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Il brivido del rischio: 9 cose da fare almeno una volta in vacanza

La vacanza non è solo spiaggia e passeggiate sul lungomare, ma è anche l’occasione per fare qualcosa che si imprime nella tua memoria per sempre. Ecco nove pericoli che possono fare al caso tuo.
A cura di Redazione Viaggi
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La stanchezza scompare, il cuore comincia a pompare più sangue, i muscoli diventano leve scattanti, accelera il respiro, le pupille si dilatano: l’adrenalina predispone il tuo corpo alla fuga, all’attacco, all’azione. E stai “solo” precipitando attaccato alla fune di un bungee jumping. Tu non rischi niente e lo sai, ma la parte più primitiva del tuo cervello non ci vuole credere e si attiva di conseguenza. Le esperienze adrenaliniche, “da brivido”, si imprimono nella memoria come incisioni rupestri in una caverna. In vacanza, durante una gita, nelle pause concesse dal lavoro e dalla scuola, possiamo cercare queste esperienze per imparare a conoscere i limiti e a superarli. Ecco quali sono le esperienze da brivido, un paio delle quali dovreste fare almeno una volta nella vita.

1. Bungee jumping

Le società che organizzano questo tipo di attività ormai sono in qualsiasi paese e disposti a farvi saltare da qualsiasi precipizio. Ponti, rampe, gole naturali: il vuoto vi attende desideroso di avvilupparvi sputandovi vento in faccia. In Italia il salto più alto è in provincia di Asiago, dal ponte Valgadena. Se i suoi 175 metri vi sembrano poco, a Macao, in Cina, potete lanciarvi dalla Macau Tower. Allacciate bene il moschettone e non guardate giù prima di spiccare il volo: sotto di voi 233 metri di vuoto.

2. Death road

Forse ci sono tangenziali in Italia che non meritano tanto credito, ma nel mondo ci sono strade che non dovrebbero ospitare vita umana. Se vi trovate in Bolivia, calcolate bene il vostro percorso in modo da evitare di fare la Death Road. Se per caso vi doveste trovare su questa strada, procedete piano e non temete di fare brutta figura nel dire a chi viene dal lato opposto “questo non lo so fare”.

3. Casinò

“ Non puoi perdere quello che non metti nel piatto… ma non puoi neanche vincere ”
L’adrenalina ci mette poco ad essere prodotta e ad alterare il tuo stato psico-fisico. Puoi andare in un casinò e non è nemmeno necessario giocare “pesante”. Basta stare lì, fare la tua scelta, guardare la sfera che gira sulla roulette, ascoltarne il suono muto e metallico, vederla passare, sfiorare, ponderare il “tuo” numero. Mentre attendi che la sorte decida dove e come cadere, non pensi a quanto hai giocato, ma alla possibilità della vittoria. E null’altro. Del resto, come ricorda Matt Damon ne Il Giocatore:

Non puoi perdere quello che non metti nel piatto… ma non puoi neanche vincere.

Se poi non puoi o non vuoi raggiungere una di queste case da gioco, puoi vivere la stessa scarica di adrenalina giocando al casinò online, nel tentativo di raddoppiare il budget delle tue vacanze e – magari – le stelle del tuo hotel.

4. Case infestate

Il brivido corre lungo la schiena di chi si trova di fronte ad un animale feroce quanto a chi si trova di fronte solo se stesso e le proprie paure. Quale che sia la tua predisposizione a credere o meno alla vita dopo la morte, una nottata potrebbe scuoterti fino nel midollo se trascorsa in un casolare, a lume di candela, con il vento che ulula tra le intercapedini della casa e agita tende e porte. E qualche storia di fantasmi che metta alla prova il tuo scetticismo. Di posti simili ce ne sono tanti in tutta Europa e, ovviamente, anche in Italia.

5. Selfie con la razza

Torniamo alla materia nuda e cruda. Se camminate in un qualsiasi mercato del Nordamerica, potreste trovarvi un ambulante che vi vuole offrire una foto con un serpente o una scimmietta. Ma ci sono esperienze decisamente più spaventose, come fare un bagno – ovviamente con guida – tra le razze.

6. Vie e percorsi ferrati

Respira, sei in montagna. L’aria è pungente e pulita, ma sotto ai piedi ti manca il terreno. E sì, perché se stai attraversando una via ferrata o – se sei meno allenato – una strada ferrata potresti trovarti aggrappato ad una catena fissata sul fianco di una montagna. La via ferrata più famosa, che congiunge una scala infinita ad una funivia, si trova a Hua Shan, in Cina. In realtà percorsi simili sono anche sulle nostre Alpi, dove i soldati della Prima guerra costruirono strade “alternative” per evitare incursioni nemiche. Insomma: le vie ferrate erano meglio delle pallottole.

7. Paracadute

Prima che si apra il paracadute, Tullio Crali, 1939
Prima che si apra il paracadute, Tullio Crali, 1939

Più che il placido “blu, dipinto di blu” di Modugno il cielo del paracadutista somiglia ad un quadro futurista. Il vento fa aderire tuta e carni alle ossa e fa di te un’aquila in picchiata. È un’esperienza che puoi fare in qualsiasi momento durante l’anno (purché il tempo lo permetta) in compagnia di un tutor competente.

8. Fune tirolese

Ancora il vuoto sotto di noi. Del resto, in quanto animali di terra non può non farci paura (ed esaltare) tutto ciò che non ci appartiene. Ecco allora che salti su un canyon, da una parete all’altra, correndo su un filo. La fune tirolese è largamente diffusa in tutto il paese e non è necessario che si stenda su una gola. Molti parchi avventura (ma, in piccole dimensioni, anche qualche agriturismo) la mettono a disposizione dei propri ospiti per saltare da un albero all’altro.

9. Scivoli altissimi

Lo scivolo è un gioco rassicurante, che chiedevamo ai genitori non appena entrati in un parco. Con l’età tende a cedere il passo all’altalena e successivamente a qualsiasi altra cosa. Il problema è che più si cresce, più diventa difficile avere “paura”… ma c’è uno scivolo che non può non emozionare: è l’Orbit Slide, si trova a Londra, è lungo 178 metri e alto 76 metri. Chi accetta la sfida viene sparato in questo tortuoso fucile ad una velocità di circa 25 km/h.

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