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Cosa vedere a Blera: un viaggio tra storia e tradizione

Un borgo rustico e accogliente, dove respirare calore e tradizione: Blera vi sorprenderà con le tracce del suo passato etrusco e con la sua semplice, disarmante bellezza.
A cura di Angela Patrono
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Veduta di Blera - Foto Wikipedia
Veduta di Blera – Foto Wikipedia

Blera è un pittoresco comune in provincia di Viterbo, proteso su uno sperone tufaceo a 216 metri nel cuore di boschi lussureggianti. Questo piccolo paese vanta origini antichissime: i primi insediamenti risalgono infatti all'VIII-VII secolo a.C., come testimoniano le numerose necropoli che si trovano nell'area. Nel corso dei secoli, Blera subì la dominazione etrusca e in seguito fu assoggettata ai Romani. Venne poi occupata dai Longobardi, mentre in epoca tardomedievale appartenne alla famiglia dei Prefetti di Vico. Blera non è facile da raggiungere, per arrivare bisogna prendere stradine interne costeggiate da fittissimi boschi; tuttavia, lo scenario verdeggiante che vi accompagnerà lungo il tragitto vi ripagherà di ogni sforzo. Nei dintorni si trovano laghi e cascatelle che vi incanteranno: vi sembrerà di vivere un idillio primordiale.

Cosa vedere a Blera

Passeggiare nel centro di Blera è un'esperienza che non si scorda facilmente, grazie all'intrico dei caratteristici vicoli su cui si affacciano case costruite in tufo. Ogni angolo si presta a uno scatto fotografico: sembra quasi che la cittadina si metta in posa con tutta la sua bellezza semplice ma d'impatto. A regalare un tocco rustico contribuiscono i profferli, le tipiche scalinate esterne che consentono l'accesso alle abitazioni. In via Roma, arteria principale della città, si trovano palazzi signorili come quello appartenuto alla famiglia dei Colonna. Tra le attrattive del borgo è presente anche il Museo Civico di Blera “Gustavo VI Adolfo di Svezia”, con l'interessante sezione tematica “Il Cavallo e l'Uomo”, che illustra il rapporto indissolubile e secolare tra uomo e cavallo, riservando un'attenzione particolare alla Maremma Laziale.

Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo e San Vivenzio - Foto Wikipedia
Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo e San Vivenzio – Foto Wikipedia

Il patrono di Blera, San Vivenzio, è una figura talmente importante da essere incorporata nel gonfalone comunale, in abiti pontificali. In suo onore è stata edificata la Chiesa di Santa Maria Assunta in cielo e San Vivenzio, la più importante del paese. Costruita in stile romanico nell'XI secolo, della struttura originaria rimane solo la cripta che ospita le spoglie del santo. Il portale marmoreo risale al 1507 mentre la facciata e gran parte della costruzione hanno subito rimaneggiamenti nel corso del XVIII secolo. L'interno è costituito da tre navate ed abbellito da diverse tele, di cui una attribuita ad Annibale Carracci o comunque alla sua scuola. Molto particolare l'altare maggiore, composto da un sarcofago di marmo di epoca romana con bassorilievi che rappresentano Adone a caccia. Il culto di San Vivenzio rimane comunque molto sentito nell'area: basti pensare alla grotta-santuario di S. Vivenzio a Norchia, enclave del comune di Blera in territorio viterbese, dove di recente sono stati rinvenuti affreschi del XII-XIII secolo. Il lunedì di Pasqua e la seconda domenica di maggio i blerani si recano in pellegrinaggio a piedi alla Grotta di San Vivenzio presso Norchia, luogo famoso anche per la sua valenza archeologica poiché nell'area si trova un'importante necropoli etrusca. A questo proposito, se siete a Blera è d'obbligo una visita degli insediamenti etruschi nei dintorni, come la Necropoli di Pian del Vescovo, la Necropoli della Casetta e la Necropoli di Grotta Penta. In più, la parte immediatamente sotto il paese è costellata da grotte scavate della roccia, che un tempo servivano da rimesse o cantine, ma che avevano evidentemente una funzione più complessa e un'origine più antica.

Blera - Foto Wikimedia Commons
Blera – Foto Wikimedia Commons

Tra gli eventi nel corso dell'anno si annovera l'Estate Blerana, con feste e degustazioni a più non posso; a giugno si tiene la festa di San Senzia e la Sagra Antichi Sapori de ‘na vorta, una rassegna con stand gastronomici, spettacoli ed escursioni. L'ultimo fine settimana di agosto si svolge la Festa del Tartufo e dei prodotti Tipici Locali Biologici dedicata a S. Ermete, compatrono di Blera e dell'Università Agraria. Ogni anno a settembre ha luogo la festa della Madonna della Selva, un rito antichissimo durante il quale l'effigie della Vergine è trasportata prima lungo la via Clodia e poi attraverso un sentiero nel bosco, fino al piccolo eremo edificato sulla collina. Un'esperienza dal grande impatto mistico, un pellegrinaggio che si ripete ogni anno grazie alla devozione delle Confraternite locali. A fine novembre, largo alle degustazioni con la rassegna Per San Martino ogni mosto diventa vino, in cui si riaprono le antiche cantine scavate nel tufo: un'occasione da non perdere, accompagnata da escursioni, spettacoli musicali e grandi abbuffate, spesso a base di "stratti", la pasta locale. Il Patrono San Vivenzio si festeggia invece l'11 dicembre.

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