La città sotterranea di Coober Pedy e i suoi underground hotel
Quando gli inglesi parlano di voler intraprendere un viaggio in Australia, spesso utilizzano l'espressione "down under" per indicare il paese. Due parole che significano qualcosa come all'altro capo del mondo, ma che messe insieme indicano sempre e solo la terra dei canguri poiché è una delle terre che si trovano più a sud dell'emisfero. Ma c'è una città australiana dove queste parole assumono tutto un altro significato ancora più pieno: Coober Pedy. Poiché qui down under richiama alla mente il sottosuolo, gli scavi e le miniere: si tratta infatti di un'importante centro di estrazione dell'opale. Ma la nostra curiosità è rivolta verso qualcos'altro: Coober Pedy è infatti una vera e propria città sotterranea. Nel senso più pieno del termine, poiché qui gli abitanti vivono davvero sottoterra.
Foto di Martin
Coober Pedy è famosa per essere definita "la capitale dell'opale nel mondo". E per una volta tanto non si tratta di un'esagerazione: il 70% della produzione globale del minerale si svolge qua. Fu scoperto per la prima volta nel 1915 da due cercatori d'oro: il metallo nobile non fu trovato, ma la scoperta del minerale in superficie fu immediata. E a distanza di un secolo, il sottosuolo non smette di produrre. La città fu fondata apposta per l'estrazione mineraria, chiamandola con un nome che suona come il termine aborigeno kupa-piti, che vuol dire pozzo dell'uomo bianco. C'erano da affrontare due problemi però. Trovandosi nel bel mezzo del deserto australiano, non c'era traccia d'acqua e le temperature erano troppo incostanti, sfiorando i 40° di giorno per scendere anche sotto lo zero la notte. Il primo problema è stato risolto con il rifornimento idrico da una fonte esterna alla città. Il secondo invece ha avuto una soluzione più radicale: vivere sottoterra. Oggi più della metà dei quasi 2.000 abitanti dimora nel sottosuolo.
La città sotterranea di Coober Pedy si serve di un sistema di sfiatatoi per regolare l'umidità, mentre la roccia stessa mantiene costanti le temperature tutto l'anno, creando un clima sempre gradevole totalmente diverso da quello in superficie. La maggior parte delle case appartiene alle famiglie dei minatori che lavorano qui, provenienti da tutta l'Australia ma anche da altri paesi. Coober Pedy è una cittadina cosmopolita che accoglie chiunque sia in cerca di fortuna, e dove il lavoro nelle miniere non manca mai. Non pensiate però che perché si tratta di case scavate nel terreno siano rustiche, sporche e spartane. Tutt'altro: le abitazioni sono fornite di tutte le comodità e qui arrivano acqua, elettricità, televisione e persino la connessione internet. D'altronde parliamo dei principali collegamenti che nelle città vengono comunque impiantati sotto terra.
I dugout, come sono chiamati i rifugi ricavati nel sottosuolo, non si limitano però solo alle case dei suoi abitanti. Esiste una rete di cunicoli e tunnel che porta ad altri locali come negozi, bar, chiese, musei e persino hotel. Sì, l'estrazione mineraria non è l'unica risorsa economica di Coober Pedy. Il turismo è un'altra fonte primaria: in molti viaggiano per visitare la cittadina e il complesso tessuto urbano che si sviluppa sotto terra. Logico quindi che si sia pensato bene di sfruttare tanto interesse creando vari alberghi per ospitare i visitatori. Naturalmente anche questi sotterranei.
Gli underground hotel di Coober Pedy non sono una novità nel panorama delle soluzioni alternative d'alloggio: alberghi di questo tipo li ritroviamo anche in altri paesi. Ma mentre da altre parti rappresentano un'eccezione, qui sono la regola. E la scelta è molto variegata: si va dagli hotel di lusso agli ostelli per i backpacker. Il Desert Cave Hotel (Hutchison Street) è un'elegante struttura a quattro stelle le cui camere vanno dai 250 ai 280 dollari a notte. Il Comfort Inn Coober Pedy Experience Motel (Crowders Gully Road) ha più o meno lo stesso range: dai 210 ai 280 dollari. Ma ci sono anche soluzioni più economiche. L'Anne's Dugout B&B (Koska Street) e The Opal Cave (Hutchison Street) sono due bed&breakfast: il primo costa sui 90$ per camera a notte; il secondo ha tariffe per persona, facendo pagare 26$ agli adulti e 13$ ai bambini fino ai 12 anni. In entrambi i casi si tratta di piccole strutture familiari, la cui caratteristica principale è quella di poter usufruire dell'ospitalità dei gestori che sono sempre a disposizione per raccontare le storie relativi a Coober Pedy e portarvi a esplorare i dintorni della cittadina.
Foto di Taki Lau
Il Radeka Down Under (Hutchinson Street) è tra le strutture più grandi e conosciute a Coober Pedy. Si pone sia come motel, con prezzi che arrivano ai 14o$ a notte; che come ostello, al prezzo di 35$ a notte (ma non c'è differenza di costo sia che si dorma in una camerata di 4 che di 21 persone). Le sue camere si sviluppano dai 3.5 ai 6.5 metri nel sottosuolo, ma vi è anche la possibilità di dormire in superficie, con il beneficio dell'aria condizionata. Un po' più costoso è The Underground Motel (Catacomb Road) che si vanta però di essere stato il primo albergo sotterraneo ad aprire a Coober Pedy nel 1984: i suoi prezzi vanno da un minimo di 110 a un massimo di 170 dollari a notte. Tra gli hotel non sotterranei spicca il Mud Hut Motel (St. Nicholas Street), che si chiama così perché è realizzato con terra scavata e ammassata: ma le sue stanze sono comode, spaziose e dotate di tutti i servizi. Prezzi dai 130 ai 220 dollari a notte.
