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Marta Lazzarin: “Viaggiare per il mondo per vedere l’Italia con occhi nuovi” | Vita da travel blogger #3

Marta, cofondatrice di Blog di Viaggi, ci racconta le sue avventure di viaggiatrice on the road insieme all’inseparabile Chris. Armati di uno zaino e tanta voglia di scoprire, i due travel blogger hanno compiuto imprese memorabili (leggi: un giro del mondo), ma senza dimenticare le bellezze turistiche di casa nostra.
A cura di Angela Patrono
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Marta (Blog di Viaggi)
Marta (Blog di Viaggi)

Si definiscono "viaggiatori incalliti", avventurosi e curiosi, pronti a raccontare, condividere e immortalare i luoghi più belli ed emozionanti del mondo: sono Marta e Chris, i fondatori di Blog di Viaggi. Questo celebre blog è ormai un'istituzione per chi ama viaggiare e nel corso del tempo è diventato una folta community arricchita dai contributi dei numerosi follower. Il merito, ovviamente, va ai due simpaticissimi travel blogger che, dopo nove anni passati a Londra e varie esperienze di turismo fai-da-te, hanno sentito il bisogno di raccontarsi attraverso i loro viaggi. Marta e Chris sono una coppia on the road, che sfugge a ogni stereotipo turistico, spinta dal forte desiderio di guardare ogni località – anche la meno valorizzata – con occhi nuovi. Tra le loro imprese, un giro del mondo in un anno. Volete saperne di più? Abbiamo intervistato Marta, il 50% del duo, che ci ha parlato delle sue peripezie in viaggio insieme a Chris. Sentite cosa ci ha raccontato…

Come nasce l’idea di Blog di Viaggi?

Nel modo più spontaneo possibile. Nel 2008 abbiamo fatto un “round the world trip”, ossia un giro intorno al mondo, e chiaramente il blog si è rivelato il modo più comodo per tenere aggiornati parenti e amici sui nostri spostamenti. Siccome in quel periodo vivevamo a Londra, inizialmente il blog era in inglese. Rientrati in Italia, l’abbiamo ribattezzato con un nome semplicissimo: “Blog di Viaggi”, perfetto per racchiudere le nostre esperienze di viaggiatori fai-da-te.

Blog di Viaggi è un blog social e partecipativo che si basa sulla condivisione…

Credo che la passione per i viaggi e per la loro condivisione traspaia da ogni post del nostro blog. Lo curiamo come se fosse la nostra piccola creatura e i viaggiatori si immedesimano in quello che scriviamo. Sono in tanti a contattarci e seguirci, ed è sorprendente come attraverso i social restino costantemente aggiornati sui nostri spostamenti. Questo dipende anche dal fatto che io e Chris siamo viaggiatori molto easy e alla mano.

Quali sono i requisiti per collaborare con voi?

Nell’ultimo anno abbiamo aperto le porte a molti viaggiatori che ci hanno contattato per condividere sul blog le loro esperienze e avventure. In questo modo Blog di Viaggi è diventato uno strumento per stabilire contatti con gli altri viaggiatori: dall’essere un blog personale, si è trasformato in una community a tutti gli effetti. Per quanto riguarda i requisiti di partecipazione, non facciamo riferimento a uno standard di viaggiatori. I nostri collaboratori possono appartenere a qualsiasi categoria turistica: ospitiamo i viaggiatori on the road così come i turisti culturali. Inoltre diamo spazio a tutti i viaggiatori che volessero raccontare la propria città. Ovviamente non tutte le proposte di collaborazione vengono accettate: i contenuti  passano necessariamente attraverso una selezione. Con alcuni utenti, però si è creata una particolare sintonia che li ha portati a diventare membri fissi del team di Blog di Viaggi.

Il blog è gestito da te e Chris, il tuo compagno di viaggi e di vita: qual è il segreto per partire in coppia conciliando caratteri ed esigenze diverse?

Io e Chris ci compensiamo sia nella vita che nei viaggi. Lui è impulsivo ed emotivo, mentre io sono più equilibrata e razionale. Chris ama la natura e i posti sconfinati come la Nuova Zelanda, mentre io amo visitare le città. Insomma, Chris è lo spericolato della coppia e devo ammettere che, senza di lui, certe pazzie in giro per il mondo non le avrei mai fatte!

Puoi raccontarci qualche aneddoto?

Nell’isola di Koh Tao, in Thailandia, Chris mi ha chiesto di fare un giro in kayak fino all’isoletta di Nangyuan che si trovava di fronte. Risultato: ci siamo ritrovati a fare tutto il giro dell’isola in kayak. Siamo rientrati la notte, stremati e distrutti. In più ero terrorizzata, perché nel tornare abbiamo dovuto remare controcorrente… Un altro episodio adrenalinico è avvenuto quando ci trovavamo in una zona costiera dell’Australia, in un’area di bassa marea. Fin qui, tutto bene. Quando però è tornata l’alta marea ci siamo ritrovati bloccati in un punto morto: da una parte c’era il mare, dall’altra una foresta di mangrovie così fitta che non riuscivamo a vedere la via d’uscita. Era notte fonda, e ho avuto la sensazione che fossimo ormai rimasti imprigionati in quella trappola naturale. Quando finalmente siamo riusciti a tornare in campeggio, ho tirato un sospiro di sollievo che ha riecheggiato per chilometri. E ci è andata pure di lusso: il giorno dopo quell’area era infestata dai coccodrilli…

Sempre con Chris hai portato a termine un’impresa per certi versi titanica: un giro intorno al mondo. Puoi parlarci di questa esperienza e delle emozioni che avete provato?

