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I diari del monopattino, giorno 7: quanto può essere bella una doccia in Irlanda?

Giornata di recupero per il viaggio in Irlanda in monopattino: si passa per Galway e si raggiunge Ballyvaughan insieme ad un cicloturista americano alle prime armi, capace di emozionarsi per qualsiasi cosa. La gente guarda la footbike come fosse una navicella spaziale e finalmente, dopo una settimana, un bed and breakfast e una doccia per tornare ad assaporare la civiltà.
A cura di Roberto Cassa
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Il risveglio di stamattina non è dei migliori, ho dolori un po' dappertutto, inizio ad avvertire il peso di aver fatto 720 chilometri in 6 giorni, percorrendo, via costa, quasi metà dell'Irlanda. Una volta rimesso in marcia la situazione migliora, i muscoli si sciolgono e proseguo senza dolori verso Galway. Il tempo  oggi si presenta subito bene con continui acquazzoni ed episodi temporaleschi, questo meteo è il pretesto perfetto per dedicare l'intera mattinata a visitare la città. L'obiettivo nel pomeriggio, invece, è raggiungere Ballyvaughan, un paese alle porte del Burren. La giornata di oggi è particolarmente tranquilla se non consideriamo la pioggia, se non fosse caratterizzata dalla conoscenza di un paio di persone eccentriche. Il primo è un irlandese che continua a superarmi per farmi il video mentre spingo il monopattino, finché non si ferma per ripetermi la frase più popolare di questo viaggio: "non ho mai visto nulla del genere".

Compagni di viaggio

L'elemento di novità è uno degli aspetti positivi della footbike, le persone sono curiose, altre sorridono, alcune scattano foto, quando metto il muso in una città ho subito tutti gli occhi addosso. Deve essere questo che accade quando si fa qualcosa di nuovo ed è piacevole vedere la sorpresa negli occhi della persone e fermarmi spesso per spiegare e scambiare due risate, anche se qui continuano a chiamarla skatebike. Conoscenza particolare quella di Tom, un cicloturista americano, che mi ha fatto compagnia su qualche salita. Era evidente che Tom era al suo primo viaggio in bicicletta,  perché continuava a eccittarsi per ogni cosa, il culmine lo ha raggiunto quando si è gasato per un po' di sole esclamando "Oh mio dio Roberto, guarda quel sole, è bellissimo, stupendo, incredibile guarda quel sole". Ha continuato cosi più o meno per tutta la salita. Arrivato in cima alla quale, mi ritrovo la discesa più ripida mai vista in Irlanda, mi tuffo e raggiungo una velocità folle col monopattino, urlando a Tom "altro che sole". Si tratta della premessa all'arrivo a Ballyvaughan, saluto Tom e mi concedo un lusso: il meteo irlandese prevede temporali durante la notte, quindi dopo una serie di campeggi selvaggi trovo rifugio in un bed and breakfast, finalmente un letto ma soprattutto una doccia calda!!

Giorno 7: da An Spidéal a Ballyvaughan

Chilometri percorsi: 85

Imprevisto del giorno: Una noia mortale

Fanpage.it racconterà l'avventura del blog Senza Confini giorno per giorno. Ogni mattina i diari del monopattino aggiorneranno i lettori sulle sorti di questo folle viaggio in footbike in giro per l'Irlanda.

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