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Estate 2016: 12 miliardi di budget turistico per cibi e bevande italiane

La spesa turistica per cibi e bevande italiane non è mai stata così alta: lo conferma un’analisi di Coldiretti. I viaggiatori, infatti, dirottano un terzo del loro budget sui prodotti made in Italy.
A cura di Angela Patrono
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Pizza Margherita - Credits Sami Keinanen
Pizza Margherita – Credits Sami Keinanen

La cucina italiana, si sa, è un orgoglio nazionale per antonomasia. E a quanto pare la voglia di pizza e spaghetti è salita alle stelle. Lo conferma l'assemblea della Coldiretti che ha presentato l'analisi sulle "Vacanze made in Italy" durante il 2016. La svolta all'insegna del buon cibo è dovuta in parte all'aumento delle presenze italiane e straniere, oltre alla ricerca di maggiore tranquillità a tavola a seguito dei recenti episodi di cronaca.

La spesa turistica per cibi e bevande non è mai stata così alta tra italiani e stranieri in vacanza nel Belpaese. Secondo Coldiretti, il 32% del budget dei turisti è destinato alla gastronomia italiana. I viaggiatori spendono un importo complessivo di circa 12 miliardi per consumare pasti in ristoranti, trattorie, pizzerie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici.

Dall'analisi emergono altri dati interessanti. Nell'estate 2016 gli italiani tornano a mangiare fuori con un aumento del 13% rispetto allo scorso anno per un totale del 64%. Una fetta consistente di connazionali (36%) preferisce però mangiare a casa, propria o di parenti o amici. Secondo l'indagine, il 30% degli italiani ritiene che sia il buon cibo a decretare il successo di una vacanza; cresce inoltre la tendenza a sperimentare a tavola e a provare piatti inusuali. Tre italiani su quattro richiedono pietanze tipiche del luogo in cui si trovano, ma c'è ancora uno zoccolo duro del 17% che ricerca sapori più familiari. Solo il 7% accetta senza remore di provare la cucina internazionale.

L'agriturismo, secondo Coldiretti, esce vittorioso dal confronto con pizzerie e ristoranti: si prevedono oltre 6,5 milioni di presenze per via dell'ottimo rapporto qualità-prezzo. Il 70% degli italiani durante l'estate 2016 visita cantine, frantoi, aziende, agriturismi o sagre per acquistare prodotti locali a chilometro zero sia per l'aspetto qualità e convenienza che per l'elemento storico-culturale che circonda il prodotto. Anche per gli stranieri il cibo è un potente propulsore per un viaggio in Italia: la presenza di un determinato piatto tipico può influenzare la scelta dei luoghi di villeggiatura.

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