Le città più recensite al mondo. Italiani al top

Se l'italiano ha qualcosa da dire, la dice. Stando ai dati di TripAdvisor, almeno, sembra che i nostri connazionali abbiano una tendenza naturale a socializzare le proprie esperienze. Secondo il noto portale turistico, infatti, gli italiani sono i recensori più attivi tra quelli di lingua non anglosassone. A livello globale, l'Italia si classifica al terzo posto e tra i nostri connazionali a guadagnarsi il primo posto tra i recensori è Rita Gavagnin, triestina di 50 anni, che nel 2014 è stata autrice di ben 7.928 contributi comprensivi di foto, recensioni ed opinioni. Un record nazionale che comunque riflette il peso degli italiani nell'utenza di TripAdvisor. Non a caso nella top-10 della città più recensite a livello globale ci sono tre italiane, precisamente Roma (secondo posto), Milano (ottavo) e Firenze (nono). Ecco la classifica nel dettaglio:

1. Londra, Regno Unito;
2. Roma, Italia;
3. Parigi, Francia;
4. New York, Usa;
5. Barcellona, Spagna;
6. Las Vegas, Usa;
7. Orlando, Usa;
8. Milano, Italia;
9. Firenze, Italia;
10. Rio de Janeiro, Brasile.

L'importanza delle recensioni è nota tanto a chi viaggia, quanto a chi ospita. Il marketing turistico si occupa da tempo delle community di viaggiatori, TripAdvisor su tutte. Sapere che chi viaggia interroga sempre di più la Rete ha portato molti gestori di strutture ricettive non solo ad evitare i giudizi negativi – pratica che generalmente porta ad accrescere la qualità dei propri servizi – ma anche ad alimentare quelli positivi con false recensioni. Un problema contro il quale si impegnano quotidianamente i community manager. Alcuni gestori di albergo hanno pensato di poter evitare giudizi negativi inserendo nel contratto di albergo una clausola che permette loro di inserire penali in caso di recensioni non positive. E' quello che è accaduto in Inghilterra quando una coppia di turisti ha definito il Broadway Hotel "uno sporco, fetido, marcio tugurio puzzolente". La penale di 125 euro non ha tardato ad impoverire il conto, ma alla fine giustizia è stata fatta.

[Foto da Pixabay]