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Karpathos, consigli di viaggio per l’isola greca congelata nel passato

Conosciuta anche col nome di Scarpante, questa punto sulla mappa del Dodecanneso è molto amato dagli appassionati di sport acquatici. Ma l’attrazione principale sono le città che ricordano una Grecia perduta nel tempo.
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In italiano la chiamiamo Scarpante, ma a differenza di molte altre isole greche è molto più famosa da noi con il suo nome originale: Karpathos. Famosa è ovviamente una parola grossa: anche questa volta vi portiamo in una delle destinazioni del Mar Egeo meno battute, e per questo più affascinanti. Un'isola che conserva intatto non solo il suo aspetto naturale, ma anche la sua storia e le tradizioni, in piccoli angoli interni che sembrano essersi congelati nel tempo. Mentre il resto ha acquisito rilevanza internazionale, e anche questo punto sulla mappa del Dodecanneso viene segnalato da un discreto numero di appassionati. Resta il fatto, però, che anche in agosto l'isola è popolata solo da poche migliaia di abitanti, il che ne fa una meta perfetta per chi nelle vacanze al mare cerca una settimana di totale tranquillità.

Karpathos, isola greca

Spiaggia di Apella, foto di ufoncz

Le spiagge di Karpathos meritano da sole la visita all'isola. L'aspetto incontaminato ben si riflette nelle acque color turchese che bagnano le baie. Attenzione, però, perché la scelta del lido più indicato ai vostri gusti dipende da che tipo di turista siete. La costa occidentale è infatti famosa per essere battuta dai venti meltemi, e per questo poco adatta alla balneazione, molto rischiosa nelle acque agitate. Ma è perfetta per gli amanti del windsurf e del kitesurfing. Karpathos ha vissuto un intenso fenomeno di emigrazione verso gli Stati Uniti e l'Australia, e gli espatriati al loro ritorno hanno importato questi sport, rendendola una delle destinazioni più celebri nel mondo. Chi vuole invece semplicemente sdraiarsi e prendere il sole deve dirigersi sul riparato lato orientale, dove ci sono sia spiagge sabbiose che ghiaiose. Le più popolari, ma anche più affollate, sono quelle di Pigadia, Ammoupi e Lefkos. Anche tra quelle più isolate, però, è difficile trovare calette vergini dove non sia arrivato il business delle taverne e degli ombrelloni a pagamento. Agios Mynas e Kyra Panaya erano un tempo più nascoste, ora sono raggiungibili tramite la strada. La spiaggia più bella è senza dubbio quella di Apella: circondata da montagne e una macchia di vegetazione è spesso considerata una delle migliori in tutta la Grecia.

Karpathos, porto di Pigadia

Porto di Pigadia, foto di John Nousis

Ogni cosa da vedere a Karpathos è racchiusa nelle varie città, o meglio villaggi, date le loro dimensioni. Il primo impatto lo si ha con il capoluogo Pigadia, il porto d'accesso all'isola: di interesse nullo, ma è il principale centro turistico, nonché sede di vari locali che alimentano la vita notturna dell'isola. Inoltre è l'accesso alla baia di Vronti, dove ci sono le spiagge più frequentate. Le altre città hanno invece un sapore più antico, e si incastrano nel montuoso scenario ricordando gli abitati dell'antica Grecia, e conservandone quasi i nomi originali: Aperi, il vecchio capoluogo sul crinale della montagna; Arkassa, che sorge sui resti di un'antica acropoli; Lefkos, un paesino costiero; Menetes, un piccolo anfiteatro su una collina, paese natale di molti musicisti dell'isola; Mesochori, gioiello sul mare dalle strade strette e ornamentate. Ma l'attrazione principale è senza dubbio Olymbos: un paese arroccato a nido d'aquila su una montagna, nato quando le incursioni dei pirati costrinsero la gente a rifugiarsi all'interoi. Qui il tempo sembra essersi fermato: la popolazione vanta pure discendenze doriche e ne parla l'antico linguaggio, e le donne indossano ancora i costumi tradizionali. Olympos è raggiungibile solo tramite una irta e sinuosa strada recentemente asfaltata: la difficoltà con cui vi si accede ne aumenta il fascino, e la fatica viene ricompensata dalla sensazione di un tuffo nel passato.

Karpathos, Mesochori

Mesochori, foto di pastitio

Per arrivare a Karpathos ci si può imbarcare dal porto del Pireo, con un traghetto che però ha una rotta lunga che tocca numerose isole arrivando fino a Rodi. A meno che non vogliate organizzare una crociera questa soluzione è sconsigliata, poiché le navi sono molto affollate: di contro però è anche la più economica. Karpathos ha un aeroporto che durante il periodo delle vacanze estive accoglie voli charter da Atene, Rodi e Creta (Olympic Airways), ma anche da Roma Fiumicino (Blu Express). I collegamenti interni sono efficienti: una rete di autobus si muove lungo il lato sud dell'isola, quello meno impervio e più "stradale". Come al solito la soluzione migliore è noleggiare un auto o uno scooter, per scoprire i lati nascosti: i noleggi si possono trovare nelle città di Pigadia, Ammoupi e Lefkos. Consigliati anche il trasporto in barca, magari in un romantico caicco alla volta di luoghi come la piccola isola di Saria a nord, o spiagge segrete dove spesso si pratica anche il naturismo.

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