Cosa vedere a Trieste: un itinerario tra monti e mare
Trieste è un territorio che da un lato è bagnato dal mare, e dall'altro è abbracciato da possenti monti, questo intreccio fa si che in città si respiri un'area speciale, a partire dal mare che sembra arrivare quasi in casa e l'architettura che parla tanti linguaggi diversi: neoclassico, liberty, barocco, che convivono in armonia con antiche abitazioni romane ed edifici del settecento. Al contempo il capoluogo del Friuli Venezia Giulia, ha un territorio lungo ed in molti tratti aspro essendo occupato da un ampio promontorio, il Carso che nel punto più alto raggiunge i 450 metri di altezza. Quindi le motivazioni che spingono ad una visita alla città possono essere tante e diverse tra loro: la natura, il fascino di metropoli che mostra oggi, la cultura, l'arte, i suoi misteriosi castelli ed i bagni del lungomare triestino.
Trieste è una delle più belle e affascinati città italiane, essendo un territorio di confine, racchiude in se molte influenze: dal mondo latino, tedesco e slavo. Molto spesso la prima cosa che viene in mente pensando a Trieste è il suo vento, che soffia forte, anzi fortissimo e come scriveva Stendhal, "ti fa tenere il cappello". E sicuramente se si vuole vivere la sua vera aria, accarezzata da questo vento di bora, il periodo migliore per visitarla è verso i primi freddi, è un posto ideale per una vacanza in montagna, ma c'è da sottolineare che la città regala splendidi panorami anche in autunno, con il monte Carso colorato i rosso. In estate fa caldo, e i triestini, tutti patiti della tintarella ma proprio tutti, affollano il lungomare, o per usare una loro espressione vanno al bagno, espressione che può destare qualche perplessità tra i turisti. Infatti le spiagge tra Veneto e Friuli sono tra le più belle e famose d'Italia. Una passione che accomuna tutti i è quella per il caffè, e ci sono tanti riti diversi per assaporarlo. Questa è una passione antica, che è stata probabilmente ereditata dagli austriaci e la incontriamo negli eleganti caffè storici, come quelli situati a pazza Unità d'Italia a due passi dal mare, come il famoso Caffè degli Specchi, dove i triestini si incontrano nei freddi pomeriggi per chiacchierare del mondo e della città. Altro aspetto ereditato dagli austriaci è la cucina, infatti molti prodotti tipici si possono assaporare anche oltralpe, in Austria o in Istria. Le specialità più particolari sono la jota, ovvero una minestra a base di crauti e fagioli, le luganighe, ovvero le salsicce di maiale con i crauti, il gulasch, il tutto accompagnato da un ottimo vino secco locale il Terrano, proveniente dal Carso. Tra i dolci c’è da citare la pinza, una focaccia tipica pasquale, il presnitz, lo strucolo cotto o de pomi, fatto con mele e le fave.
Tante sono le contaminazioni di cui Trieste è stata protagonista, e che hanno contribuito a renderla così attraente, un mix tra tante culture, che sposa perfettamente, nella sua storia e nelle sue architetture, la cultura Mediterranea, quella Mitteleuropea e quella Balcanica, senza perdere la sua identità. I resti delle varie civiltà e degli imperi che hanno influenzato o dominato la città sono presenti ed evidenti ancora oggi; questo si nota facendo un giro nel centro città dove si incontrano chiese di culto serbo-ortodosso, affianco a quelle cattoliche e greco-ortodossa o ebraica. Fino al 12° secolo, Trieste è stata occupata in successione dalla tribù dei Carni, dai Veneti e dai Romani. Ma la città fiorì quando divenne provincia dell'Impero degli Asburgo, dopo anni di lotta con la Repubblica Serenissima di Venezia, e divenne il porto principale per gli scambi commerciali nel Mediterraneo, vocazione che mantiene intatta ancora oggi. Durante le guerre Napoleoniche, Trieste fu occupata dalle truppe francesi, ma nel 1813 venne restituita agli Austriaci. All'inizio del 20° secolo, Trieste era una città cosmopolita, vivace e amata da intellettuali come James Joyce e Sigmund Freud. Questa città, che racchiudeva al suo interno così tante culture, fu unificata all'Italia dopo la prima guerra mondiale nel 1920. Durante la seconda guerra mondiale fu occupata dai Tedeschi, poi passò alla ex Jugoslavia e solo nel 1954 finalmente all'Italia.