Tour ed escursioni in una città mineraria come questa possono sembrare impossibili. Eppure gli operatori turistici hanno pensato a tutto, rendendo la cittadina un posto interessante da visitare con numerose attività. Le visite più popolari sono naturalmente quelle alle miniere, dove i turisti hanno la possibilità di cercarsi da soli le proprie gemme. È in effetti sconsigliato praticare questa attività in solitaria entrando da soli: si potrebbe essere scambiati per ladri e sparati a vista, o si rischia di precipitare nel buio di qualche buca profonda. Anche i pozzi pericolosi sono diventati parte di piccoli tour. Una delle prime miniere, risalente al 1916, venne chiusa e riempita di terra, per poi essere riscoperta nel 1968: da allora è diventata una delle principali attrazioni. Vi sono poi le visite ai vari luoghi storici, come l'unico albero di Coober Pedy: che altri non è che una scultura di rottami di ferro e materiale di scarto creata dagli abitanti stessi e posizionata su una collina sovrastante la cittadina.
Foto di Paleontour
Il deserto australiano circondante Coober Pedy è un luogo suggestivo e affascinante e non può mancare tra le gite da organizzare. Soprattutto perché i suoi paesaggi lunari sono stati scelti più volte per le riprese di numerosi film: la serie di Mad Max, Priscilla la regina del deserto, Pitch Black, Pianeta Rosso e altri. In molte location sono ancora visibili resti dei set utilizzati all'epoca. Durante queste gite una tappa immancabile è la Dingo Fence, a 15 km dalla città: si tratta della recinzione più lunga mai costruita dall'uomo. 5.300 km che vanno da Surfer's Paradise nel Queensland, sulla costa est dell'Australia, fino a Ceduna, sulla Grande Baia Australiana: fu costruita per proteggere gli allevamenti di pecore dai dingo. Da vedere anche la Breakways Reserve, il grande panorama geologico dove 70 milioni di anni fa vi era un mare interno; e il lago Eyre, il più grande lago salato al mondo (quando è pieno). Ancora più bello è esplorare l'outback di notte per osservare le stelle: a 20 km dalla città non vi è traccia di inquinamento luminoso, e lo spettacolo offerto dal cielo è immenso. Naturalmente conviene muoversi con una guida esperta per evitare di perdersi.
Una visita alla città sotterranea è il top. Ci si muove in una labirintica rete di gallerie che portano una volta a una sala da biliardo, un'altra volta in uno dei tanti negozi di opali. Il pezzo forte è la chiesa cattolica dei Santi Pietro e Paolo, che colpisce più che altro per il fatto di essere sottoterra. La chiesa serba ortodossa in superficie è molto più bella. Se siete curiosi di vedere com'è fatto un dugout all'interno c'è una sola dimora privata aperta al pubblico: è la Fayes Underground Home. Costruita trent'anni fa da tre donne è una spettacolare residenza che ha al suo interno addirittura una piscina: per entrarvi gli adulti pagano 5$, i bambini 1.50$.
Foto di Taki Lau
Tra gli eventi che si svolgono a Coober Pedy durante l'anno vi è la Coober Pady Races di agosto, una corsa di cavalli che si tiene per due giorni. Sono molti gli sport di corsa che si praticano nelle aride pianure dell'outback, e coinvolgono anche motocross e bmx. Se vi piace lo sport potete seguire la squadra locale di football australiano nelle lunghe trasferte che la portano a centinaia di km da casa per giocare le partite della Far Noth Football League. Se vi piace il golf potete giocare nel campo a 18 buche fatto tutto di terra brulla: date le temperature, le partite migliori si svolgono di sera. Il 26 gennaio si festeggia naturalmente l'Australia Day con grandi celebrazioni. Mentre l'evento più importante è il Coober Pedy Gem Trade Show, la più grande fiera di commercio dell'opale in tutto il paese che si tiene per due giorni ad aprile. Coober Pedy è ora come ora là più grande miniera di opali nel mondo. Recentemente, però, si è anche scoperto un giacimento di petrolio nei pressi della città: le recenti stime fanno pensare alle potenzialità per l'Australia di diventare un importante esportatore dell'oro nero.
Per arrivare a Coober Pedy in auto la strada principale è la Stuart Highway, una delle principali autostrade che taglia l'Australia da nord a sud partendo da Darwin e finendo a Port Augusta. In treno invece è raggiungibile tramite The Ghan, una delle più belle linee ferroviarie australiane: si raggiunge la stazione di Manguri Sliding sulla tratta che va da Adelaide a Alice Springs. La stazione si trova a 47 km da Coober Pedy, per cui bisogna prenotare un mezzo di trasporto prima di partire. Le partenze da Adelaide sono ogni domenica e mercoledì, e arrivano il mattino presto del giorno dopo: preparatevi ad affrontare il freddo mattutino con indumenti pesanti. I trasporti locali con le città "vicine" come Ooddnadatta e William Creek avvengono due volte la settimana grazie a un bus postale. Coober Pedy è anche servita da un piccolo aeroporto domestico dove atterrano i voli della Regional Express Airlines: gli aerei partono da Adelaide cinque giorni a settimana e impiegano circa due ore per arrivare a destinazione.
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