima isola.