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Bora Bora, i costi di un viaggio non impossibile

L’isola della Polinesia è conosciuta per essere meta VIP ed esclusiva: per questo i suoi prezzi sono lontani persino dalle fantasie del turista comune. Ma siamo sicuri? Una volta pagato il biglietto aereo ci sono molti modi per risparmiare sul resto. Persino sull’alloggio. E tutti i divertimenti possono essere gratuiti. Non ci credete? Leggete la nostra guida e ve ne accorgerete.
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Se dovessimo istituire un tariffometro per i luoghi più costosi del mondo sappiamo già che le isole della Polinesia schizzerebbero subito alle prime posizioni. Se poi dovessimo fare una graduatoria tenendo in considerazione solo quest'area del Pacifico… be', ecco che vi presentiamo Bora Bora, una delle destinazioni più care al mondo. Più volte abbiamo visto però che non esiste niente di impossibile nel mondo dei viaggi: nemmeno quando si tratta di luoghi difficili da raggiungere i cui costi di viaggio sono proibitivi. Certo, non si tratta di mete da raggiungere con lo zaino in spalla: ma se un'isola tropicale del Pacifico è il nostro sogno, risparmiando un po' (tanto) denaro e con i dovuti accorgimenti possiamo pensare di raggiungere anche questa meta ambiziosa. E come vedrete, una volta messo piede sopra la sua candida sabbia, avremo risolto la maggior parte dei nostri problemi economici.

Costi di un viaggio a Bora Bora

Foto di Benoit Mahe

Storia
Cosa fare e cosa vedere
Dove dormire
Come e quando andare 

Storia

Bora Bora fa parte dell'arcipelago delle Isole della Società, nella Polinesia Francese. Per la precisione di un gruppo chiamato Isole Sottovento (in inglese Leeward Islands). Della sua storia sappiamo che è stata colonizzata nel IV secolo dagli abitanti dell'isola di Tonga. Come al solito, il primo europeo a mettervi piede fu il grande esploratore James Cook. E, sempre come al solito, durante la Seconda Guerra Mondiale l'isola fu scelta come avamposto del Pacifico dagli americani, che vi impiantarono una base. A differenza di tanti altri arcipelaghi polinesiani, l'isola non ha visto neanche una battaglia, e l'artiglieria pronta a far fuoco non ha sparato nemmeno un colpo. La vita scorreva in realtà molto pacifica per i soldati di stanza qua, tanto è vero che al termine della guerra molti non volevano andarsene, e furono costretti ad abbandonare l'isola forzatamente su richiesta delle loro famiglie.

Bora bora, l'isola dall'alto

Foto di rachel_thecat

L'aeroporto a Bora Bora lasciato dagli americani divenne il centro da cui iniziò lo sviluppo del turismo. Fino all'apertura nel 1962 dello scalo di Papeete, Bora Bora era l'unica isola in tutta la Polinesia che poteva accogliere degli aerei. E fu infatti la prima a sviluppare i famosi resort a palafitta tipici di tutte le isole dell'oceano Pacifico. Meta di un turismo esclusivo, tale è rimasta nel corso degli anni, anche quando è sorta la concorrenza delle altre isole. Bora Bora è uno di quei paradisi che nonostante lo sviluppo turistico ha mantenuto intatta la sua bellezza. Non è stata danneggiata dalla guerra. Non ha subito esperimenti nucleari. Non ha risorse minerarie da sfruttare, perché tutta la sua economia si basa sui prodotti della palma da cocco. Per cui l'unica impronta di civilizzazione sono i meravigliori resort che la popolano. E questo spiega in parte la sua natura molto VIP. Una fama che si è comunque saputa conquistare grazie alle strategie commerciali degli imprenditori del turismo. La Polinesia è ricca di isole più belle e incontaminate, ma soggiornare qui significa dare sfoggio di uno status sociale, perché l'isola ha un nome. La solita vecchia storia.

Ciò non toglie che Bora Bora sia meravigliosa. Costituita da un'enorme laguna attorno alla quale navigano numerose isolette (i motu), è sormontata dai resti di un vulcano estinto, di cui rimangono due picchi: il monte Pahia e il Monte Oternau, il più alto dei quali raggiunge i 727 metri. Tutto attorno, una lussureggiante foresta tropicale. L'isola è tra le più densamente popolate in tutta la Polinesia: quasi 9.000 abitanti, di cui la metà vive nella capitale, Vaitape, unica vera città dell'isola. Gli abitanti parlano il tahitiano e il francese; chi lavora nel turismo conosce anche l'inglese, quindi non ci sono problemi di comunicazione. La loro vita è basata su un mix di culture e tradizioni tipico della cultura polinesiana, vissute secondo una filosofia molto rilassata basata sul motto "alta pea pea", che significa senza preoccupazioni. Il nome Bora Bora, in tahitiano, significa "primo nato".

