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Fonti del Clitunno, dove la natura è poesia

Un’oasi paradisiaca dove riscoprire se stessi nella natura incontaminata. Le Fonti del Clitunno si trovano in Umbria, tra Spoleto e Foligno. La loro bellezza concilia l’ispirazione: nel corso dei secoli il parco ha incantato numerosi poeti e letterati, da Plinio il Giovane a Virgilio, da Byron a Carducci.
A cura di Angela Patrono
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Fonti del Clitunno - Foto di Daniel
Fonti del Clitunno – Foto di Daniel

A volte la natura può essere un vero toccasana quando siamo tampinati da incombenze stressanti. Se cercate un momento di pace interiore in un'oasi incontaminata, le Fonti del Clitunno sono il luogo ideale per voi: uno spazio magico e senza tempo che si imprime indelebilmente nei sensi e nel cuore. Questo parco incantevole si trova in Umbria lungo la via Flaminia, a metà strada tra Foligno e Spoleto, nel comune di Campello sul Clitunno. Popolato da cigni, anatre e altri animali acquatici, il luogo si estende per 11.000 mq e regala attimi di pura estasi con la sua bellezza pittoresca.

Fonti del Clitunno - Foto Wikimedia Commons
Fonti del Clitunno – Foto Wikimedia Commons

Qui si trovano le sorgenti del fiume Clitunno, un angolo di paradiso cantato da illustri poeti e  letterati come Plinio il Giovane, Virgilio, Byron e Giosuè Carducci che dedicò a questo luogo idilliaco una delle sue Odi Barbare. A ricordare la visita del poeta nel 1910 vi è una stele marmorea con un bassorilievo ad opera di Leonardo Bistolfi e testo di Ugo Ojetti.

Fonti del Clitunno - Foto Wikipedia
Fonti del Clitunno – Foto Wikipedia

Fu il conte Paolo Campello della Spina, nella seconda metà dell'Ottocento, a dare al parco l'attuale conformazione attraverso la creazione del laghetto, introducendo alberi, vegetazione acquatica e numerosi animali. Salici piangenti e pioppi cipressini si specchiano nelle acque cristalline dalle incantevoli sfumature, accentuate dai riverberi del sole e dalla vegetazione lacustre. La tavolozza varia dal giallo al verde fino a sconfinare nel turchese, colori intensi che sembrano sussurrare poesie d'amore alla natura circostante, mentre sul fondale crescono piante come il nontiscordardimé delle paludi e il nasturzio acquatico.

Tempietto del Clitunno - Foto Wikimedia Commons
Tempietto del Clitunno – Foto Wikimedia Commons

Le acque del laghetto sono alimentate da una sorgente sotterranea e sgorgano da fenditure rocciose. Anticamente il corso delle acque formava un fiume navigabile dalla portata più copiosa, che proseguiva verso Roma, mentre sulle sue sponde si affacciavano templi, ville e terme.  In epoca romana le acque del Clitunno erano considerate sacre. Presso le sorgenti si venerava la divinità Giove Clitunno, personificazione del fiume, e ogni primavera si svolgevano i Clitunnali, celebrazioni in onore del dio. Come testimonianza dell'antico culto rimane in epoca odierna il Tempietto del Clitunno, situato a breve distanza a piedi e dichiarato Patrimonio dell'Umanità UNESCO. L'edificio, trasformato in chiesetta paleocristiana, custodisce diversi reperti artistici di epoca longobarda. Al suo interno si trovano le più antiche pitture cristiane dell'Umbria.

Fonti del Clitunno - Foto Wikimedia Commons
Fonti del Clitunno – Foto Wikimedia Commons

Visitare le Fonti del Clitunno è un'esperienza magnifica e rigenerante per tutta la famiglia. Il biglietto di ingresso costa 3 euro ed è valido tutta la giornata; i bambini sotto i dieci anni accompagnati dai genitori entrano gratis. Inoltre, ogni domenica si tiene un mercatino dell'usato con numerosi espositori.

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