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Guida ai Castelli Romani – tra i Colli Albani vino, cultura e paesaggio

Frascati, Nemi, Grottaferrata, Ariccia, e tante altre località in un viaggio piacevole per gli occhi, per lo spirito e soprattutto per il palato.
A cura di Stefania Lombardi
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colli albani

In Italia non esiste posto migliore per una gita fuori porta, basta aspettare una bella giornata di sole, armarsi di voglia di passeggiare e si può trascorrere un week end piacevole all'insegna della buona cucina e del vino di qualità. La zona dei Colli Albani meglio conosciuti come Castelli Romani, è situata nella zona sud orientale della capitale, tutta l'aria fa parte di un Parco Naturale denominato appunto dei Castelli Romani. Questa zona del Lazio è molto conosciuta per i suoi laghi vulcanici e per i boschi molto rigogliosi, tanto che è diventata la meta anche di molti tour in bici e maratone. La bellezza dei paesaggi e la bontà del vino, famosa in tutto il mondo,  e le altre delizie gastronomiche, ne fatto una delle località più irresistibili per trascorrere le vacanze in Italia.

Data la vicinanza alla capitale romana, caotica e frenetica, la gita ai Castelli è da sempre stata una via di fuga per tutti i romani, che oltre a fare la classica gita da pic nic primaverile,  amano trascorrere una giornata diversa immersi nella storia delle vecchie città fortificate, antiche residenze della ricca borghesia e dai suggestivi laghi vulcanici. Un tempo, infatti la zona dei Colli Albani era ricca di torrenti lavici, dove oggi sorgono laghi come quello di Albano che durante il periodo estivo è sempre ricco di cittadini alla ricerca  di un po' di pace lontano dal caos cittadino. Già in epoca repubblicana e poi imperiale i patrizi romani ed alcuni imperatori, elessero la zona dei Castelli a luogo di villeggiatura, e infatti sono state edificate splendide ville estive. I luoghi hanno ispirato artisti e letterati di tutti i tempi, ma anche fatto di questa zona un'importante meta turistica: da secoli è uno dei luoghi deputati alla visita e al soggiorno dei visitatori di ogni paese che scelgono una vacanza culturale a Roma. Quando si parla dei Castelli romani la prima assonanza che si fa è sicuramente con il vino; in prevalenza si tratta di bianchi, ottenuti dai vitigni Malvasia e Trebbiano, prendono il nome dalle località da cui traggono origine: Frascati, Marino, Colli Albani, solo per citarne alcuni.

Ma vediamo in particolare quali sono le tappe da non perdere e le delizie da gustare

Frascati e le sue ville
Monte Porzio Catone, Montecòmpatri e Rocca Priora
Grottaferrata: trattorie ed eleganti residenze
Marino Doc
Rocca di Papa
Il lago di Nevi
Genzano la città dei fiori
Lanuvio: il colle più antico
La porchetta di Ariccia
Albano laziale
Castel Gandolfo 

Appena usciti dal traffico della capitale, basta seguire il percorso della  via Appia e della via Tuscolana per raggiungere una serie di piccoli paradisi. Sedici comuni che si arrampicano sulle colline, che già anticamente erano apprezzati dalla nobiltà romana per la loro bellezza. L’itinerario che inizia da Frascati, offre accanto alla bellezza della natura, la possibilità di scoprire tracce della remota storia di questo ricco paese e del suo glorioso passato, testimoniato dalle splendide ville nobili.

frascati

Frascati, foto di Francesco Crippa

Frascati e le sue ville
L'itinerario tra i Colli Albani inizia da Frascati, il cui nome ha un'origine storica importane, infatti , nasce dopo la distruzione di Tusculum, che costrinse gli abitanti ad rifugiarsi in delle case di frasche, da cui appunto prende il nome la località. Nel centro storico domina il Duomo di San Pietro, che risale al XVI secolo, che conserva all'interno delle opere d'arte degne di nota. Di sera affacciandosi dal belvedere si ammira uno splendido spettacolo di Roma con le sue luci che ci fa intravedere persino la cupola di San Pietro. Essendo Frascati la città prescelta da molti nobili romani al suo interno sono visitabili delle preziose ville, come la villa Aldobrandini, una delle più pompose dei Castelli che domina dalla cima della collina di Frascati. A sud della città si allunga il verde del parco comunale, ricco di giochi d'acqua e fantastiche scenografie. Tra le altre ville si possono ricordare la Villa Falconieri e la Villa Mondragone.

In questo luogo non si può rinunciare ad una degustazione dei suoi prodotti locali, soprattutto l'omonimo vino che ha ispirato la celebre canzone popolare che canta del vino de li castelli. Le fraschette, tipiche osterie locali, dove i visitatori gustano a buon prezzo vino, olive, formaggi, porchetta e piatti tipici romani. Ma anche tanti dolci sono compresi nelle degustazioni gastronime: la pupazza, il pangiallo, i tozzetti, le ciambelle al vino e le serpette all'uovo, il tutto accompagnato dal Cannellino di Frascati DOC.

