La polizia inglese nelle isole spagnole per il controllo della movida
Tra i luoghi preferiti per la movida estiva, le isole Baleari proprio non possono mancare. Tra queste svetta Maiorca e nello specifico la frazione costiera, poco distante da Palma de Mallorca, di Magaluf (in provincia di Calvià). Centro di località, hotel a basso costo e bar, Magaluf è spesso assurta agli onori della cronaca per una movida fuori controllo, per gli atti osceni in luogo pubblico e per la pericolosa, talvolta mortale, pratica del "balconing". Protagonisti di queste gesta – poco eroiche, molto erotiche, spesso raccapriccianti – sono soprattutto turisti inglesi, tedeschi ed italiani. È per questo motivo che a Maiorca è arrivata la polizia, non quella iberica che – almeno teoricamente – dovrebbe già vigilare sull'isola ed evitare che lo sballo oltrepassi il limite del decoro pubblico e della sicurezza, ma quella inglese. I "bobbies" sono arrivati nell'arcipelago spagnolo per un "tour" che li vedrà impegnati una settimana a Palma de Maiorca, per poi concludere il loro agosto di lavoro ad Ibiza. La presenza dei poliziotti inglesi ha lasciato perplesso qualcuno, che ha criticato i bobbies per il loro arrivo in ritardo – il "picco" delle presenze sarebbe ormai alle spalle – e per la loro vigilanza in ore pomeridiane, quando il "gioco" non si è fatto ancora duro. Va detto che i poliziotti britannici saranno presenti nell'arcipelago iberico nelle settimane centrali di agosto, quando la movida si fa più irrequieta. Il punto, più che altro, è: possibile che, per controllare dei turisti, la "policía" abbia bisogno della "police"?