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Vacanze di montagna in Liguria: anche qui si può sciare

Le località sciistiche in Liguria non abbondano come in altre regioni tra Alpi e Appennini. Ma gli impianti ci sono, e sono risorti dalle proprie ceneri dopo una storia travagliata.
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Dove sciare in Liguria

In una regione popolare per la sua riviera, sciare è forse una delle ultime attività che ci verrebbe in mente di fare. Ma in Liguria il problema non è la diffidenza, la neve, o la mancanza di pendii montuosi. Quelli che vogliono sciare in Liguria ci sono. Le precipitazioni nevose in inverno possono essere abbondanti. E dove li mettiamo Alpi e Appennini? No, il problema è un altro e ben più grosso: le strutture sono carenti. Questo è molto strano se, come abbiamo detto, non mancano gli appassionati di sci: che infatti si spingono verso le stazioni sciistiche dell'Appennino tosco-emiliano. Ma la Liguria non è proprio priva di località sciistiche: anzi, come vedremo la regione ha avuto un passato glorioso, mentre il futuro è incerto. Ma il presente tiene duro. E anche in Liguria si può sciare. Ecco dove.

Monesi di Triora
Santo Stefano d'Aveto
Colle Melosa
Calizzano
Alberola

Monesi di Triora: la pioniera

Monesi di Triora è l'indiscussa regina dello sci in Liguria. Da questa piccola frazione del comune di Triora, in provincia di Imperia, è partito tutto. La stazione sciistica sulle pendici del Monte Saccarello è nata negli anni Cinquanta. La sua posizione strategica è stata da subito il suo punto di forza: la località si trova a soli 55 km dal mare, e vicino ai confini di Francia e Piemonte. Inoltre i suoi 1400 metri di altitudine garantivano sempre una neve fresca nel periodo invernale. Questo ha fatto sì che la sua popolarità si consolidasse, e negli anni Sessanta Monesi di Triora ha vissuto il suo periodo migliore. Allora la stazione sciistica possedeva 5 impianti di risalita: tra questi uno skilift con illuminazione notturna, il primo di questo tipo in Italia. Un'altra seggiovia per lungo tempo ha detenuto il primato di più lunga d'Europa. Inoltre vi era una pista di pattinaggio, una piscina e l'ospitalità alberghiera era elevata.

Oggi il comprensorio sciistico di Monesi di Trioria gode di una seggiovia tutta nuova
Oggi il comprensorio sciistico di Monesi di Trioria gode di una seggiovia tutta nuova

Purtroppo il tempo non è stato clemente con Monesi. E per tempo intendiamo anche quello atmosferico. Per molti anni la neve ha scarseggiato, e per questo sono mancati i visitatori. A questo si è aggiunto un disinteresse delle amministrazioni del posto che ha portato al declino della piccola ski area. Gli anni Ottanta hanno visto la chiusura di alcuni impianti, lasciando operativi solo due skilift. La ricettività del posto si è ridotta a un albergo a 3 stelle e due a 2 stelle.

Fortunatamente nel 2008 si è deciso di investire sulla costruzione di una nuova seggiovia, che oggi si affianca alle due vecchie sciovie. Una di queste è particolarmente spettacolare, in quanto porta fino alla vetta del Monte Saccarello, la più alta della Liguria: ci si trova ai piedi della statua del Redentore, e da qui si può godere di un meraviglioso panorama sulle Alpi Marittime e su tutto il Mar Ligure. La nuova seggiovia ha permesso a sciatori e snowboarder di poter utilizzare tracciati in pista e fuori pista. Il comprensorio di Monesi di Triora mette a disposizione 8 piste da sci tra blu e rosse per un totale di 17 km. Inoltre vi sono un negozio per noleggio sci e un campo scuola per bambini. Si respira aria di un nuovo periodo di prosperità per la principale stazione sciistica ligure.

Santo Stefano d'Aveto: un nuovo comprensorio

Questo comune in provincia di Genova ha una storia simile a Monesi. Fin dagli anni Trenta Santo Stefano d'Aveto era frequentato dai turisti che amavano l'alta quota e lo sci. Negli anni Sessanta nacque il primo impianto di risalita, una cestovia, che da Rocca d'Aveto arrivava sulla cima del Monte Bue. Ma non fu l'unico: si affiancarono presto tre sciovie nelle località Prato Cipolla, Prato Grande e Maggiorasca. Si creò quindi un piccolo comprensorio che divenne un punto di riferimento per lo sci sull'Appennino Nord. Purtroppo anche qui i cambiamenti climatici hanno determinato la scarsità di precipitazioni nevose. A questo si aggiunse la crisi economica della società che gestiva gli impianti. Negli anni Novanta chiusero tutti, ad eccezione di uno skilift che serviva una pista con illuminazione notturna e innevamento artificiale, tutt'oggi attiva.

