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Bologna misteriosa: i luoghi segreti della città

In molte città d’Italia si nascondono luoghi misteriosi ed oscuri a cui sono legate affascinati leggende. La città di Bologna non è da meno, il capoluogo dell’Emila Romagna è ricco di segreti e luoghi del mistero, a volte terrificanti. Ecco alcuni luoghi che non vi aspettare di trovare a Bologna.
A cura di Stefania Lombardi
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Piazza Maggiore vista dalla Torre degli asinelli a Bologna
Piazza Maggiore vista dalla Torre degli asinelli a Bologna. Foto di Goldmund100

Bologna la dotta, così è definito il capoluogo dell'Emilia Romagna, è una città affascinante ed una delle più scenografiche del mondo. Le sue torri, sono un simbolo che la rendono riconoscibile ovunque e la presenza dell'Università contribuisce a renderla una città cosmopolita. Ma siete sicuri di conoscere proprio tutti i suoi angoli? Oltre alle bellezze, ai palazzi ed ai meravigliosi scorci che tutti conosciamo, Bologna nasconde alcuni luoghi misteriosi dalla storia affascinate e allo stesso tempo oscura. Ecco alcuni luoghi misteriosi da scopire a Bologna.

Villa Malvasia, una visita per coraggiosi

Villa Malvasia
Villa Malvasia

Situata nei pressi di Trebbo di Reno, sorge il Casino Malvasia, che è stato poi chiamato Villa Clara. E' un edificio abbandonato a cui è legata una terribile leggenda e maledizione. La storia narra che una giovane, di nome Clara, figliastra del padrone della villa, fu scoperta insieme ad un dipendente del padre. Quest'ultimo vide questo comportamento come un affronto al suo nome e murò viva la ragazza all'interno della villa. Secondo la leggenda il fantasma di Clara continua a vivere nella dimora non trovando pace. Di questa storia esiste anche un'altra versione, secondo la quale, Clara sarebbe una bambina con poteri di chiaroveggenza, ed il padre impaurito da questi poteri la fece murare viva.

Villa Frank, la scena del mistero

Sul colle dell'Osservanza, tra altre ville, sorge un luogo dove è stato commesso un terribile omicidio. Si tratta di Villa Frank, conosciuta anche come Mezzaratta. Il 21 ottobre del 1921, un certo Adolfo Pasquali scoprì il cadavere di una donna. Si trattava di Maria Burani, di cui non si avevano tracce da dieci giorni. L'aspetto misterioso e terrificante è che la storia narrà che già 100 ann prima nei giardini della villa furno trovati i corpi di una donna con le sue due figlie. Il colpevole del delitto non è mai stato trovato. Per questi fatti la villa Frank è passata alla storia per essere un luogo maledetto.

I 666 archi di San Luca: il numero della bestia

portico che conduce ala chiesa di san luca.
portico che conduce ala chiesa di san luca. Foto di Giorgio Minguzzi

Una aspetto inquietante di Bologna riguarda la Chiesa di San Luca. Per raggiungere l'edificio bisogna attraversare un lungo porticato di 3 chilomentri, che parte da Porta Saragozza fino al Colle della Guardia, formato da esattamente 666 archi. Questo numero, riporta a simbologie del male, infatti, 666 sarebbe il numero del demonio. Secondo alcuni il percorso che porta al santuario rappresenta il serpente, schiacciato dalla Madonna.

La Pietra di Bologna

Nel lapidario del Museo Civico Medievale di Palazzo Ghisilardi, è conservata un'interessante epigrafe. Questa è anche conosciuta come "Pietra di Bologna" e risale almeno al XVI secolo. L'epigrafe si trovava su un muro della Chiesa dei santi Pietro e Paolo,nel complesso di Santa Maria di Casaralta. La chiesa, fondata dall'Ordine dei frati Gaudenti, crollò nel 1885 a causa di un terremoto. Ma, già nel secolo XVII,  l'iscrizione fu fatta ricopiare per volontà del senatore Achille Volta. Il testo della Pietra di Bologna sembrerebbe un epitaffio funebre, anche se secondo alcuni studiosi, i personaggi sarebbero fittizi. L'epigrafe richiamerebbe simboli e indizi che portano alla Pietra filosofale.

Le torri di Bologna e lo zampino del diavolo

Le torri di Bologna
Le torri di Bologna. Foto di Steffen Brinkmann

Le torri sono il simbolo della città di Bologna. Anticamente c'erano ben 200 torri, ad oggi se ne possono ammirare solo due, quella degli Asinelli e quella della Garisenda. La più famosa è la prima che è stata costruita tra il 1109 e il 1119 dall'omonima famiglia che, oltre a riceverne prestigio sociale, la utilizzò per scopi militari di difesa ed avvistamento. Ad oggi, i suoi 498 gradini vengono saliti dai turisti per poter godere di una vista spettacolare sulla città. La Torre della Gardisena è pendente, infatti, come si legge sulla targa posta accanto alla porta d’ingresso, la torre pende con un fuori di piombo di 3,22 metri a causa di un cedimento del terreno avvenuto durante la sua costruzione.

Una leggenda popolare vuole che entrambe le torri siano state costruite dal diavolo in una sola notte. Questa leggenda è alimentata dal fatto che in molti purtroppo si sono suicidati gettandosi dalle stesse.

Il volto oscuro della Certosa di Bologna

Questa Certosa non è una Chiesa, ma il più celebre cimitero monumentale di Bologna e uno dei più antichi d'Europa. Il cimitero fu realizzato nel 1801 sui resti di un convento certosino del XIV secolo. Il cimitero custodisce delle strutture architettoniche di gran pregio, tra cui la Chiesa di San Girolamo e il Chiostro Terzo, proprio qui ha sede la tmba del Legnani, ornata con simboli massonici. In realtà all'interno del cimitero sono molti  rimandi misteriosi, infatti, questo luogo iniziò le sue funzioni proprio nell'epoca in cui l’esoterismo e la massoneria erano in auge. Ci sono anche molti racconti legati al mondo del paranormale, come avvistamenti di fantasmi e spostamenti di oggetti.

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