Monte Porzio Catone, Montecòmpatri e Rocca Priora

Queste tre località furono tutte sede della famiglia degli Annibali fino al 400, e ognuna conserva uno splendido edificio eretto da questa famiglia come propria residenza estiva. Rocca Priora in particolare si trova sulla collina più alta dei Colli Albani, ben 768 metri di altezza.

Un posto che farà felici gli amanti del vino e chi ha voglia di conoscerne i segreti è Monte Porzio, infatti è possibile visitare le antiche cantine dove veniva lavorata l'uva e dove si conservavano le caratteristiche botti di legno. All’interno delle stesse cantine è stato realizzato un museo dedicato al vino, che conduce in un percorso che fa rivivere tutte le fasi della lavorazione fino a giungere alla sala della degustazione per assaggiare il prodotto tipico della zona.

grottaferrata

Roma by night – vista da Grottaferrata, foto di Diego

Grottaferrata: trattorie ed eleganti residenze

Grottaferrata è divenuta celebre per la sua Abbazia di S. Nilo, identificata dagli studiosi come il Tusculanum di Cicerone, di cui rimane in piedi ben poco. Se si è fortunati nell'abbazia si può assistere alla celebrazione di un matrimonio con rito greco – bizantino, che ha una liturgia davvero particolare e coinvolgente per gli invitati. La città è un grande giardino di percorsi naturalistici ed archeologici che sono presi d'assalto dai romani nei giorni di festa, e soprattutto in occasione della sua ricorrenza più importante; la festa patronale il 26 marzo, con tanto di rievocazione storica in abbigliamento tradizionale. A differenza delle altre zone più rustiche, Grottaferrata è famosa per i suoi ristoranti di qualità che costituiscono l'attività imprenditoriale più importante delle cittadina.

marino

Marino, Foto di Alessandro Bonvini

Marino Doc

Marino, piccola capitale vinicola dove durante la tradizionale Sagra dell'Uva di ottobre, sgorga vino dalla seicentesca Fontana dei Mori. "Le fontane che danno vino", così recita proprio la canzone popolare romana dedicata proprio alla gita ai Castelli in occasione della Sagra dell'Uva.

La città di Marino fiancheggia la via dei laghi e si trova sul cratere occupato dal Lago Albano; con una passeggiata per la città si può visitare la Basilica di San Barnaba, al cui centro si staglia una decoratissima fontana ottocentesca. Sull’ampia piazza Garibaldi si fronteggiano la piccola chiesa seicentesca di S. Maria delle Grazie e il convento delle Suore domenicane, costruzione del XVII secolo che incorpora la chiesa della Madonna del Rosario, a pianta circolare e con un arredo rococò tra i più interessanti del Lazio.

Rocca di Papa

A soli sette Chilometri da Marino sorge il paese di Rocca di Papa, oggi è sede della direzione del Parco regionale dei Castelli, che circonda la città di boschi e vegetazione, regalando suggestivi panorami ammirabili dalla Rocca. Non a caso questo scenario così magico è stato prescelto come sfondo a molti film di successo tra cui il più celebre è il Marchese del Grillo interpretato dall'indimenticato Alberto Sordi. Del centro medioevale, che oggi è detto il centro dei bavaresi, non resta quasi più nulla.  Dal centro prendendo un sentiero che si arrampica sulla collina si giunge alla cima del Monte Calvo, dove si trova il tempio di Giove e si ammira un panorama spettacolare. A pochi passi si trova il cratere di un antico vulcano laziale, detto di Annibale. Fu a lungo teatro di una singolare attività economica: la conca era costellata di pozzi che d’inverno gli abitanti della zona riempivano di neve, per fornirla d’estate come refrigerio ai benestanti romani. Tra le curiosità del territorio il fenomeno fisico di un tratto di strada in apparente salita, che si rivela in realtà una discesa, situato fuori del centro abitato, nel tratto della via dei Laghi tra  Ariccia e Rocca di Papa, dove si recano curiosi e studiosi per verificare con i propri occhi il fenomeno. Tra le tipicità gastronomiche, la vicinanza dei boschi non poteva non ispirare numerosi piatti a base di funghi porcini e castagne, cui il paese dedica una sagra ad ottobre di ogni anno.

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Tuscania, Foto di Alessandro Bonvini

Il lago di Nevi

La cittadina di Nevi è molto famosa sia per il suo lago che per le colture di fragole e fiori che diffondono un dolce profumo che si estende in tutta la cittadina. L'omonimo lago si raggiunge attraverso una passeggiata panoramica di 20 minuti, purtroppo questo lago rimarca un brutto mal costume dei nostri tempi. Infatti le sue acque sono bacino di scarico delle vicine aziende agricole, raccogliendo pesticidi, fertilizzanti ed altre sostanze chimiche. Veramente una triste realtà in un posto così bello.