La seggiovia di Santo Stefano d'Aveto è operativa anche in estate
La seggiovia di Santo Stefano d'Aveto è operativa anche in estate

Fortunatamente anche per Santo Stefano d'Aveto sono ritornati gli investimenti, che si sono visti dal 2008 in poi per rilanciare il turismo montano ligure. Oggi sono attive due nuove seggiovie che risalgono da Rocca d'Aveto a Monte Bue, uno skilift in località Prato Cipolla, e nella stessa zona uno snowpark servito da tapis roulant. A queste si affiancano le piste per lo sci di fondo, che si sviluppano per 20 km tra i boschi della Val d'Aveto. Inoltre lo storico Rifugio del Monte Bue, che nacque assieme al comprensorio originale, è stato ristrutturato e può di nuovo accogliere escursionisti e sciatori.

Colle Melosa: per gli amanti del fondo

Nel comune di Pigna, in provincia di Imperia, questa piccola località è sempre stata il punto di riferimento per tutti gli amanti dello sci di fondo in Liguria. Colle Melosa offre un anello lungo 5 km che gira attorno al Monte Corma, all'altezza di 1545 metri. Chi viene a praticare qui lo sci nordico può contare su degli impianti attrezzati gestiti dal Club Alpino Italiano di Bordighera, che sin dagli anni Quaranta si è occupato di promuovere lo sci alpino nelle più belle località della Liguria. Al CAI si deve anche la costruzione del Rifugio Allavena, che tutt'oggi offre servizio di pernottamento con 70 posti letto, ristoro e noleggio attrezzatura da neve.

Durante l'inverno la neve cade abbondante nell'entroterra ligure ed è perfetta per lo sci
Durante l'inverno la neve cade abbondante nell'entroterra ligure ed è perfetta per lo sci

Anche il Colle Melosa ha dovuto fare i conti con i cambiamenti meteorologici: la pista di sci di fondo si è vista chiusa più volte (l'ultima nel 2013) a causa della scarsità di neve. Ma il CAI non ha voluto deludere gli appassionati, e nel 2014 ha rimesso in attività le piste di varia difficoltà per i week end, grazie anche al metro di neve abbondante. Per promuovere il turismo e attirare gli appassionati ha anche organizzato un menù conveniente al rifugio. Come se in realtà non bastasse da solo lo splendido panorama di cui si gode percorrendo l'anello, che corre proprio all'interno del Parco Naturale Regionali delle Alpi Liguri.

Calizzano: la new entry

La novità dello sci in Liguria per il 2014 è la nuova stazione per lo sci di fondo di Calizzano, in provincia di Savona. In località Frassino è presente una pista di 4.6 km che, date le abbondanti nevicate, è stata riaperta coadiuvata da alcuni cannoni sparaneve. In realtà Calizzano non è una località sciistica nata da poco: qui negli anni Settanta si sciava anche grazie a un piccolo impianto di risalita. Oggi la località dell'alta val Bormida prova a rilanciarsi e imporsi come nuovo punto di riferimento per lo sci nordico. E chissà che non riesca a scalzare Colle Melosa. Dalla sua ha gli stupendi paesaggi che vanno dal Colle del Melogno al comune di Finale Ligure, che attraversano il secolare bosco di faggi della Barbottina. Inoltre Calizzano è anche la località sciistica più vicina al mare, distante appena 20 km.

Alberola: la località sciistica che non ce l'ha fatta

Dopo l'incipit iniziale, che dava quasi per inesistente lo sci in Liguria, abbiamo visto che in realtà di posti dove sciare ce ne sono. Abbiamo anche visto come basti poco a trasformare una località punto di riferimento per le vacanze sulla neve in un comprensorio dimenticato. E abbiamo visto infine come tutto possa risorgere dalle proprie ceneri. Peccato che non tutte le storie possano avere lieto fine. È il caso della ex stazione sciistica di Alberola, frazione del comune si Sassello in provincia di Savona. Un tempo questa poteva vantare 8 km di piste da sci, 5 in tutto, servite da tre impianti di risalita, e persino un campo scuola. Ma anche qua la neve ha fatto brutti scherzi e, mancando i cannoni per l'innevamento artificiale, la località ha conosciuto il declino.

Una vecchia immagine di Alberola quando era ancora una frequentata località sciistica
Una vecchia immagine di Alberola quando era ancora una frequentata località sciistica

Oggi di quegli impianti rimangono soli i ruderi: e nonostante la neve sia ritornata, sarebbe troppo tardi per farli ripartire. Forse un giorno qualcuno investirà di nuovo in questa località. Nel frattempo, se si ha la voglia di salire a piedi, si può sciare da soli e riscoprire quel lato vergine e selvaggio della natura che si è perso nelle grandi località sciistiche, con l'apertura di super comprensori che attirano migliaia di turisti. Un luogo ideale anche per portare i propri bambini sulla neve, per divertirsi con bob e slittino. Qui ci sarete solo voi, le betulle, il silenzio. E il ricordo di un tempo che fu.

[Tutte le foto sono tratte da Wikimedia Commons]

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