Lucignano, un romantico gioiello in Valdichiana
Nel cuore della Valdichiana, su una collina di circa 400 metri, sorge Lucignano, uno degli esempi meglio conservati dell'urbanistica medievale. A metà strada tra Siena ed Arezzo, il borgo offre un tripudio di bellezze architettoniche da lasciare senza fiato.
Il nome Lucignano deriva probabilmente da un castrum romano fondato dal console Licinio. Contesa tra Firenze, Siena, Arezzo e Perugia, la sua posizione strategica la rese un importante crocevia per gli scambi commerciali e per le battaglie. Nel 1321, sotto la dominazione dei Senesi, venne eretta la cinta muraria. Nel 1554 Lucignano passò sotto il dominio dei Medici e intorno al 1558 Cosimo I la arricchì di una fortezza, attribuita a Bernardo Puccini. Risalgono a questo periodo anche il santuario della Madonna delle Querce, attribuito al Vasari e posto fuori dal centro storico, così come il Convento dei Padri Cappuccini, le chiese della Misericordia e della Collegiata.
Il centro storico di Lucignano è unico nel suo genere: presenta una pianta ellittica a strade anulari concentriche. Camminare per le sue stradine lastricate, tra cortili fioriti e torri in pietra, trasmette un forte senso di pace e tranquillità. Da Porta San Giusto si dipartono le due vie che segnano una suddivisione "classista" della città: via Roma, dove un tempo abitavano i poveri, con case piccole e umili, e via Matteotti, che testimonia tutto lo sfarzo delle famiglie nobili con i suoi ricchi edifici rinascimentali. Nel centro del paese troviamo il Palazzo Comunale e altri importanti edifici: la Chiesa di San Francesco (XIII secolo), in stile gotico, con affreschi di celebri artisti senesi come Taddeo di Bartolo e Bartolo di Fredi, e un Trionfo della Morte dipinto sulla parete destra della navata; la Rocca Senese (XIV secolo); la Chiesa di San Giuseppe (1470); la Collegiata di San Michele Arcangelo (1582), che spicca per l'Altare Maggiore e le tele di artisti come Matteo Rosselli e Luigi Ademollo; la Chiesa di San Biagio, antica pieve; la Chiesa della Santissima Annunziata (circa XV secolo).
Con la sua atmosfera a misura d'uomo, quasi cristallizzata nel tempo, il borgo costituisce la meta ideale per una fuga romantica. Il Museo Comunale di Lucignano ospita una vera chicca per tutte le coppie, meglio ancora se appassionate d'arte. Qui è infatti custodito il prezioso Albero dell'Amore, chiamato anche Albero della Vita o Albero d'Oro. Questo capolavoro di alta oreficeria venne realizzato da Ugolino di Vieri e Gabriello d'Antonio nell'arco di ben 121 anni. Iniziato nel 1350, venne portato a termine nel 1471.
L'opera è decorata con una composizione unica al mondo, fatta di cristalli di rocca, smalti, coralli, miniature. La base sorregge un tempietto gotico a tre piani. Dal fusto portante si dipartono dodici rami, sei per parte. Sulla sommità si trova Cristo crocifisso, a sua volta sormontato da un pellicano che si becca il petto. L'animale ha una forte valenza simbolica: secondo la tradizione iconografica, dona il proprio sangue per sfamare i suoi piccoli così come Cristo ha dato la vita per salvare l'umanità.
Si narra che l'artefatto assicuri felicità, prosperità e fortuna a tutti gli innamorati. Dal XV secolo numerose coppie si sono giurate eterna fedeltà davanti all'Albero dell'Amore e la tradizione non accenna a sbiadire. Oltre a questo capolavoro artistico, Lucignano ha in serbo eventi a bizzeffe per i romantici. A San Valentino si tiene la manifestazione "Segni d'amore", mentre la prima domenica di settembre ha luogo "La Festa degli Sposi". Tra gli eventi da non perdere figura la Maggiolata, tradizionale festa della primavera con sfilate di carri ricoperti di fiori e tanta musica, nella quale quattro rioni si sfidano per ottenere l'ambito Grifo d'Oro.