La conca del Lago di Nemi, custodisce numerose testimonianze storiche. Dall’antichissimo tempio di Diana, sede dei più antichi culti dell'area; alle navi romane fatte costruire dall’imperatore Caligola, oggi distrutte da un terremoto; dai resti della Villa imperiale di Cesare sulle rive del lago.

infiorata

Infiorata, foto di Raffaele Sergi

Genzano la città dei fiori

Genzano di Roma è la città dell'infiorata, una manifestazione religiosa e popolare che vive da più di due secoli. Si tiene nella città ogni mese di Giugno e la città viene ricoperta da tappeti di fiori che rappresentano diverse scene, soprattutto religiose.  La manifestazione movimenta tutto il paese, dai più piccoli  ai più anziani, detentori, delle antiche tecniche che tramandano da padre in figlio. Prima si raccolgono i fiori, le donne del paese separano accuratamente i petali dalla corolla, in un'operazione detta di Spelluccamento. Durante la notte le persone del paese si riuniscono per creare nelle vie del paese questi quadri di scene religiose, fatti esclusivamente con i   variopinti petali dei fiori. Durane la giornata di celebrazione le vie infiorate della città vengono percorse dalla Processione del Corpus domini ed infine vi è lo Spallamento, con i bambini che correndo per la città disfano i quadri infiorati. Durante la visita a Genzano si consiglia di fermarsi allo storico forno di Sergio Bocchini, per assistere alla lavorazione del pane e assaggiare la buonissima pizza bianca dei Castelli.

Lanuvio: il colle più antico

Lanuvio, che deve il suo nome alla lana con la quale si vestiva Giunone Sospita, è il più antico dei Colli Albani. Il centro fu molto fiorente per tutta l’età romana, ma venne devastata dalle invasioni barbariche. Risorta come Civita Lavinia verso la fine dell’XI secolo, fu feudo della basilica di S. Lorenzo fuori le Mura a Roma e retta da Benedettini. La sua origine viene collegata al mito di Enea, eroe troiano, fuggito dopo la disfatta della mitica città. Nel comune di Lanuvio si conservano notevoli resti di antichi monumenti, quali ruderi del Tempio di Ercole e del Tempio di Giunone Sospita che dominano Lanuvio dalla cima del Colle San Lorenzo. Tra i monumenti spicca la particolarissima Fontana degli Scogli, opera dell'architetto Carlo Fontana. A dominare la piazza centrale di Lanuvio c'è una possente torre usata prima per scopi militari e poi come carcere. Oggi la torre ospita l'Enoteca Comunale con l'esposizione permanente dei vini D.O.C. Dei “Colli Lanuvini”.

Lanuvio si distingue per la bellezza del centro storico, la stupenda panoramica che dona una sensazione unica ai visitatori. Spicca nei Castelli Romani anche per la capacità di organizzare feste particolari e sempre di grande effetto come la Festa della Musica, la festa della Madonna delle Grazie e Castelli in Africa.

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Calcata, foto di Alessandro Bonvini

La porchetta di Ariccia

Ariccia è la città che ha inventato e ha prodotto per prima la porchetta, pietanza divenuta famosa in tutto il mondo come prodotto di alta gastronomia e che ha ottenuto il riconoscimento IGP. Ad Ariccia non si produce solo porchetta ma la maggior parte dei salumi di cui sono famosi le città dei Castelli. Appuntamneto assolutamente da non perdere è la Sagra della Porchetta di Ariccia, che si tiene tutti gli anni dal 1950, la prima domenica di settembre: il programma prevede, lancio dei panini con la porchetta, mostre enogastronomiche, esibizioni musicali e molto divertimento. 

La città di Ariccia oltre alle sue bontà culinarie vanta anche una storia architettonica e culturale importante. Anche questa città ha visto distrutti tutti i suoi edifici all'epoca delle invasioni barbariche, e molti dei quali sono stati ricostruiti dal Bernini, come palazzo Chigi e il Santuario di Santa Maria dell'Assunzione sovrastato da un ‘enorme cupola.

Albano Laziale

Il centro cittadino è considerato padre di Roma, poichè esisteva prima della nascita della città capitolina. Albano laziale deve la sua fama alle testimonianze storiche che sono sopravvissute nel suo territorio, tra le diverse chiese e ville presenti ricordiamo quella Doria o Ferrajoli tra le più conosciute in zona. Albano è città dei castelli con una maggiore vocazione commerciale, questo può essere dovuto dal fatto che è l'ultima città di confine dei Castelli, quindi la più vicina  Roma, da cui è stata parecchio influenzata.

Castel Gandolfo 

Castello, nome in dialetto romano della città è famosa in tutto il mondo per la presenza della residenza estiva dei Papi, intorno alla quale si trovano molte altre residenze estive, ville e villini, che rendono Castel Gandolfo una delle località di villeggiatura più rinomate del Lazio. Il suo territorio include quasi tutto l`arco costiero del Lago Albano, che ospita tra l'altro lo Stadio Olimpico di Canottaggio. Vi sono inoltre vari luoghi di interesse archeologico, tra cui vanno ricordati Palazzo di Diocleziano, le mura tardo-medievali, con splendidi affacci sul lago, e ha come centro la piazza della Libertà, ornata da una piccola fontana di Bernini. Dello stesso scultore  è anche la chiesa di S. Tommaso.

La foto principale è di Simone Ramella

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