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Cristina Adducci (Codacons): “Ecco perché fare della Concordia un museo galleggiante”

Le previsioni errate dei siti web meteo possono condizionare le scelte dei turisti? Il conflitto a Gaza rende Israele una destinazione a rischio? Come difendersi dalle truffe online nelle prenotazioni dei pacchetti viaggio? L’Avv. Cristina Adducci del Codacons risponde a domande su questi e altri temi di stringente attualità per i consumatori di prodotti turistici.
A cura di Angela Patrono
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Costa Concordia (Foto LaPresse).
Costa Concordia (Foto LaPresse).

Quest'anno le vacanze al mare, e più in generale le vacanze in Italia, sono un vero terno al lotto. L'estate 2014 si sta rivelando particolarmente calda… Non certo per le condizioni meteo, che hanno spinto qualcuno a coniare l'ironica (e azzeccata) definizione di "Lugliembre" per il mese appena trascorso, ma per i disagi che i consumatori dei prodotti turistici si stanno ritrovando a subire ultimamente. Nel mirino i principali portali web specializzati in meteo, accusati di causare pesanti danni ai viaggiatori e agli operatori turistici diffondendo previsioni errate e causando annullamenti a raffica di prenotazioni, nonché vacanze rovinate. In più, tour operator e consumatori stanno facendo i conti con un'altra questione spinosa: il conflitto nella striscia di Gaza, che sta frenando moltissimi turisti dal visitare Israele, vista come destinazione a rischio. Il mancato sconsiglio della Farnesina su Israele rende difficile per i consumatori far valere i loro diritti e li rende soggetti al pagamento di penali per l'annullamento dei viaggi. Ma non solo: le insidie per il consumatore vengono anche dai siti web di prenotazione di pacchetti viaggio. Come prenotare un volo online in tutta sicurezza senza incappare in truffe? Di questi e altri temi scottanti abbiamo parlato con l'Avv. Cristina Adducci del Codacons, una delle maggiori associazioni di tutela dei consumatori.

La situazione in Israele sta spingendo alcuni turisti ad annullare le prenotazioni ritrovandosi a pagare delle salate penali, in quanto la Farnesina non ha ritenuto di sconsigliare la zona, sebbene colpita da un duro conflitto. Il Codacons in particolare ha denunciato la situazione e si è battuto per mettere il territorio israeliano sotto sconsiglio. In che modo state portando avanti questa iniziativa?

L'avv. Cristina Adducci.
L'avv. Cristina Adducci.

Poiché da parte della Farnesina non esiste un divieto assoluto di partire, ci limitiamo a dare consigli ai consumatori turistici. Ovviamente non possiamo sostituirci a un'eventuale decisione dell'autorità giudiziaria. In ogni caso, raccomandiamo a tutti quelli che si rivolgono a noi di far valere, nel caso specifico, l'impossibilità sopravvenuta. Mi spiego: la finalità turistica di una vacanza è lo svago e il riposo. Quando si vive la vacanza in costante allerta per timore di attentati o altre fonti di pericolo per la sicurezza personale e altrui, la suddetta finalità viene meno, quindi il consumatore ha tutte le ragioni del mondo per far valere l'impossibilità sopravvenuta e richiedere la disdetta del viaggio, se non l'annullamento. Secondo noi i tour operator e l'agenzia di viaggi dovrebbero rimborsare il cliente senza troppe storie, anche se molti fanno ostruzionismo. Laddove l'agenzia dice che non c'è un divieto di partire, come in questo caso, toccherà a un giudice imparziale stabilire le ragioni dell'una e dell'altra parte.

Mentre a Gaza infuria la guerra, certi spot pubblicitari di promozione turistica su Israele ci restituiscono un’immagine falsata della zona che attualmente vive un pesante conflitto. Come ritiene il Codacons di gestire la situazione? Come intendete muovervi in questo senso per la tutela e la corretta informazione del turista?

Premetto che non ho visto queste pubblicità. Tuttavia, è il caso di dire che ognuno tira l'acqua al proprio mulino. Le agenzie turistiche e i tour operator cercano di fare i propri interessi e tendono a minimizzare gli eventi che imperversano sul territorio israeliano. Ovviamente bisognerebbe anche vedere il contenuto di questa pubblicità, che potrebbe essere ingannevole laddove mostrasse un'immagine tranquilla ed edulcorata del territorio in questione. Il riferimento in questo caso, come sempre, è la Farnesina, che ci può dare delle precise linee guida in merito.

Su Internet dilagano i siti di prenotazione di voli, alloggi e pacchetti vacanza. Come può il consumatore districarsi tra le offerte, abbinando il risparmio alla qualità ed evitando le truffe che sono sempre dietro l’angolo?

Nel settore turistico le truffe sono presenti in misura maggiore che altrove. Non vorrei risultare all'antica, ma personalmente consiglio sempre di rivolgersi a un'agenzia di viaggi per essere più tutelati. Tuttavia non si può negare che l'e-commerce e le possibilità offerte da Internet ci semplifichino notevolmente la vita. Quindi: ok alle vacanze fai-da-te, ma stiamo sempre in guardia. Se scegliamo di muoverci in autonomia, infatti, non saremo tutelati a sufficienza e saremo costretti ad attingere informazioni per conto nostro sul web, esaminando i siti che trattano di questo argomento.

Il maltempo ha peggiorato la crisi del turismo: abbiamo avuto un luglio ben al di sotto delle medie stagionali per quanto riguarda le presenze nelle strutture ricettive. Spesso una vacanza può saltare o, al contrario, essere rovinata, a causa di una previsione meteorologica errata. A questo proposito, il Codacons ha diffidato i principali siti di informazione meteorologica in quanto le previsioni non sempre rispondenti al vero hanno determinato perdite e danni ingenti ai cittadini e agli operatori turistici. Quali sono i provvedimenti da attuare affinché i siti meteo garantiscano trasparenza al consumatore?

Ormai è assodato: i siti meteorologici sono in grado di influenzare l'economia turistica e le scelte dei consumatori. Di conseguenza chiediamo ai siti meteo di comunicare il livello di attendibilità delle previsioni e di fornire quindi al consumatore un'informativa completa, perché da parte loro sussiste una responsabilità completa di condizionare le scelte turistiche e le vacanze degli italiani.

Ha fatto discutere la proposta del Codacons di trasformare la Costa Concordia in un museo galleggiante. Qual è il motivo di questa proposta? Quali sono gli eventuali vantaggi che ne deriverebbero?

La proposta deriva da uno spunto di riflessione, in quanto abbiamo seguito da vicino il caso Concordia. Non vogliamo assolutamente trasformare la nave in un monumento eroico, considerando la tragedia avvenuta al suo interno. Sicuramente il naufragio della Concordia è stato un fatto storico di grande rilevanza: da qui l'idea di farne un museo, non per ricavarne una pubblicità fine a se stessa, ma perché il relitto serva da monito agli operatori del settore, per un miglioramento costante delle problematiche crocieristiche. Del resto le responsabilità sono ancora in fase di accertamento nel processo penale che coinvolge tutto il circuito intorno alla Costa Concordia. Trasformare la nave in un museo comporterebbe inoltre un ritorno in termini di posti di lavoro. Piuttosto che una demolizione, si potrebbe concepire uno "sfruttamento" del relitto in chiave positiva: innanzitutto per non dimenticare, ma anche per crescere, riflettere e migliorarsi.

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