Chichén Itzà: una delle sette meraviglie del mondo
Il Messico è un paese delle mille meraviglie: si possono ammirare vulcani, deserti, pezzi di giungla e barriere coralline. Un paese dal quale non si può non restare affascinati. Ma oltre alle meraviglie naturali esistono anche quelle culturali. Il paese è la patria dell'antica cultura Maya che richiama migliaia di visitatori affascinati ed incuriositi dai mitici siti archeologici. Uno dei siti archeologici più ammirati e celebri al mondo è Chichén Itzà situato precisamente nello Yucatan. Questo sito archeologico rappresenta il luogo della florida città Maya del 600, insediata qui fino all'anno 1000. Tra le costruzioni più famose che oggi vediamo nel sito archeologico ci sono la piramide del Castillo, l'Osservatorio Astronomico e il Tempio dei guerrieri. Ma scopriamo in particolare cosa nasconde questo luogo e perchè è diventato una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Chichén Itzá
Chichén Itzá è uno dei siti archeologici più belli del mondo ed è stato definito Patrimonio dell'Unesco nel 1988. Ma il sito vanta anche un'altro riconoscimento di gran pregio è, infatti, annoverato tra le sette meraviglie del mondo. Questo tesoro dell'archeologia raccoglie i resti di un'antica città Maya fondata intorno al 600 d. C. Questa zona fu prescelta per la vicinanza con i pozzi d'acqua naturali, noti come Cenotes.
Nell'aria archeologica è possibile ammirare tanti edifici ben conservati, come luoghi di culto, ma anche uno dei Campi di Pelota più grandi e meglio conservati dell'intero Yucatan. Questo sport era praticato dai Maya ed è considerato un antenato del nostro calcio.
Uno dei luoghi più spettacolari è la Piramide di Kukulkan, un tempio alto ben 25 metri e composto da 365 scalini. In realtà non si tratta di una sola piramide, ma di una struttura che comprende altre piramidi. Una piramide alta 10 metri si trova all'interno di una seconda piramide alta 20 metri, la quale a sua volta si trova in una piramide esterna di 30 metri.
Intorno a questo luogo si manifestano dei fenomeni affascinanti e suggestivi. Ogni anno, durante gli equinozi si radunano tanti curiosi e turisti per assistere ad un fenomeno incredibile: sulla scalinata del tempio si crea un effetto di ombre e luci che fa comparire un serpente che scende dalla scala. Questo rappresenta il dio Kukulkan, a cui è dedicato il tempio.
Gli altri punti da non perdere all'interno del sito archeologico sono: il tempio dei Guerrieri, il Campo di Pelota, Las Monjas, el Caracol, Chichen Vejo, l'Ossario, le grotte di Balankanche e Akab Dzib. Il Tempio dei Guerrieri è una grande piramide a gradoni circondata da alcune file di colonne che rappresentano altri guerrieri Maya. Sulla sommità della piramide svetta un altare utilizzato per i sacrifici. Una delle particolarità di questo sito archeologico è la presenza del campo di pelota più grande dello Yucatán, lungo ben 166 metri e largo 68. L'edificio del Caracol corrisponde all'osservatorio astronomico, all'interno del quale i Maya, attraverso le luci e le ombre, riuscivano a determinare i solstizi. All'interno del sito archeologico sono presenti anche due grandi cenotes, i pozzi naturali utilizzati per rifornire d'acqua la città. Dai ritrovamenti è stato dedotto che questi luoghi venivano utilizzati per effettuare sacrifici al dio della pioggia.
Un luogo molto singolare è la Piattaforma dei Teschi, che testimonia che i Maya mettevano in atto anche rituali che prevedevano sacrifici umani.