I musei della bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki
Giappone, Hiroshima, 6 agosto 1945, 8.15 del mattino, ora del Pacifico. Queste coordinate spazio-temporali sono tra le più importanti mai segnate nella storia dell'uomo. È il momento esatto in cui l'umanità entra ufficialmente nell'era nucleare. E lo fa nel peggiore dei modi: con la morte di 80.000 vittime. Quel giorno dalla carlinga di un aereo, l'Enola Gay, esce fuori un ragazzino: Little Boy, era questo il nome della prima bomba atomica sganciata sulla città di Hiroshima. Poco dopo un lampo accecante, e un'enorme nuvola di fumo si proiettò in cielo per quasi 8 km. Il fungo atomico era il segnale visibile dalla distanza di qualcosa di apocalittico che era appena avvenuto su suolo giapponese. A tale infausto spettacolo reagì lo stesso pilota dell'aereo, Paul Tibbers, esclamando: "Mio Dio… Cosa abbiamo fatto…"
Giappone, Nagasaki, 9 agosto 1945, 11.02 del mattino, ora del Pacifico. Fat Man, il grassone, precipita dalla carlinga del Bockscar. Dopo appena tre giorni, il governo degli Stati Uniti ci tiene a ribadire la sua superiorità sull'impero giapponese, anticipando la resa di quest'ultimo. Da allora, nessun'altra bomba atomica è mai stata più sganciata per fini bellici. Ma le conseguenze dirette delle prime due esplosioni si sono trascinate nel tempo. Pochi giorni dopo, le persone più vicine alle esplosioni sopravvissute morirono per le ustioni riportate. Mentre nel giro di quattro mesi molti morirono per l'effetto immediato delle radiazioni che causò loro innumerevoli malattie. Entro la fine dell'anno il numero delle vittime della bomba fu di 166.000 a Hiroshima, e 80.000 a Nagasaki. A queste si devono aggiungere poi tutte le persone che negli anni successivi si sono scoperte ammalate di leucemia a causa della ricaduta radioattiva alla quale vennero esposti.
Foto di Kevin Jones
I musei della bomba atomica in Giappone sono dei memoriali che ricordano il disastro di quei giorni. Una delle più grandi tragedie della storia umana, che non aveva mai sperimentato prima la morte immediata di così tante persone tutte assieme. Hiroshima, come prima città colpita, divenne il simbolo internazionale del conflitto nucleare paventato poi negli anni a venire con la Guerra Fredda tra Usa e Urss. Le immagini di devastazione di quella che fino a pochi istanti prima dell'esplosione era una florida città industriale sono rimaste impresse nella mente di generazioni come monito di quello che potrebbe accadere di nuovo su scala mondiale.
Il Memoriale della Pace di Hiroshima è un complesso costituito da un parco, un museo e vari monumenti. Nel parco, il monumento simbolo della città: la Genbaku Domu, la cupola della bomba atomica. L'ex padiglione della fiera industriale è uno dei pochi edifici vicino all'ipocentro dell'esplosione sopravvissuto alla devastante onda d'urto. E così è rimasto, fossilizzato in quell'istante da allora, a ricordare l'umana vulnerabilità. Dai giapponesi è venerato quasi come un tempio sacro, mentre l'Unesco lo ha inserito nella lista dei Patrimoni dell'Umanità. Tutto il parco è una collezione di monumenti dedicati alle vittime. Tra questi il Cenotafio, il memoriale per i bambini, e la fiamma della pace che, accesa nel 1964, continuerà a bruciare fino a quando tutte le armi nucleari nel mondo non saranno state smantellate. Un intero padiglione ospita una fotografia a 360° del panorama di Hiroshima devastata dalla bomba, realizzata con 140.000 piastrelle sulle quattro mura (il primo numero stimato delle vittime): l'ingresso di questo memoriale è sovrastato da un orologio fermo alle 8.15, l'ora dell'esplosione.
Il Museo Memoriale della Pace è l'impressionante testimonianza dell'evento e tutto ciò a esso correlato. È diviso in due parti. L'ala est racconta la storia di Hiroshima prima e dopo la bomba: la vita dei suoi abitanti durante la Seconda Guerra Mondiale, la decisione di lanciare l'ordigno proprio su quella località, le conseguenze e gli sforzi per la pace internazionale. Vi è anche un plastico che mostra la città prima e dopo l'esplosione. L'ala ovest, quella più vecchia, riguarda tutti i danni causati dalla bomba a breve e lungo termine. Vi è una collezione degli oggetti appartenuti alle vittime, deformati dal calore. Le tre sezioni dedicate ai danni dai raggi calorifici, dal vento esplosivo e dalle radiazioni. In quest'ultima sezione vi è la storia di Sadako Sasaki, la bimba diventata il simbolo di tutte le vittime ammalatesi a causa delle radiazioni. La bambina, che aveva due anni quel giorno, dopo dieci anni scoprì di avere la leucemia e venne ricoverata. Credeva di poter guarire se avesse fatto mille gru di origami, come sosteneva una leggenda giapponese. C'è chi dice che sia riuscita nel suo intento, altri che non raggiunse il numero: sta di fatto che Sadako è morta dopo meno di un anno. Il memoriale dei bambini riporta la sua effige.
Foto di David McKelvey
Il Memoriale Nazionale della Pace per le vittime della bomba atomica di Nagasaki è il monumento equivalente presente nella seconda città colpita. Si trova nel Parco della Pace, anche qui nei pressi dell'ipocentro dell'esplosione. Vi si trovano tra le varie cose una statua alta 10 metri, un museo, e un padiglione memoriale, equivalente a quello che si trova a Hiroshima. Quest'ultimo presenta immagini e nomi di tutte le vittime: la sera è illuminato da 70.000 luci in fibra ottica, pari al primo calcolo stimato dei morti. Il Museo della Bomba Atomica narra dei fatti del 9 agosto, ma si concentra anche sulla storia delle armi nucleari e il suo sviluppo. Tutta la mostra è corredata di fotografie, video, documenti e reliquie dell'esplosione.
Ogni anno cerimonie commemorative si tengono in entrambi i parchi nelle rispettive date che segnarono il giorno più triste della storia delle due città. La visita ai parchi della pace porta oltre un milione di persone all'anno. Il Museo della Pace di Hiroshima segue i seguenti orari: 8.30-18 da marzo a novembre, 8.30-17 da dicembre a febbraio, 8.30-19 per tutto il mese di agosto. L'ultimo ingresso è consentito fino a mezz'ora prima della chiusura. Il costo è di 50 yen per gli adulti, 30 yen dai 6 ai 18 anni. Chiuso dal 29 dicembre al 1 gennaio. Il Museo della Bomba Atomica di Nagasaki (7-8 Hirano-machi) segue questi orari: 8.30-18.30 da maggio ad agosto , 8.30-17.30 da settembre ad aprile. L'ingresso per gli adulti è di 200 yen, dai 6 ai 17 anni 100 yen. Chiuso dal 29 al 31 dicembre.