Barriere coralline nel mondo: foto dai paradisi marini
Non bisogna per forza essere degli esperti sub per godere delle bellezze del mare: in molte parti del mondo ci si può immergere in paradisi acquatici e nuotare tra pesci coloratissimi e creature fantastiche anche a pelo d'acqua. Si chiama snorkeling, ovvero immergersi per pochi metri con maschera e boccaglio o nuotare anche solo con la testa sott'acqua per godere di questo spettacolo. E i luoghi migliori dove si può praticare sono le barriere coralline: ecosistemi naturali formatisi nel corso di milioni di anni e che oggi sono abitati da un'enorme varietà di pesci e altre creature marine. Spettacoli che solo la natura può offrire, e di cui noi vi vogliamo dare qualche assaggio con foto prese dai vari reef (così le definiscono gli inglesi) sparsi nel mondo.
La Grande Barriera Corallina
Pesce pagliaccio, foto di Leszek Leszczynski
Il nome la dice lunga: The Great Barrier Reef è la più grande barriera di corallo al mondo. 2600 km di lunghezza per un'estensione totale di 344.400 km2. Si trova nell'Australia nord-orientale, al largo delle coste del Queensland. La barriera è stata resa popolare negli ultimi anni dal bellissimo film d'animazione "Alla ricerca di Nemo", che ha rappresentato molto vividamente le più belle specie di pesci che popolano quest'ecosistema: tra i tanti il pesce pagliaccio, il cavalluccio marino e lo squalo oceanico.
Barriera Corallina della Nuova Caledonia
Tartaruga verde, foto di davidd
Non lontano dall'Australia vi è il gruppo di isole conosciuto come Nuova Caledonia: sono loro ad ospitare la seconda barriera più grande del mondo, lunga ben 1500 km, ed iscritta nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco. Tra le specie che caratterizzano il suo habitat vi sono il dugongo, un mammifero simile al lamantino, e la tartaruga verde, diffusa anche in altri parti del mondo ma sempre a rischio di estinzione.
Belize Barrier Reef
Il "Blue Hole" nella barriera del Belize, foto di Jetske
E' la più grande barriera dell'emisfero boreale, lunga 300 km, e si trova appunto al largo delle coste del Belize, nell'America Centrale. Un ambiente talmente inesplorato che si ritiene si conosca appena il 10% delle specie presenti. E' infatti uno degli ecosistemi più ricchi al mondo, e per questo inserito nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco. La risoluzione si deve anche al fatto che la barriera è a rischio ambientale a causa dell'inquinamento oceanico, della pesca indiscriminata, ma soprattutto del turismo incontrollato che proprio questa meraviglia della natura richiama nel paese.
Barriere dell'Africa
Pesci nel Mar Rosso, foto di Derek Keats
Senza dubbio le due barriere coralline più importanti sono anche quelle in parte responsabili dell'incremento del turismo di zona: quella del Mar Rosso e quella del Kenya. A Sharm el Sheikh tutti i resort che si affacciano sul lato mare hanno il loro pontile che permette "un tuffo dove l'acqua è più blu". Una delle escursioni più popolate è quella del Parco Marino di Ras Mohamed. Tra i vari pesci che si possono ammirare il pesce leone e il pesce chirurgo. A Malindi, principale centro turistico del Kenya, la barriera si sviluppa a qualche chilometro dalla costa e visitarla è una passeggiata. Letteralmente, dal momento che per poter avvicinarsi al bordo bisogna camminare su di essa. Per cui procuratevi un bel paio di scarpe di gomma.
Barriere lagunari
Lo squalo balena, il pesce più grande del mondo, foto di Quinn Dombrowski
Spesso quando le barriere si costruiscono attorno a dei litorali formano un'area separata dal mare che è la laguna. E' questo lo spettacolo offerto da arcipelaghi come le Maldive, le Fiji, le Filippine, ecc… Ricordiamo tra l'altro che le meravigliose sabbie bianche che nelle fantasie più sfrenate sulle vacanze al mare distinguono questi paradisi tropicali sono create proprio dall'erosione dei coralli nel corso delle ere. Attenzione, però: l'erosione è un meccanismo naturale, per cui non siete assolutamente autorizzati a staccare pezzi di corallo per portarli a casa come souvenir. In qualsiasi parte del mondo prelevare pezzi di corallo, anche se raccolti sulla spiaggia, è reato. E anche se pensate di nasconderli nella valigia sappiate che un controllo accurato ai check-in dell'aeroporto mette immediatamente in risalto un oggetto di forma così particolare che risulta dagli scan. E le multe sono salatissime, per cui cercate di non rovinarvi una vacanza per un capriccio che, tra l'altro, è solamente un grosso danno per l'ambiente.
[Foto in apertura di USFWS Pacific]