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Jet lag, il rimedio sarà presto in una pillola

Cosa fare per non addormentarsi nel bel mezzo di una vacanza alle 12 del mattino? La soluzione potrebbe arrivare presto dal Giappone.
A cura di Redazione Viaggi
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La vostra vacanza a New York o a Pechino è stata caratterizzata da sonnolenza, insonnia, stanchezza permanente e fame fuori orario? Tutta colpa del Jet lag che ha mandato in tilt il vostro orologio biologico. Ora, se la permanenza fuori casa ha una durata sufficiente a ricalibrare i ritmi del vostro organismo, poco male: per qualche ora o per pochi giorni attraverserete la città con le borse sotto gli occhi nella pretenziosa ricerca di un ristorante aperto alle quattro di notte. Ma se la vacanza ha la durata di una settimana o meno, è possibile che vi siate giocati le ferie per tornare a lavoro più stanchi di prima.

Significato. La traduzione letterale di Jet lag è "ritardo aereo", ma non ha nulla a che fare con le lunghe attese all'aeroporto. Il ritardo a cui fa riferimento la parola è la discronia del tempo convenzionale che regola le abitudini di paese in paese. Detto altrimenti, è quel ritardo che disorienta chi a New York vorrebbe andare a letto alle 18, perché a Roma sono le 24. Per questo motivo la traduzione italiana più in uso è "mal di fuso" e, secondo gli esperti, si manifesta dopo viaggi che portano ad attraversare almeno due fusi orari (ma più di frequente dai tre in poi).

Fusi orari nel mondo (clicca qui per ingrandire la mappa)
Fusi orari nel mondo (clicca qui per ingrandire la mappa)

Rimedi. Secondo valutazioni mediche, ogni giorno si riesce ad assorbire un'ora di fuso orario. Ebbene, si pensi ad un fuso orario da sei ore in una vacanza di sette giorni: quando finalmente ci stiamo per sentire pienamente integrati nei ritmi del paese che ci ospita, ecco che ce ne dobbiamo andare. Per fortuna l'approssimazione degli esperti ha valore generale e per alcuni "forzare" i tempi è possibile. Secondo alcuni studiosi americani, evitare di mangiare in aereo aiuterebbe a superare i disagi del jet lag. In ogni sembra che viaggiare verso est possa comportare qualche problema in più, dal momento che – sembra – il corpo abbia maggiore difficoltà ad adattarsi a giorni più brevi.

La pillola. A breve potrebbe essere disponibile una pillola per accelerare i tempi di adeguamento al fuso orario. Ricercatori giapponesi dell'Università di Kobe hanno osservato che i topi in genere necessitano di 8-10 giorni per adeguare i propri ritmi ad un nuovo fuso orario. Tuttavia, per i topi modificati geneticamente i tempi si azzerano. Secondo i ricercatori nipponici, responsabile del Jet lag sarebbe la vasopressina, un ormone che tende a preservare il ritmo biologico. Secondo Science una pillola che intervenga direttamente sulle vasopressine potrebbe essere usata non solo per contrastare il Jet lag, ma anche nel mondo del lavoro per rendere più agevole l'adeguamento degli operai ai cambi di orario dovuti alle turnazioni. Ma, per fortuna, qui si parla di viaggi…

[La seconda immagine è tratta da Wikipedia]

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