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Chianalea: una piccola Venezia in Calabria

La Piccola Venezia del Sud è il quartiere più antico e affascinante di Scilla, destinazione balneare in provincia di Reggio Calabria, famoso per la pesca del Pesce Spada e per le meraviglie del suo centro storico.
A cura di Stefania Lombardi
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Chianalea. Foto di Luigi Torreggiani
Chianalea. Foto di Luigi Torreggiani

Un vecchio borgo di pescatori in Calabria, rimasto intatto e non intaccato dal turismo di massa. Questa è Chianalea un piccolo paese sulla costa Tirrenica attraversato da suggestive viuzze e pescatori che, sotto casa, costruiscono le reti per la pesca, apportano piccole riparazioni alle barche o si preparano a partire per affrontare una nuova giornata in mare. Le onde del mare accarezzano il borgo e spesso penetrano quasi dentro le abitazioni che sono continuamente sottoposte alla forza d’urto delle acque, per questo viene chiamata "Piccola Venezia". L'atmosfera diventa ancor più magica di sera, quando il rumore delle onde è il sottofondo naturale che culla il sonno degli abitanti. Per questa sua particolarità, Chianalea di Scilla compare tra i borghi più belli d’Italia e merita assolutamente di essere scoperta.

Cosa vedere nel borgo di Chianalea
Il Castello dei Ruffo

Cosa vedere nel borgo di Chianalea

Borgo di Chianalea. Foto di Agostino Zambpoli
Borgo di Chianalea. Foto di Agostino Zambpoli

Il borgo è un luogo incantato dove le case possono essere paragonate a barche in continuo contatto con il mare. Il suo nome, Chianalea, deriva da “Piano della Galea“, ma è chiamato altrimenti anche Acquagrande o Canalea, visto che i vicoli che scendono a mare sembrano dei piccoli canali. Sullo “Scaro Alaggio” ci sono ancorate le barche dei pescatori incorniciate dall'imponente palazzo Scategna, con il suo doppio ordine di balconi in pietra squadrata disposti su tre piani. Vicino si trova villa Zagari, un edificio del 1933 in stile eclettico. Qua e là nel borgo di Chianalea sono sparse antiche fontane, le piazze e chiese, tutte molto belle e curate. Sulla costa le onde si infrangono sulle rocce creando un paesaggio mozzafiato. Su tutto il borgo domina incontrastato il Castello dei Ruffo, una rocca riadattata ad uso residenziale dal conte Paolo Ruffo che nel 1532 subentrò nel feudo di Scilla ai precedenti signori. Dal castello si gode un meraviglioso panorama che comprende le isole Eolie e la costa siciliana. Chianalea si attraversa solo a piedi, passando per i vicoli strettissimi quasi tutti pianeggianti e passeggiando si nota subito come le case costruite sul mare abbiano ognuna la barca di famiglia.

Il Castello dei Ruffo

Scilla di notte. Foto di Agostino Zamboli
Scilla di notte. Foto di Agostino Zamboli

Da questa Rocca si ammirano meravigliosi panorami specialmente al calar del sole, quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle dal cielo al mare. Il Castello fu dimora del Conte Paolo Ruffo, il quale dominò il feudo di Scilla dal 1523, difendendo il borgo dal Pirata Barbarossa. Da quest’antica rocca si apre davanti a vostri occhi un panorama meraviglioso sulle Isole Eolie e parte della costa siciliana. Il Castello di Scilla si erge sul promontorio che divide le due spiagge di Marina Grande e di Chianalea. L'edificio presenta una pianta irregolare con parti databili a diverse epoche ma che nel complesso conservano tutt'oggi la configurazione abbastanza omogenea di una fortezza dotata di cortine, torrioni e feritoie. L'ingresso è preceduto dal ponte che conduce all'edificio il cui ambiente principale è caratterizzato dal portale di pietra costruito con arco a sesto acuto, sui cui campeggiano lo stemma nobiliare dei Ruffo e la lapide che celebra il restauro del castello eseguito nel XVI secolo. Superato l'androne a volta ribassata si apre un cortile, e da qui, percorrendo il grande scalone, si giunge all'ingresso della residenza. Questa è dotata di ampi saloni, essendo stata di proprietà di una delle più ricche e importanti casate del regno di Napoli. Data la posizione dominante del castello sullo Stretto di Messina, nel 1913 venne costruito un faro per fornire un riferimento alle navi che attraversavano lo stretto. Il faro di Scilla, una piccola torre bianca con la base nera, è tuttora attivo ed è gestito dalla Marina Militare. Oggi il castello ospita convegni, mostre e conferenze.

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