Mai più guerre per il bracciolo in treno o in aereo
Meno spazio, più passeggeri, dunque prezzi più bassi e profitti più alti. Dagli aerei ai treni, la lotta per aggiungere una poltrona in più sacrifica quello che troppo ingenerosamente viene definito un confort: il bracciolo. Capita così di dover fare un viaggio pensando che forse per il proprio braccio si doveva pagare un biglietto aggiuntivo, dato che sembra proprio che l'aereo non sia attrezzato per ospitare anche il nostro braccio. Una situazione che, considerata la frequenza e la noia, abbiamo inserito tra le 10 peggiori seccature durante un viaggio in aereo.
Una condizione che ha fatto parte dell'esperienza quasi quotidiana di Mona Dehshid, una designer di San Diego costretta a viaggiare spesso. E' stata lei ad aver progettato una sorta di indumento che dà un sostegno al braccio privo di appoggio. L'esperienza dell'arto senza riposo è così comune che l'idea è stata promossa su Kickstarter, il sito di crowdfounding che raccoglie fondi dalla rete per finanziare dal basso idee innovative. Nel 2013 gli utenti del sito hanno donato circa 15.000 euro per la realizzazione del progetto.
E' nata così Napwrap, la fascia che può fare da copriocchi per una pennichella durante il viaggio, da porta-cellulare o lettore Mp3 da spalla, oppure da appoggio per il braccio. Questa cinghia elastica, prodotta dalla SittingBridge, cosa al momento 20 sterline (25 euro circa) ed è acquistabile direttamente online.