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Consonno: un paese dei balocchi diventato borgo fantasma

Da città sfarzosa e luccicante a borgo fantasma. Questa è la storia di un piccolo comune della provincia di Lecco, oggi frazione di Olginate, che negli anni 60 diventò la Las Vegas della Brianza. Ma questa favola tramontò presto a causa di una frana. Ecco la storia tragica, ma allo stesso tempo incredibile di Consonno.
A cura di Stefania Lombardi
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Consonno, da parco divertimenti a città fantasma
Consonno, da parco divertimenti a città fantasma. Foto di Fracesco Gazzola

Uno dei borghi più suggestivi della Lombardia è Consonno. Un borgo fantasma in provincia di Lecco, che si è trasformato da tranquillo paese di periferia in un vero e proprio parco divertimenti. La storia di Consonno è molto antica, infatti, le prime tracce della sua esistenza risalgono al 1085, anno in cui è datata una pergamena. La vita del borgo brianzolo è continuata tranquilla fino a quando fu acquistato dal Conte Mario Bagno che demolì le pietre del borgo per costruire un parco di divertimenti. Ma, questo paese dei balocchi, è diventato una disneyland fanatasma, poichè nel 1976 una franà isolò completamente il borgo di Consonno, portandolo alla decadenza.

La storia di Consonno: da parco di divertimenti a paese fantasma

Consonno, quel che resta del parc o divermenti
Minareto di Cosonno. Foto di Marco Sbroggiò

Oggi Consonno è un luogo surreale, da luogo di svago e divertimento si è trasformato in un borgo fantasma, dove le grande istallazioni sono rimaste inutilizzate, avvolte nella vegetazione e in un'atmosfera di mistero. Il borgo è stato protagonista del grande sviluppo degli anni 60, infatti, acquistato dal Grande Ufficiale Mario Bagno, Conte di Valle dell'Olmo, un imprenditore del settore immobiliare, fu trasformato in un grande parco dei divertimenti. Tutti gli edifici del borgo briazolo vennero demoliti per dar vita ad una sorta di Las Vegas della Lombardia. Gli abitanti conquistati dall'idea di riempire Consonno di turisti, si illusero che il progetto potesse portare lavoro e benessere. Ma questa speranza si frantumò quando una mattina gli abitanti videro arrivare le ruspe che cominciarono ad abbattere qualcunque cosa, costringendo gli abintati ad abbandonare le loro case.

Nel progetto del ricco imprenditore erano presenti strutture che traevano ispirazione da tutto il mondo: un minareto con una galleria di negozi in stile arabeggiante, cannoni medioevali, sale da gioco e sale da ballo, sfingi egiziane, pagode cinesi, colonne doriche e un grande hotel di lusso. Il progetto prevedeva addirittura la costruzione di un circuito automobilistico. Venne anche spianata la collina di fronte al paese per migliorare la vista panoramica. Quest'ultima fu una mossa folle che segnerà il destino del parco dei divertimenti provocandone la distruzione.

Purtroppo il grande sogno della Las Vegas della Brianza, tramontò presto e lo sfarzo di quel periodo è ormai solo un ricordo. A bloccare la vita del parco divertimenti fu una frana, che colpì Consonno nel 1976. Il borgo fu completamente isolato e inacessibile, e da quel momento iniziò la sua decadenza trasformandolo in un borgo fantasma. In realtà questa fine tragica era già stata annunciata da un profezia degli anziani abitanti del paese. Questa prevedeva che tutto sarebbe finito con la costruzione della sfinge egizia, che portò una sorta di maledizione. Si dice infatti che costruire o portare una sfinge lontano dal proprio luogo d'origine faccia ricadere una maledizione. Ma le leggende di Consonno non finiscono qui. Altre storie narrano che alcune sere d'inverno, nella nebbia si intravede la sagoma di un uomo. Questo probabilmente è il fantasma del Conte Bagni, condannato a vagare per Consonno.

Dell'antico borgo oggi resta solo una chiesetta, la chiesa di San Maurizio, con l'annessa casa del cappellano e il cimitero. Per raggiungere questo luogo misterioso e inquietante si deve percorre una strada che attraversa un bosco. Ad un tratto ci si trova davanti una sbarra con un parcheggio. Da quel momento vi sembrerà di essere entrati in un futuristico paese abbandonato paragonabile alla location di un film horror. Le grandi installazioni, ormai arruginite sono appese e invase dalla vegetazione. Fortunatamente, negli ultimi anni, grazie ad un'associazione formata dagli ex abitanti del paese, gli Amici di Consonno, il borgo sembra rinascere. L'associazione apre le porte della città ogni domenica o per eventi particolari. Il villaggio è aperto da Pasquetta a ottobre, è stato allestito un punto di informazioni e un piccolo bar dove rifocillarsi.

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