Dallas, Texas: lo sviluppo del turismo viene anche dall’Italia
Il turismo di Dallas, Texas, punta anche sul nostro paese: l'Italia, infatti, è al quarto posto tra i maggiori visitatori dello stato americano, dopo Gran Bretagna, Germania e Francia. Ma la nostra presenza ha subito un lieve calo del 9% nello scorso anno (un totale di 50.392 viaggiatori); e adesso la situazione è di nuovo in ripresa, come dichiara Philip Jones, ceo del Dallas Conventions and Visitors Bureau.
È sul Mice che punta Dallas, ovvero sul settore meeting, incentives, conferences, events: in pratica il viaggio d’affari. Dallas offre 30mila camere di cui 3.700 collegate al Dallas Convention Center tramite la linea ferroviaria leggera, che subirà un raddoppio dell’estensione entro il 2013.
Ma non sono solo le infrastrutture per i clienti business ad aumentare: il Texas è sempre di più lo stato della cultura e dell’arte. Numerosi sono gli edifici firmati dalle star dell’architettura, un trend inaugurato da Renzo Piano nel 2003 con il suo Nasher Sculpture Center, e proseguito negli anni. Norman Foster ha realizzato il Teatro dell’Opera nel 2009, per il cui investimento sono stati impiegati 350 miliardi di dollari. Un miliardo e 300 milioni è la spesa per lo stadio da 180mila posti che ospiterà il Superbowl nel 2011, con la speranza che venga scelto anche per i mondiali di calcio del 2022. Attualmente il Texas è il terzo stato degli USA più visitato dopo California e Florida.