Cosa fare e cosa vedere

Una vacanza a Bora Bora è per chi cerca sole, mare e relax in uno splendido contesto tropicale. Tutte le attività sull'isola sono legate all'esplorazione naturale, in particolar modo quelle relative alla laguna. Si viene qui per fare snorkeling e diving: scegliendo il Lagoonarium, si nuota tra animali marini in cattività. Altrimenti si può partecipare ad aquasafari ed avvicinarsi a creature che da altre parti vengono viste come pericolose: squali e mante non sono spaventati dai turisti né aggressivi, e gli si può dare da mangiare. In alternativa, per i più sportivi, un'attività molto popolare è il kiteboarding, da fare sia in acqua che su terra: è molto praticato nel sud dell'isola, sul motu di Matira. Altri sport sono il kayak, il parasailing,  il windsurf. Per il resto passeggiate ed esplorate, e se potete permettervelo concedetevi un po' di shopping nelle costosissime botteghe di souvenir, o qualche cena in uno dei rinomati ristoranti.

Bora Bora all'alba

Foto di Marty B.

Le escursioni a terra possono essere effettuate a piedi, in bici, o in jeep. Quest'ultimo modo è il migliore per scoprire alcuni luoghi interessanti dell'isola. Una guida esperta e una 4×4 vi porteranno nei siti archeologici dove si osservano ancora alcuni resti antichi (maraes). Senza dubbio più interessanti sono i sette cannoni sparsi qua e là sull'isola rimasti dalla Seconda Guerra Mondiale, quando l'Operazione Bobcat scelse Bora Bora come base di supporto. Oggi sono lì, arrugginiti, e i turisti vi si fanno foto in tutti  i modi, mentre la popolazione locale spesso ci organizza dei festini serali attorno. Scovarli tutti è molto difficile senza una guida del posto. Ma potete comunque provarci. Come dicevamo, una volta sull'isola si può giocare al risparmio: il modo migliore è abbandonare le agenzie turistiche e fare tutto da soli. Nuotare nella laguna, dare da mangiare ai pesci, passeggiare lungo i sentieri: sono tutte attività che non hanno bisogno di intermediari e possono essere svolte in maniera completamente gratuita. Se scegliete la bici, provate a farvi prestare una mountain bike da qualche locale: quelle dei noleggi sono buone solo per la strada asfaltata che attraversa l'isola.

Scalare il vulcano, d'altro canto, vi verrà sconsigliato se non quasi proibito se non avete una guida con voi. Nessuno al Comune o alla Gendarmeria vi dirà come farlo se non avete qualcuno del posto che vi accompagni: anche i più esperti trekker si sono persi o addirittura rischiato la vita nel tentativo. In effetti si tratta di un percorso abbastanza isolato, che per un tratto passa anche attraverso una proprietà privata, per cui dovete chiedere il permesso al suo proprietario. Il passaggio finale è molto scosceso e accidentato, e c'è rischio di scivolare sul crinale. Ma una volta raggiunta la cima si viene ripagati da una vista fantastica su tutta l'isola. Cos'altro c'è di gratuito? Rilassarsi sulla spiaggia, naturalmente: le vacanze al mare restano comunque la nostra priorità.

Dove dormire

Veniamo ora ai resort e ai villaggi turistici. Ragazzi, Bora Bora è per chi ha i soldi, e i prezzi degli hotel vanno dalle poche centinaia di euro a notte a qualche migliaia per quelli extralusso. Un momento, ma non avevamo affrontato il discorso dicendo che Bora Bora poteva anche essere alla nostra portata? Sì, e lo confermiamo. Se riuscite ad arrivarci, il resto della vacanza può essere speso a godersi la natura senza gettare soldi in superflue comodità. Esiste una guesthouse, chiamata Sunset Hill Lodge, dove si può soggiornare con prezzi che vanno dai 50 ai 70 euro a notte. E non parliamo di una catapecchia. Immersa in uno splendido giardino zen con cascata, le sue camere sono eleganti, curate e pulite e fornite di tutto: bagno, cucina accessoriata, aria condizionata, soggiorno e connessione wifi. E vi è comunque anche la possibilità di spendere un po' di più e dormire in una palafitta, anche se non siete dei petrolieri. Chiunque sia stato lì vi parlerà del proprietario, Gerard: un francese sempre sorridente, che cucina, mette a disposizione le sue biciclette per esplorare l'isola, accompagna in giro con la sua auto, prenota escursioni a prezzo ridotto, e tutto questo in cambio della gratificazione dei suoi ospiti.

