L’incredibile bellezza della Certosa di Padula
La Certosa più grande e famosa d'Italia si trova a Padula, nella provincia di Salerno. Ma questo non è l'unico primato di questa opera di straordinaria bellezza. La Certosa di San Lorenzo a Padula possiede anche il chiostro più grande d'Italia, ben 12.000 metri quadrati, ed è stata inserita nel Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.
Scopriamo cosa vedere in questo luogo unico al mondo.
Visita alla Certosa di San Lorenzo di Padula
La Certosa è stata fondata nel 1306, per volontà di Tommaso Sanseverino, conte di Marsico e signore dei Vallo di Diano. I lavori della costruzione sono proseguiti fino al XIX secolo con vari ampliamenti e ristrutturazioni. Oggi la Certosa di Padula ospita il Museo archeologico provinciale della Lucania occidentale, che raccoglie reperti provenienti dagli scavi delle necropoli di Sala Consilina e Padula.
Lo stile architettonico del convento è prevalentemente barocco, poichè le tracce trecentesche che sono sopravvissute sono pochissime. II Complesso è formato da circa 350 stanze estendendosi su un'area di 51500 metri quadrati, di cui 12000 occupati dal chiostro.
La visita alla Certosa inizia dalla Corte esterna rettangolare, originariamente costruita nel ‘500 è adornata da statue ed elementi barocchi negli anni successivi. Da qui si giunge al chiostro della Foresteria, formato da un portico con una fontana al centro e da un loggiato, dove si trova la Torre dell’orologio. Come abbiamo già detto in precedenza il chiostro è tra i più grandi di tutta Europa. E' formato da ben 84 archi ed al centro presenta una fontana risalente al 1604. I due livelli del Chiostro grande sono uniti da uno spettacolare scalone ellittico a doppia rampa.
Una parte del complesso della Certosa di Padula è formata dal monastero, che si può dividere in due aree, una destinata ai luoghi di lavoro e un'altra che funge da residenza dei monaci. Questo perchè essendo una certosa, come tutte le altre, segue la regola certosina, che predica lavoro e contemplazione. Per questo esistono luoghi differenti destinati a usi diversi: il chiostro, la biblioteca, con pavimento in ceramica vietrese, la Cappella con preziosi marmi, la cucina, le cantine del vino, le lavanderie ed i campi che venivano coltivati dagli stessi monaci per il loro sostentamento.
La loggia è ornata da pitture seicentesche e la chiesa ricca di stucchi settecenteschi ed il meraviglioso altare in madreperla. Tutti gli altri ambienti sono ricchi di affreschi, come si può notare in particolare nella cucina. La biblioteca, invece, oltre agli straordinari affreschi del soffitto, presenta un bellissimo pavimento maiolicato vietrese.