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Cosa vedere a Capalbio, un borgo incantevole in Maremma

Il comune più a sud della Maremma toscana regala innumerevoli emozioni agli amanti della storia e della natura selvaggia. Ecco le attrazioni da non perdere a Capalbio.
A cura di Angela Patrono
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Capalbio, centro del paese con torre - Foto Wikimedia Commons
Capalbio, centro del paese con torre – Foto Wikimedia Commons

Nella Maremma toscana esiste un borgo dove si respira un'atmosfera unica e fuori dal tempo: Capalbio, in provincia di Grosseto. In epoca rinascimentale, la località assunse un ruolo di primo piano al punto da ricevere l'appellativo di "piccola Atene". In effetti Capalbio vanta un'incredibile varietà di testimonianze storico-artistiche. Tanto per cominciare, gli Etruschi e i Romani hanno lasciato profonde tracce nella storia di questo borgo. Ma a raccontare il romanzo più sublime ci pensa il paesaggio, dominato dalla macchia mediterranea con le sue intense sfumature di verde: uno scenario selvaggio e incontaminato, tra colori e profumi che si imprimono nella mente passando per i cinque sensi.

Una piazzetta a Capalbio - Foto Wikimedia Commons
Una piazzetta a Capalbio – Foto Wikimedia Commons

Intriso di un fascino medievale e a dir poco fiabesco, Capalbio trasuda incanto a 360 gradi. Balconi fioriti, un saliscendi di viuzze strette, case in pietra, scorci pittoreschi: ogni angolo è una festa per gli occhi. Capalbio è avvolta da una doppia cinta muraria, suddivisa in due livelli: uno più in alto, uno più in basso. Al centro storico si può accedere solo a piedi: un'ottima occasione per gustare le bellezze di Capalbio senza fretta, vivendo fino in fondo la magia di questo borgo a misura d'uomo. Dalla splendida Piazza Magenta potrete percorrere vari tratti della cinta muraria e godere di una vista meravigliosa.

Affreschi della volta del presbiterio della Chiesa di San Nicola - Foto Wikimedia Commons
Affreschi della volta del presbiterio della Chiesa di San Nicola – Foto Wikimedia Commons

Nella Piazza della Chiesa si trova la splendida Pieve di San Nicola, a navata unica, risalente al XII-XIII ma restaurata nel XV secolo, che vanta al suo interno affreschi rinascimentali. La Chiesa del Cuore Immacolato, consacrata nel 1957, è opera dell'architetto Boccianti, mentre i grandi affreschi alle spalle dell'altare sono stati realizzati da Carlo Vittorio Testi. Nel cuore del centro storico spicca l'imponente Rocca Aldobrandesca, fortificazione a forma di "L" con torrione merlato. Annesso al Torrione si trova il Palazzo Collacchioni, al cui interno è conservato il pianoforte che suonava Giuseppe Puccini durante i suoi soggiorni a Capalbio. Dall'alto della Torre si può godere di un panorama meraviglioso, che spazia dalle colline al mare. Subito fuori le mura si trova l'Oratorio della Provvidenza con affreschi del XVI secolo attribuiti alla scuola del Pinturicchio.

Torre della Rocca Aldobrandesca - Foto Wikimedia Commons
Torre della Rocca Aldobrandesca – Foto Wikimedia Commons

Nel cimitero di Capalbio si trova la tomba del brigante Tiburzi. Si tratta del maggiore esponente del fenomeno del brigantaggio che ebbe luogo in Maremma tra l'Ottocento e il Novecento. Paladino della povera gente, contrastava i soprusi dei grandi proprietari terrieri, finendo per essere ucciso durante uno scontro a fuoco con i carabinieri nel 1896. Oggi una targa in legno ricorda la vita di questo personaggio ormai entrato nel mito popolare.

Per chi sogna una vacanza al mare in Toscana, tra le mete più gettonate c'è la spiaggia di Capalbio, che si estende per 12 km, confinando a nord con il comune di Orbetello, mentre a sud prosegue sino al confine con il Lazio. Il mare è limpido e trasparente, il fondale è sabbioso. Il litorale di Capalbio ospita numerosi stabilimenti balneari attrezzati, ma non mancano 6 km di spiaggia libera.

Panorama di Capalbio - Foto Wikipedia
Panorama di Capalbio – Foto Wikipedia

Se cercate attimi di pura poesia nel silenzio della natura, il luogo che fa per voi è la Riserva naturale statale del Lago di Burano. Gigantesco stagno di acqua salmastra, la riserva si estende per oltre quattrocento ettari. I profumi della macchia mediterranea si insinuano ammalianti nelle narici mentre la natura mostra il suo splendore con boschetti di sugheri e lecci, piccoli specchi d'acqua, dune sabbiose. All'interno della riserva è presente la bellissima oasi WWF del Lago di Burano, un luogo dove il silenzio regna sovrano immergendo il visitatore nella quiete più assoluta. All'oasi è possibile accedere solo su visita guidata. Luogo di svernamento per diverse specie di uccelli, qui si possono avvistare numerosi esemplari di fauna: fenicottero rosa, cormorano, folaga, falco pescatore, falco di palude, martin pescatore, germano reale, ma anche mammiferi come istrici, volpi e cinghiali. Nei pressi del lago di Burano troviamo anche la Torre di Buranaccio, edificata dagli spagnoli nel 1600 e accessibile solo in occasioni speciali come la Festa delle Oasi.

Giardino dei Tarocchi - Foto di Alessandro Bonvini
Giardino dei Tarocchi – Foto di Alessandro Bonvini

Nei dintorni di Capalbio merita sicuramente una visita il Giardino dei Tarocchi, un parco artistico situato in località Garavicchio ideato dalla scultrice franco-statunitense Niki de Saint Phalle. La particolarità? Il parco si ispira alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi, con numerosi richiami a "precursori" illustri quali, restando in Italia, il Parco dei Mostri di Bomarzo (Viterbo) o, spostandoci a Barcellona, il visionario Parque Guell, capolavoro di Antoni Gaudì.

Tetti del centro storico di Capalbio - Foto Wikimedia Commons
Tetti del centro storico di Capalbio – Foto Wikimedia Commons

Dall'Aurelia andando in direzione Roma è possibile imbattersi nella Villa delle colonne. Si tratta di una villa rurale di origine romana, rinomata per la produzione di vino e abitata tra il I secolo a. C. ed il II d. C. Ciò che ne rimane è una parte dell'antico recinto murario e alcune torrette.

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