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“Il mio viaggio per ricordare Marta Lazzarin”: l’iniziativa benefica di Chris

Chris, fondatore di Blog di Viaggi insieme alla compagna Marta, scomparsa tragicamente, lancia un’iniziativa di solidarietà: percorrere l’Italia a piedi da Nord a Sud. Scopo del viaggio è raccogliere fondi contro la fibrosi cistica, malattia genetica che colpisce un bambino su 2.500.
A cura di Angela Patrono
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Chris di Blog di Viaggi
Chris di Blog di Viaggi

Un viaggio on the road, a piedi, attraverso i borghi d'Italia meno conosciuti, per ricordare "i suoi angeli": la sua compagna Marta Lazzarin, tragicamente scomparsa lo scorso 29 dicembre per una complicazione in gravidanza, assieme al piccolo Leonardo che non ha potuto vedere la luce. Chris, fondatore insieme a Marta del seguitissimo Blog di Viaggi, ha saputo guardare negli occhi il suo dolore e cercare di dargli un senso attraverso una missione: raccogliere fondi per le malattie genetiche rare che il governo non riesce ancora a finanziare per trovare una cura. L'obiettivo è regalare un sorriso alle persone meno fortunate sapendo che la sua Marta, persona generosa che "amava donare" e ci invitava a scoprire le bellezze dell'Italia, avrebbe apprezzato una simile iniziativa. "La nebbia non permette di vedere bene", come racconta lo stesso Chris, ma non impedisce di mettersi in moto per realizzare questo progetto.

I fondi derivanti dal viaggio saranno infatti interamente devoluti contro la fibrosi cistica, malattia genetica che colpisce un bambino su 2.500. L'itinerario attraverserà 17 regioni italiane, toccando piccoli borghi per fare tappa negli ospedali specializzati nella cura di questa patologia. La data prescelta per la partenza, il 2 aprile, ha una valenza fortemente simbolica: è il giorno in cui sarebbe dovuto nascere il piccolo Leonardo. Ecco cosa ci ha raccontato Chris nel corso di una chiacchierata telefonica.

Chris, puoi parlarci del tuo progetto e della onlus da te fondata?

Il mio progetto è girare l'Italia a piedi da Nord a Sud. Sul blog ho anche inserito una mappa con 320 puntini equivalenti alle destinazioni del percorso: in questo modo chiunque potrà seguire ogni tappa del cammino, almeno virtualmente. Nel corso del viaggio visiterò anche numerosi ospedali per portare un sorriso ai bambini che soffrono. In realtà l'idea era già nata con Marta. Essendo persone non convenzionali, preferivamo scambiarci regali di natura non materiale. Anzi, più di una volta ci siamo regalati delle donazioni a enti benefici. Un nostro sogno personale è stato sempre quello di dedicare un anno della vita ad aiutare gli altri. Oggi il nostro desiderio è diventato possibile grazie alla onlus Marta4kids, raccolta fondi destinata alla ricerca contro la fibrosi cistica.

Il tuo intento è visitare centri specializzati nella cura della fibrosi cistica. Perché è così importante sensibilizzare sulla necessità di donazioni per questa rara malattia?

Si tratta di una malattia solo relativamente rara: colpisce un bambino su 2.500 e c'è bisogno di maggiore sensibilizzazione in quanto è una patologia che ha effetti devastanti sull'apparato respiratorio. A spingermi è il cuore, mi impegnerò con tutte le forze per aiutare i piccoli pazienti costretti in un letto d'ospedale.

Hai scelto di soffermarti sulle località meno conosciute d'Italia: si tratta di una scelta non casuale, vero?

Il mio desiderio è quello di mostrare l'Italia più alternativa e meno patinata. Il nostro è un paese bellissimo con molte realtà poco conosciute che vanno valorizzate. Nel corso del mio viaggio percorrerò 3.973 km alla scoperta delle bellezze nascoste d'Italia, dando a tutti la possibilità di apprezzarle attraverso il blog.

Come pensi di organizzarti a livello logistico?

Per intraprendere questo percorso mi sto affidando all'affetto e all'accoglienza disinteressata della gente. Sono tante le persone che mi hanno aperto le porte di casa e del loro cuore, accettando di ospitarmi senza neppure conoscermi.

Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine?

Riuscire a piantare semi di speranza nel cuore della gente. Vedo attorno a me tante persone che hanno bisogno di uno stimolo per andare avanti e con la mia testimonianza riescono a trovare la forza per affrontare situazioni difficili o portare a compimento i loro progetti. Viviamo in una società in cui la gente è succube dei media, ma molti nel sentire la mia storia mi ringraziano perché ho saputo riaccendere la speranza nel loro cuore. Un altro obiettivo, ovviamente, è quello di raccogliere i fondi necessari per finanziare la ricerca contro la fibrosi cistica. Spero di raggiungere questo traguardo grazie agli sponsor e al sostegno di chi mi accompagnerà, concretamente e virtualmente, in questo cammino.

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