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L’impossibile ananas nel mosaico romano: le legioni giunsero in America?

Impossibile ma vero. In un mosaico risalente all’antica Roma compare un ananas, non sembrerebbe niente di sconvolgente, se non fosse che questo frutto succulento è arrivato in Occidente solo dopo la scoperta dell’America.
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A cura di Stefania Lombardi
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Girando nel Museo del Palazzo Massimo alle Terme di Roma si può fare una scoperta incredibile. Su un pavimento a mosaico del secondo piano, nella galleria dedicata agli affreschi, mosaici e stucchi del mondo classico, si nota qualcosa di molto particolare. Il mosaico datato agli inizi del I secolo dopo Cristo, riproduce un cesto di frutta che nasconde un vero mistero. In esso, sono riprodotti partendo da sinistra, alcuni fichi, delle mele cotogne, un grappolo di uva nera, alcune melagrane e un alimento impossibile: un ananas. La presenza di questo succoso frutto ha lasciato senza parole, perché la pianta dell'Ananas sativus, appartenente alla famiglia delle Bromeliacee, arrivò nel vecchio continente solo dopo i viaggi di Cristoforo Colombo. Quindi prima della scoperta dell'America gli Occidentali non potevano conoscere questo frutto tropicale. La storia dell'arte è ricca di enigmi e di stranezze, infatti, questo dell'ananas impossibile non è l'unico caso di incongruenze. Uno dei più suggestivi è quello dell'astronauta scolpito in una cattedrale del 700, poi attribuito ad un successivo restauro.

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Il Museo nazionale romano è uno dei siti archeologici più importanti di Roma, che ospita collezioni riguardanti la storia e la cultura della città in epoca antica. La struttura si trova negli ambienti del convento costruito nel Cinquecento nelle terme di Diocleziano. Dopo la scoperta del frutto tropicale nel mosaico romano le visite al museo sono diventate più suggestive, poiché i turisti vogliono vedere con i loro occhi l'esistenza di questo frutto impossibile. In realtà non è la prima volta che compare un figura simile a quella dell'ananas in un'opera romana, un affresco trovato nella casa dell'efebo a Pompei mostra un ananas ed una statuetta romana, conservata a Ginevra, rappresenta un bambino che tiene per il ciuffo un ananas. Impossibile parlare solo di coincidenze, è evidente, anche se non si sa come, che i romani all'inizio del I secolo dopo cristo conoscessero già l'ananas.

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Il mistero dell'ananas è un vero rebus che ha aperto la strada a varie ipotesi, come riportato da Wikipedia. Si è pensato alla possibilità di scambi commerciali oltreoceano o di importazioni dall'Africa occidentale, dove l'ananas è coltivato. Un'ipotesi più plausibile è che l'artista che ha realizzato il mosaico, in realtà, avrebbe cercato di raffigurare una pigna, ornandola con un ciuffo di foglie, ottenendo un risultato ingannevole per i posteri. Altra possibilità è che il mosaico sia stato sottoposto ad un restauro integrativo che ha portato all'introduzione dell'insensata presenza, da parte di un'artista molto creativo e con qualche pecca sulla storia. Quale che sia la spiegazione, l’immagine di un ananas in un mosaico dell’antica Roma rimane comunque avvolta in un alone di mistero.

Affresco trovato nella casa dell'Efebo a Pompei
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