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Chocolate Hills, le colline più “golose” del mondo

Le Chocolate Hills, situate nelle Filippine, devono il loro nome alla tipica tinta marroncina che le riveste durante la stagione calda. Se la loro origine è a tutt’oggi dibattuta in campo scientifico, due leggende interpretano il fenomeno sotto una luce magica.
A cura di Angela Patrono
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Chocolate Hills - Foto di Didier Baertschiger
Chocolate Hills – Foto di Didier Baertschiger

Le "Colline di Cioccolata": un nome che farebbe impazzire i golosi di ogni dove. Le Chocolate Hills sono l'attrazione turistica più celebre di Bohol, una delle 7000 isole che compongono le Filippine. Situate nell'arcipelago di Visayas, a est di Cebu, sono 1268 colline alte tra i 30 e i 50 metri. Si trovano fra le città di Carmen, Batuang e Sagbayan, benché formazioni simili esistano anche in Australia, Indonesia e Slovenia. Le colline sono ricoperte di prati verdeggianti che nella stagione autunnale si seccano, assumendo la tipica tinta marroncina della cioccolata. Al loro interno racchiudono numerose grotte e sorgenti. Il luogo è talmente suggestivo e importante da essere persino raffigurato sulla bandiera della provincia di Bohol.

Chocolate Hills - Foto Wikimedia Commons
Chocolate Hills – Foto Wikimedia Commons

Secondo la leggenda, le colline si sono formate a seguito di un diverbio tra due giganti che, presi da un raptus di furia, iniziarono a scagliarsi contro pietre e sabbia. Ma poi, come spesso succede, la lite svanì in una bolla di sapone e i due giganti, ormai diventati amici, decisero di abbandonare l'isola lasciando alle loro spalle il risultato della loro zuffa. Un'altra leggenda più tragica e romantica vede protagonista un altro gigante di nome Arogo. Questa volta però è Cupido a metterci lo zampino: il giovane colosso era innamorato di una ragazza umana, Aloya. Alla morte di quest'ultima, le lacrime del gigante si tramutarono nelle colline in segno del suo lutto inconsolabile.

Chocolate Hills - Foto di shankar s.
Chocolate Hills – Foto di shankar s.

Per quanto riguarda la spiegazione scientifica del fenomeno, è a tutt'oggi piuttosto complicata da individuare. Secondo la teoria più accreditata dai geologi, si tratterebbe di formazioni di un tipo di calcare marino che riveste uno strato impermeabile di argilla. Questa ipotesi è leggibile anche nel cartello esplicativo che si trova in cima alla collina di osservazione, da raggiungere dopo aver scalato 214 gradini. L'azione erosiva dell'acqua piovana avrebbe dato origine a queste collinette rotondeggianti, simili a gobbe di cammello o – per i più golosi – a gigantesche montagnole di cioccolato.

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