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Borghetto: il paese del nodo d’amore

Borghetto di Valeggio sul Mincio è uno dei luoghi più romantici d’Italia dove sembra di tornare di colpo nel Medioevo. Tra affascinati mulini ad acqua, graziose abitazioni e mura antiche si cela la leggenda di una dolce storia d’amore che ha dato il nome al prodotto tipico della zona: il nodo d’amore.
A cura di Stefania Lombardi
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Borghetto sul Mincio
Borghetto sul Mincio. Foto di pcdazero

Tra le città più romantiche d'Italia, oltre le più grandi come Verona, Roma e Venezia, per citarne alcune, ci sono anche piccoli borghi incatanti da visitare insieme alla propria dolce metà. Alcuni luoghi sono legati all'amore per le storie che custodiscono, come Borghetto, una piccola frazione di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona. Il piccolo paese è legato al nodo dell'amore, una leggenda che racconta di una dolce storia d'amore, che ha portato alla nascita del famoso tortellino di Valeggio. Borghetto, oltre alla leggenda affascinate, è anche uno dei borghi più belli d'Italia dove fare un tuffo nel Medioevo.

Il romantico Borghetto

Borgetto Valeggio sul Mincio.
Borgetto Valeggio sul Mincio. Foto di Dguendel

Borghetto è un piccolo paese, formato da poche case, adorne di fiori, che si affacciano sul fiume Mincio. Lo scenario che si ammira sembra trasportare in un'altra dimensione, tra mulini e paesaggi incantati. Il borgo è diventato celebre anche perchè è stato la location di alcune scene del film Senso di Lucchino Visconti. A caratterizzare il borgo è il Ponte Visconteo, costruito nel 1393 per volontà di Gian Galeazzo Visconti. Il ponte è chiamato dagli abitanti anche Pontelungo, infatti, si estende per 650 metri in lunghezza. Un tempo questo ponte era collegato al Castello Scaligero e integrato in un complesso fortificato che si estendeva per 16 chilometri. Il Castello domina dall'alto Borghetto sulla sommità di una piccola collina, ed è formato da una torre tonda e tre ponti levatoi, dei quali è rimasto solo uno. Alla torre Tonda è legata una leggenda secondo la quale, all'interno sarebbe ancora nascosta la spada di un cavaliere ucciso con l'inganno, la cui anima si aggira per il paese nelle notti di luna piena.

Durante una romantica passeggiata a Borghetto si incontra le bella Chiesa di San Marco Evangelista, una ricostruzione in stile neoclassivo di un'antica pieve, della quale restano due affreschi. Accanto alla Chiesa si innalza la Torre Campanaria che ospita una delle campane più antiche di tutto il veronese, risalente al 1381.

Il fascino di Borghetto si trova soprattutto nei mulini ad acqua, alcuni ancora in funzione. In questi ultimi è possibile entrare ed ammirare gli ingranaggi e scoprirne il funzionamento.

La leggenda del nodo dell'amore

Tortellini di Valeggio sul Mincio
Tortellini di Valeggio sul Mincio. Foto di Massimo Telò

Il romanticismo di Borghetto è legato soprattutto ad una leggenda che narra di una storia d'amore tra la ninfa Silvia e il capitano Malco. La storia racconta che sul finire de trecento il signore di Milano Giangaleazzo Visconti si appostò con le sue truppe sulle sponde del fiume Mincio. Secondo una leggenda locale di notte delle splendide ninfe popolavano il corso del fiume, ma che una maledizione le aveva condannate a trasformarsi in streghe. Durante una notte le ninfe iniziarono a ballare tra i soldati addormentati, ma il capitano Malco era sveglio e decise di seguirne una. La strega scappando perse il mantello e si rivelò come una bellissima ninfa di nome Silvia. I due si innamorarono al primo sguardo, ma questo portò alla gelosia di Isalbella, una donna invaghita del capitano, che denunciò Silvia come strega. Il capitano Malco riuscì a far scappare la sua bella ninfa che propose all'amato l'unica via di fuga possibile, quella nelle acque del fiume. I due innamorati si diressero verso il Mincio, inseguiti dalle guardie del Visconti, che una volta giunti al fiume trovarono solo il fazzoletto di seta dorata annodato dai due amanti per sigillare il loro amore.

Da questa leggenda è nato il piatto tipico del borgo: il tortellino, rigorosamente fatto a mano. Questa specialità è chiamata appunto nodo d'amore. La tradizione vuole che per ricordare la storia dei due innamorati si tirava una pasta sottile tagliata come il fazzoletto e arricchita da un ripieno, proprio da qui è nato il tortellino di Valeggio. Per celebrare il tortellino viene organizzata la Festa del Nodo d’Amore, con una tavolata da Guiness dei primati sul Ponte Visconteo dove vengono serviti i tortellini. Purtroppo, pare che nel 2019 la celebre festa non ci sarà, ma è rimandata al prossmo anno. Da un comunicato si apprende che l'Associazione Ristoratori di Valeggio sul Mincio ha deciso di prendersi del tempo per ripensare e rinnovare il format della Festa che potrebbe tornare nel 2020 sotto una nuova veste.

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