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Il Medioevo rivive tra i vicoli e le piazze di Bevagna, pittoresca cittadina umbra

Famosa per le rievocazioni medievali, Bevagna è un piccolo gioiello dell’Umbria in cui il tempo sembra essersi fermato. Ecco perché visitarla.
A cura di Angela Patrono
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Bevagna, Piazza Silvestri - Foto Wikipedia
Bevagna, Piazza Silvestri – Foto Wikipedia

Bevagna si presenta come un borgo ancora legato alle sue radici medievali, che gli donano un'atmosfera da fiaba. Per il suo fascino innegabile è inclusa nel circuito dei Borghi più belli d'Italia e ha ottenuto la prestigiosa Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. La suggestione esercitata delle viuzze acciottolate e dalle abitazioni in pietra ha portato numerosi registi ad ambientare qui i loro film: tra questi, Musica in piazza di Mario Mattioli (1936), Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli (1972) e la fiction tv di Rai Uno Don Matteo 6 (2007).

Veduta di Bevagna - Foto Wikimedia Commons
Veduta di Bevagna – Foto Wikimedia Commons

Situata in provincia di Perugia, la cittadina presenta ancora tracce dell'antico insediamento romano, come un tempio del Il sec. d.C., una costruzione termale con uno stupendo mosaico e il Teatro Romano. Tuttavia è il Medioevo che ha lasciato le tracce più consistenti in questo borgo di cinquemila abitanti.

Piazza Silvestri con la chiesa di San Silvestro - Foto Wikipedia
Piazza Silvestri con la chiesa di San Silvestro – Foto Wikipedia

Bevagna si può visitare in un giorno o in un weekend per un soggiorno breve ma intenso. Il centro storico sembra ancora pulsare dei suoni e delle immagini di un'epoca lontana, che ha lasciato le sue impronte nell'architettura cittadina. In Piazza Silvestri, dalla forma irregolare, si trovano le tre chiese principali: la chiesa di San Michele, la chiesa di S. Domenico e la chiesa di San Silvestro.

Interno della chiesa di San Michele - Foto Wikimedia Commons
Interno della chiesa di San Michele – Foto Wikimedia Commons

Pregevole esempio di architettura romanica, la chiesa di San Silvestro venne fondata nel 1195. Di grande rilevanza anche la chiesa di San Michele, costruita nel 1070 su un antichissimo oratorio. La struttura è in stile romanico ed è sovrastata da un campanile gotico. L'interno presenta una pianta basilicale a tre navate e un coro absidato sopraelevato sulla cripta. Nel 1741 la chiesa subì dei rifacimenti in stile barocco, tuttavia tra il 1951 e il 1957 si tentò di riportarla allo splendore medievale attraverso un accurato restauro. La chiesa di San Domenico e Giacomo è invece sorta nel 1291 su un oratorio donato dal Comune al Beato Giacomo Bianconi, mentre l'interno è stato rimodernato nel 1737. A Bevagna è presente anche la chiesa e il convento di San Francesco, risalente al XIII secolo. Qui è presente una pietra dove secondo la tradizione il Poverello di Assisi poggiò i piedi durante la famosa predica agli uccelli.

Palazzo dei Consoli e chiesa di San Domenico - Foto Wikipedia
Palazzo dei Consoli e chiesa di San Domenico – Foto Wikipedia

Il Palazzo dei Consoli è il principale edificio civile. Risale al 1270 e sorge nella centralissima Piazza Silvestri. La sua scalinata conduce a una splendida loggia sovrastata da volte a crociera. Nel 1886 l'interno venne completamente ristrutturato per accogliere il Teatro Torti, piccolo gioiello che può ospitare appena 140 spettatori. Interessante anche il Museo civico, costituito da una pinacoteca e da una raccolta archeologica.

Affresco nel teatro di Bevagna - Foto Wikipedia
Affresco nel teatro di Bevagna – Foto Wikipedia

Ogni anno si tengono a Bevagna numerose rassegne che rievocano il Medioevo. Ad aprile ha luogo la Primavera Medievale, una celebrazione a tutto tondo di cultura e tradizioni antiche, scandita da concerti, conferenze ed eventi a tema gastronomico. Nelle ultime due domeniche di giugno si tiene il Mercato delle Gaite: la parola "Gaita" sta a indicare i quattro quartieri in cui Bevagna era anticamente suddivisa: San Giorgio, San Giovanni, San Pietro e Santa Maria. Sulla base di antichi statuti comunali, la manifestazione ricrea uno spaccato di vita quotidiana tra il 1250 e il 1350. Nelle botteghe allestite in centro tornano in vita gli antichi mestieri: la cartiera, la cereria, la bottega del dipintore, il setificio. Le quattro Gaite si sfidano in quattro competizioni (gara dei mestieri, gara gastronomica, gara del mercato, gara di tiro con l'arco) per decretare il vincitore.

Cripta della chiesa di San Silvestro - Foto Wikimedia Commons
Cripta della chiesa di San Silvestro – Foto Wikimedia Commons
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