Riassumere in poche righe le meraviglie di Trieste sarebbe un peccato di presunzione, ma si può tentare di rendere giustizia a un luogo magico e accogliente, dove ogni veduta stupisce con i suoi mille colori, e dove la vita scorre lentamente e distante anni luce dai ritmi delle altre metropoli. Trieste è sarà senza dubbio meta di una vacanza in Italia per chi cerca tranquillità e benessere.
Piazza Unità d'Italia ed il centro cittadino
Castello Miramare
Il Colle di San Giusto
I luoghi della memoria: la foiba e la risaia
La Grotta del Gigante
Foto di ho visto nina volare
Piazza Unità d'Italia ed il centro cittadino
La piazza principale del centro di Trieste è incantevole perchè si affaccia direttamente sul mare, caratteristica che hanno poche città al mondo. Questa piazza è sempre stata il salotto di Trieste, dove la gente si raccoglieva per discutere di come va il mondo, o sorseggiare un buon caffè nelle fredde giornate di bora, nei locali storici della città, tra i quali ricordiamo il Caffè S.Marco, il Caffè Tommaseo e il Caffè degli Specchi che si trova proprio in Piazza Unità D'Italia. Questa è stupenda di sera sera quando la piazza viene illuminata da terra con delle luci blu e i palazzi adiacenti e la fontana vengono illuminati in maniera speciale, dandole un'atmosfera unica nel suo genere. Trieste nella sua conformazione ricorda un pò San Pietroburgo, nella solennità e nella cultura di cui è impregnato ogni angolo. I monumenti storici che circondano la piazza sono il Palazzo Comunale, con la torre dell'orologio, la colonna barocca sormontata dalla statua di Carlo VI e la fontana dei Quattro continenti, si tratta di una rappresentazione figurativa del mondo, con statue dei fiumi più importanti.
Se ci si addentra nel centro storico della città tutto si trasforma in un labirinto di stradine antiche, piene di vita, di osterie e locali. Il borgo teresiano si sviluppa fra Piazza Ponterosso e corso Italia, in una passeggiata che permette di vedere altri importanti centri culturali di Trieste, come il Museo Scaramangà di Altomonte o il Museo della comunità ebraica. In questa zona si concentrano tantissimi musei dalla riconosciuta valenza come: il Museo Revoltella, il Civico Museo di Storia naturale, il Civico Museo Sartorio.
Tra i palazzi più belli e famosi del centro storico di Trieste c'è il Palazzo Gopcevich, eretto nel XIX quando l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria promosse una riqualificazione della città. Il palazzo sorge infatti lungo il Canal Grande, che non deve farci confondere con Venezia, ma esiste anche qui e dal porto giunge fino al cuore della città. Altro palazzo è il neoclassico Carciotti, che fu costruito da un ricco commerciante greco,come sua residenza. La particolarità è data dalla facciata, che presenta una fascia in bugnato sormontata da alcune colonne ioniche con alla sommità una maestosa cupola di rame. Molto caratteristico è il tram che attraversa la città detto Tram di Opicina, nome che deriva dalla omonima località che il tram raggiunge dalla città di Trieste. Un giro in questo tram è molto suggestivo, poichè deve superare un tratto molto pendente di circa 800 metri e per farlo si avvale di un altro mezzo che provvede a spingerlo in salita e frenarlo in discesa, diventando per quel tratto una funicolare per poi ridiventare una linea tranviaria fino a Opicina.