Bora Bora, gli hotel

Foto di apparena

I resort costosi sono sette in tutto. Ma anche qui fate attenzione, perché il fatto che siano costosi non significa che siano tutti perfetti e incredibili. C'è chi ha riportato di staff scortese e inadeguato, e non tutti hanno una splendida vista dalle loro camere. Quelli classificati tra i migliori sono il Four Season Bora Bora, e il St. Regis Bora Bora. In particolare il secondo è conosciuto per avere i prezzi più alti sull'isola: le sue camere più costose sono le palafitte che hanno al loro interno piscina e spa personali, più un fondale di vetro per ammirare la laguna, la quale la notte è illuminata dal basso dando l'impressione di risplendere nella stanza. Questa è la struttura preferita per i viaggi di nozze. Nel resto dell'isola vi sono poi altri alloggi di media categoria: tenendo presente che il paragone è fatto con quelli dai prezzi improponibili, ma parliamo comunque di almeno 200€ a notte minimo.

Altri consigli per risparmiare. Oltre alle attività in solitaria, senza affidarsi a nessuna agenzia turistica, evitate anche di fare altre spese di ogni tipo. Persino i piccoli supermarket lucrano sulla gente con prezzi fuori dall'ordinario. Se alloggiate al Sunset Hill, portatevi tutto il cibo da casa, perché avete la possibilità di cucinarvelo da solo. Anche se uno strappo alla regola si può fare qualche volta: vi sono alcuni ristoranti che, sebbene cari, vi delizieranno con la loro cucina di stampo francese e polinesiano. Per bere la sera il posto migliore è il Bloody Mary's di Pofai Bay, sul lato ovest dell'isola: il ristorante si distingue per i suoi sapori americani e per la velocità e qualità del servizio. È meta di molte celebrità: ancora una volta, occhio ai prezzi. L'unica discoteca dell'isola è la Rècife Discothèque, 1 km a nord di Vaitape: apre solo il venerdì e il sabato dalle 23 alle 3. L'alternativa low cost è quella di cercare di unirvi a quei festini locali di cui vi abbiamo parlato sopra.

Come e quando andare

Per arrivare a Bora Bora bisogna per forza passare per Tahiti: Air Tahiti infatti è l'unica compagnia che collega, quattro volte al giorno, il Motu Mute di Bora Bora con l'aeroporto internazionale di Fa'a'ā. Quest'ultimo a sua volta è collegato con Parigi e altre grandi città come Auckland, Tokyo, Los Angeles, Santiago del Cile. Un volo dall'Italia terrà conto di almeno un paio di scali, per un viaggio complessivo di 40 ore. Una volta atterrati sull'isoletta di Motu Mute, dovete prendere un traghetto verso la vostra isola di destinazione. Questi sono solitamente servizi shuttle gratuiti inclusi nel prezzo del vostro albergo. Altrimenti prendete la vostra barca fino al molo di Vaitape, e da lì esplorate l'isola. C'è solo un servizio di trasporto pubblico, un bus che va avanti e indietro ogni ora. Sono disponibili dei taxi: questi tornano utili se andate a mangiare fuori, e sarà il ristorante stesso a chiamarvelo. Se non sapete dove riposare le vostre stanche membra, l'isolotto di Matira è quello con le spiagge più belle, nonché i resort più costosi.

Bora Bora, tramonto

Foto di Jon Rawlinson

Il periodo migliore per andare a Bora Bora per quanto riguarda le condizioni meteo è l'inverno polinesiano, che va da marzo a ottobre: si tratta della stagione secca, con piogge meno frequenti e temperature tra i 24 e i 28°. Questo è il periodo di alta stagione, con prezzi alle stelle e turisti che popolano l'isola. Gli stessi polinesiani celebrano numerosi eventi durante tutto il mese di luglio per la festa conosciuta come Tiurai. A giugno invece si tiene l'Heiva, una manifestazione multiculturale di canto, danza, sport e artigianato. L'estate polinesiana va da novembre ad aprile, con la maggior parte delle piogge che cade in questo periodo e i mesi più caldi di febbraio e marzo. Questa è la bassa stagione, ma anche a dicembre si tengono due eventi importanti: il Bora Bora Liquid Festival, una quattro giorni dove atleti da tutto il mondo si incontrano per una serie di gare in vari sport acquatici; e i mercatini di Natale, dal 16 al 23 dicembre, dove potete acquistare un regalo originale comprando un artefatto locale. Vantaggi della bassa stagione? Molta meno gente e prezzi decisamente più bassi. E non piove tutti i giorni, il sole c'è comunque. Come vedete, anche un sogno che sembra impossibile può essere realizzabile.

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