Conservo ancora delle bellissime emozioni di quel viaggio, lo ricordo come fosse ieri. È durato in tutto undici mesi e qualche giorno. C’è da dire che, nel 2008, io e Chris non eravamo nuovi ai viaggi avventura: per esempio, avevamo già viaggiato da Venezia a Malaga in macchina e avevamo fatto Venezia-Parigi on the road. L’idea del viaggio intorno al mondo ci è venuta di getto, o quasi. Eravamo un po’ stufi della nostra routine londinese, così abbiamo pensato di toglierci questo sfizio; in effetti era un desiderio che avevamo da tempo, ma non ci avevamo ancora pensato sul serio. A un certo punto, quindi, abbiamo preso la decisione di mollare tutto e partire. Di solito questo tipo di viaggi si organizza con un anno di anticipo: noi l’abbiamo organizzato in un mese e mezzo. Siamo partiti senza itinerario, senza prenotare, senza sapere dove dormire o cosa vedere. L’unica prenotazione è stata solo il giorno della partenza, cioè la notte di Capodanno a Hong Kong: dopo circa dieci ore di volo, un po’ di relax in camera ci voleva!  L’emozione che abbiamo provato, comunque, ha ripagato tutto. Abbiamo visto luoghi e paesaggi talmente diversi tra loro da lasciare a bocca aperta. Certo, viaggiare in questo modo può essere stancante, ma è più semplice di quanto non si pensi: non abbiamo avuto grosse difficoltà a livello pratico. Tra l’altro in Nuova Zelanda e Australia ci siamo comprati una macchina, che ci ha fatto da casa nei mesi che siamo stati là.

Non avendo prenotato, come avete trovato posti dove dormire?

In effetti non sapevamo proprio dove andare. Sono state le persone del posto e gli altri viaggiatori a suggerirci alberghi, ostelli, bungalow. Non avevamo programmi, sapevamo solo quali voli dovevamo prendere. A volte abbiamo aggiustato la rotta lungo la strada.

Domanda inevitabile: quali sono i luoghi del mondo che porterai sempre con te?

L’Australia è bellissima, ci tornerei mille volte. Chris invece adora la Nuova Zelanda, con i suoi laghi e la sua natura incontaminata. C’è da dire però che abbiamo visto solo un pezzettino di mondo. Ogni volta che torno a casa guardo il mappamondo e mi dico: ok, abbiamo fatto un giro del globo terrestre, ma il nostro pianeta è sconfinato! Ci sono tanti posti meravigliosi che non abbiamo ancora visto, come il Sudamerica, l’Alaska, l’Africa… La stessa Asia è immensa, e noi ne abbiamo visitato solo tre paesi (Singapore, Malesia e Thailandia)! Mi chiedo, ad esempio, quando visiteremo il Giappone o il Vietnam… Diciamo che viaggiare è una malattia contagiosa, e il blog è il suo principale strumento di diffusione! Più comprendi quant’è bello e vario il mondo, più ti viene voglia di scoprirlo.

L’Italia come meta turistica: hai mai provato a vederla con gli occhi di uno straniero?

Ho imparato a vederla non tanto con occhi da straniero, ma con occhi nuovi. Io e Chris abbiamo vissuto a Londra per anni, e quando siamo rientrati in Italia ci siamo resi conto di conoscere molto poco la nostra regione, il Veneto. L’obiettivo che ci proponiamo è quello di scoprire le bellezze non valorizzate del nostro territorio. Pensiamo a un determinato monumento cittadino: quante volte ci passiamo davanti senza farci neanche caso… Insomma, le proprie città si danno troppo per scontate, invece dobbiamo imparare a riscoprire la bellezza che custodiscono, come farebbe un turista. Un esempio: fino a pochi anni non conoscevo l’esistenza di uno splendido luogo del Bellunese, Brent de l’Art. Si tratta di un bellissimo canyon naturale scavato da un torrente, con pareti bianche e rosa scolpite da anni e anni di erosione. C’è poco da fare: rispetto a tanti altri paesi, l’Italia è bella e varia. L’aspetto culturale è ricchissimo: musei e monumenti sono ovunque. Ma non solo. È una vera emozione scoprire che a pochi km da casa tua ci sono bellezze inaspettate, sia culturali che naturali e paesaggistiche.

Blog di Viaggi dà risalto alle città italiane poco valorizzate ma che presentano molto da scoprire: personalmente, in questo senso, quali sono state le più belle sorprese inaspettate che hai avuto di recente?

A me è piaciuta un sacco Matera. I Sassi sono uno spettacolo davvero suggestivo, soprattutto se visti dall’alto. Mi ha sorpreso anche Torino, città signorile e bellissima. Infine, Assisi: percorrendo stradine in salita da cui si osserva la Basilica e il territorio circostante, si ottiene un bel colpo d’occhio. L’Italia è davvero vasta, e nel blog facciamo il possibile per dare spazio alle nostre città e cercare di valorizzarle. Non bisogna negare la realtà: molti paesi vicini di casa (non facciamo nomi) riescono a valorizzare le loro bellezze, attirare molti più turisti o tenerseli cari. La nostra mentalità turistica purtroppo è un po’ diversa. E va migliorata.

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