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EasyJet, dal 2016 droni per la sicurezza ordinaria. Obiettivo: ridurre i voli in ritardo

Obiettivo della compagnia britannica è tagliare i costi di gestione e ridurre i tempi di attesa in aeroporto. Al momento non si sa se ci saranno tagli del personale, ma di certo la tecnologia è nel futuro del low cost.
A cura di Redazione Viaggi
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Se ne parla ormai da tempo, ma solo ora sembra che il momento stia per arrivare. O, comunque, manca ancora poco perché dalla fase di test si passi alla pratica vera e propria. EasyJet ha colto l'occasione del grande evento milanese, l'Expo, per annunciare i prossimi cambiamenti in corso a partire dal 2016. Dal prossimo anno infatti la compagnia d'Oltremanica ha deciso di adoperare i droni per i controlli ordinari dei velivoli, in modo tale da poter tagliare drasticamente i tempi di ispezione. Il proposito era stato già palesato nel 2014, quando la easyJet annunciò che nei mesi successivi avrebbe testato i droni per le ispezioni di routine.

Al momento non è stato dichiarato se ci sarà o meno un taglio del personale, ma l'obiettivo dell'azienda, sin dall'inizio, è stato quello di voler ridurre non solo i tempi, ma anche i costi di gestione. I droni permetteranno infatti di ridurre i ritardi legati a questioni di sicurezza ordinaria. Una novità, quella del drone applicato alla sicurezza dei velivoli, che potrebbe fare da apristrada per l'uso di questa tecnologia presso alte compagnie aeree. Le novità tuttavia non si fermano qui, perché la compagnia ha spiegato di voler usare anche la stampa in 3D per riprodurre parte delle cabine, come i braccioli, per poter accelerare i tempi di sostituzione di alcune componenti e, soprattutto, ridurre gli spazi di immagazzinamento degli stessi.

Una fiducia verso la stampa 3D che la easyJet esprime anche scegliendo il motore LEAP, che "contiene – come ricorda il comunicato della compagnia – parti stampate in 3D tra cui gli ugelli di iniezione, le pale di ventilazione con filtro a carbone e i materiali compositi a matrice ceramica". Le innovazioni anticipate dalla compagnia britannica estendono la frontiera del low cost all'uso di tecnologie all'avanguardia. Insomma, per le compagnie economiche la concorrenza non è più soltanto questione di servizi "minimal".

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