Castello Miramare, foto di Luca Boldrini
Castello Miramare
Questo meraviglioso Castello che si affaccia sul blu del golfo di Trieste è l'attrazione turistica più importante della città. E' divenuto il simbolo dalle città, che con la sua grandezza sovrasta il golfo e la sottostante cittadina quasi a vegliarla e a custodirla. La sua costruzione risale all'epoca degli Asburgo e fu costruito per volontà di Massimiliano, come sua residenza e di sua moglie Carlotta, in un luogo elegante e silenzioso, ma allo stesso tempo a stretto contatto con la città e la natura. Ma questo nido d'amore non fu goduto dai principi, poichè Massimiliano fu ucciso in guerra e Carlotta divenne pazza, e questo castello divenne quasi la sua prigione. Gli interni di questo castello da fiaba riproducono lo stile dell'epoca e molto originale è la camera da letto e lo studio che riproducono la cabina della fregata Novara, nave militare con cui si era compiuta la circumnavigazione del mondo tra il 1857 e il 1859. Le altre bellissime sale sono la libreria, la Sala del Trono e la sala con le pitture di Cesare Dell’Acqua. Il Castello, costruito in pietra bianca d'Istria, è circondato da un grande parco nel quale vengono coltivate delle rarità provenienti da tutti i continenti, e le scuderie sono diventate scenografia di molte mostre temporanee, arricchite da un contesto magico.
Miramare è la porta della città di Trieste. I triestini frequentano l’immenso parco con giardini all’italiana per fare jogging o per portare a spasso i bambini, ed alcuni fuori il maestoso portone d’ingresso si tuffano e prendono il sole. Nella stessa zona si può ammirare anche il faro della Vittoria, che dal suoi settanta metri illumina il golfo di Trieste fino ad oltre trenta miglia nautiche.
Monumento ai caduti di San Giusto, foto di Francesco Ianett
Il Colle di San Giusto
Questa altura triestina era il centro della città in epoca romana, come non smentisce l'abitudine degli antichi romani di insediarsi sui punti più alti per sentirsi più sicuri. Salendo lungo il Colle si incontro vari edifici di culto come la chiesa di Santa Maria Maggiore, con facciata barocca e la piccola basilica di San Silvestro, in stile romanico, la più antica che si trova a Trieste. Continuando la salita si passa per una delle porte romane più antiche, cioè l'Arco di Riccardo, fatto costruire dall'Imperatore Ottaviano ed alto circa sette metri. Lungo la Via Capitolina si passa accanto al Parco della Rimembranza, realizzato negli anni Trenta del XX secolo. Non si tratta di un parco come tutti gli altri, ma di un luogo della memoria intriso di ricordi, affollato di lapidi di dimensioni diverse con i nomi dei caduti nelle due guerre mondiali. Dell'antica città romana resta la piazza del Foro, di cui restano solo le pietre del selciato.
L'altra attrazione molto importante del Colle è il Castello di S.Giusto eretto nell'era medioevale e vera e propria roccaforte da cui si gusta un bellissimo panorama. L’edificio fu realizzato intorno al 1450 sui resti di un precedente castelli veneziano, di cui si intravedono ancora alcuni resti. Il monumento ha molteplici cunicoli e stanze nascoste non aperte al pubblico vista l’attività di esplorazione tuttora in corso. Oggi il Castello è diventato sede del Museo Civico, ed è sede di molte manifestazioni artistiche e culturali.
A pochi passi si trova anche la Cattedrale o Basilica di S.Giusto, la cui origine e' di epoca romana, dove al suo interno vengono custodite le spoglie del S.Patrono di Trieste (S.Giusto) e l'alabarda di S.Sergio. La chiesa così come la vediamo oggi, è l frutto dell'unione di due strutture, la Chiesa di San Giusto e quella di Santa Maria, presenta una facciata a capanna con un ampio rosone in pietra carsica, un portale importante, ricavato dal taglio di una stele funeraria romana. L'interno rispetto all'esterno molto ricco, appare più semplice, a parte il Tesoro della basilica, nascosto dietro una grande grata dalle fattezze barocche, che racchiude molti oggetti di enorme valore. Accanto si erge il campanile a pianta quadrata, e all’interno si rimane incantati di fronte alle pavimentazioni musive del V secolo, a cui sono stati accostati mosaici più moderni. Nella stessa piazza della Cattedrale si trova la Chiesa di San Michele al Carnale, accanto alla quale si apre l'entrata al Civico Museo di Storia ed Arte e Orto Lapidario.
Foiba di Bassovizza, foto di Andrea Puggioni
I luoghi della memoria: la foiba e la risaia
Trieste, come tante altre città italiane è stata protagonista dell'occupazione nazista, durante la Seconda Guerra Mondiale, e sul suo territorio reca i segni di questa brutta pagina della storia mondiale. Trieste è ancor più importante perchè qui fu situato l'unico centro di concentramento nazista sul territorio italiano, dove furono sterminate nei suoi forni crematori migliaia di persone di tutte le nazionalità, etnie e religioni. In principio la zona era uno stabilimento per la lavorazione del riso, poi brutalmente trasformato dai tedeschi. Dichiarata monumento nazionale nel 1965, la Risiera di San Sabba oggi ospita il museo Civico Museo della Risiera di San Sabba, con molte foto che testimoniano quanto accaduto. Un'altro luogo legato alla guerra sono le vie sotterranea della città, che erano utilizzate come rifugi antiaerei. Nel 1945 Trieste venne scelta come centro logistico delle azioni delle SS naziste, eed era diviso in due parti, quella italiana allestita alla buona e destinata a rifugio dei civili, e la parte tedesca, con sale molto grandi e gallerie che conducevano direttamente alle case dei grandi ufficiali. Questo complesso è stato portato alla ribalta da un gruppo di alpini che ha creato dei percorsi che offrono un itinerario unico.
Sempre legato ad eventi tragici, ma risalenti alle lotte per l'unità di'Italia è la foiba di Bosavizza. Si tratta una cavità naturale molto profonda, dove a seguito a seguito della divisione della città di Trieste in due zone, furono gettati numerosi triestini che volevano l’unificazione della città e il suo passaggio totale all’Italia.
Foto di Federicou
La grotta del Gigante
La Grotta del Gigante si trova sull'Altopiano carsico che avvolge la città. Il nome fa trasparire le sue dimensioni, la grotta è la più grande del mondo e dal 1995 è stata inserita nel Guinness dei Primati. Per accedere bisogna scendere ben 360 scalini che conducono alla grande porta d'ingresso. All'interno si ammirano tante salatiti e stalagmiti che creano uno scenario stupendo per la maestosità della cavità sia per la ricchezza e la variabilità delle forme e dei colori di stalattiti e stalagmiti, messi in evidenza da una bella illuminazione. L'uscita avviene lungo un percorso che si inerpica a fianco della parete di fondo, attraverso una galleria artificiale, che porta al Belvedere, punto più alto della grotta, da cui si gode di una visione mozzafiato sulla Grande Caverna. La Grotta è stata scoperta nel 1840 ed è totalmente percorribile.
Aldilà della sua grotta più famosa tutto l'altopiano carsico è ricco di interesse per gli amanti della natura e per i suoi fenomeni sotterranei. Il Carso è un continuo alternarsi di discese, salite, fiumi, torrenti, luoghi misteriosi. I corsi d'acqua nel loro scorrere si inabissano nella rocca formando delle grotte molto suggestive, per poi ritornare alla luce e finendo il loro percorso nel Mar Adriatico.
La foto principale è di ho visto nina volare