Meraviglie della natura: l’acqua in tre scenari unici al mondo
Luoghi straordinari sulla Terra ne esistono a bizzeffe, ma ce ne sono alcuni che si distinguono per la loro unicità o particolarità. Più che altro per la loro bellezza. Spettacoli osservabili magari in un solo punto del pianeta, perché frutto di una fortuita serie di combinazioni che li hanno creati così come li ammiriamo. E questo li rende ancora più speciali, poiché la natura è ciclica e riesce a ricreare le sue opere d'arte anche in luoghi che non hanno nulla in comune tra di loro. Ma qualche volta si sbizzarrisce e decide di creare la sua opera unica, un capolavoro, qualcosa che acquisisce valore perché non riproducibile in serie. Noi di Travel Fanpage vogliamo cercare di dare uno sguardo a questi "pezzi da collezione": ma la Terra è grande, e individuarli non è facile. Non solo: potremmo cadere nell'illusione di aver segnalato un panorama unico, per poi scoprire in seguito che si tratta invece di qualcosa osservabile anche in altre parti del mondo. Per questo chiediamo il vostro aiuto: come già avete fatto in passato, condividete la vostra esperienza di viaggiatori con noi. Pubblicate i vostri commenti in fondo all'articolo, e segnalateci inesattezze o addirittura luoghi di vostra conoscenza che potrebbero risultare interessanti e arricchire la nostra ricerca. Per questa nostra prima volta ci dedicheremo al tema dell'acqua: tre luoghi sul pianeta che si distinguono nel modo in cui l'elemento più abbondante sulla superficie terrestre interagisce con la realtà circostante.
THOR'S WELL, OREGON
Foto di Nikki Stephen
Mai sentita l'espressione "un buco nell'acqua"? Bene, perché qui potete farvene un'idea molto suggestiva nella realtà. Il Thor's Well è una depressione naturale che si trova a Cape Perpetua, sulla costa dell'Oregon. La zona fa parte di una riserva forestale, la Siuslaw National Forest, ed è popolarissima tra i turisti per la bellezza dello scenario geologico che offre. Il Thor's Well è unico nel suo genere, in quanto si tratta di un cratere nel quale defluisce costantemente l'acqua di mare. E lo fa in un balletto di onde e spruzzi emozionante. Per poter godere dello spettacolo infatti occorre che la marea sia alta, in modo che si veda costantemente defluire l'acqua nella depressione proprio come se ci fosse un buco nel mare. Le condizioni ventose favoriscono poi il formarsi di onde che infrangendosi sui bordi rocciosi, prima penetrano violentemente nel buco e poi esplodono per riuscirne fuori come un geyser. Catturare un'immagine vivida di tale spettacolo è la perla di numerosi fotografi che si arrischiano il più vicino possibile per coglierne l'essenza: non è per niente un'impresa facile visto che le rocce sono scivolose, appuntite, e un'onda potrebbe spazzare via l'incauto osservatore in qualsiasi momento. Per non parlare poi se questi, caduto in acqua, dovesse finire nel pozzo: non sopravviverebbe mai. Ma dove porterebbe questa rovinosa fatalità? C'è chi pensa che questo buco nell'acqua sia in realtà una porta d'ingresso a un mondo sottomarino…
GRAND PRISMATIC SPRING, WYOMING
Foto di Mila Zinkova
Tutti i colori dell'arcobaleno in quella che è la sorgente termale più grande degli Stati Uniti d'America, nonché la terza in tutto il mondo. E dove si poteva trovare? Ma naturalmente nel Parco Nazionale di Yellowstone, dove la geotermia ha di che leccarsi i baffi. Il parco è la casa di migliaia di geyser e fonti geotermiche, ma il Grand Prismatic Spring ha dell'incredibile. Osservate la foto: l'acqua è di un colore blu intenso mentre i colori ai suoi bordi spaziando dal giallo all'arancione, al rosso, al marrone. Similmente a quello che accade col fenomeno della dispersione di un fascio di luce che attraversa un prisma e produce i sette colori dell'arcobaleno (be', qui ne manca qualcuno, ma non rovinateci quest'immagine così poetica). Il fenomeno è dovuto alla colonia di batteri pigmentati che proliferano ai bordi delle acque ricche di minerali. A seconda della concentrazione di clorofilla e carotenoidi, e della temperatura dell'acqua, alcuni batteri prevalgono su altri colorando così le sponde della fonte con i loro pigmenti organici: in estate prevalgono i colori rosso e arancione, mentre in inverno quelli più scuri. L'intrinseco colore blu dell'acqua è invece così vivido specialmente nel centro della piscina naturale poiché le estreme temperature la rendono sterile e quindi purissima, riflettendo così al meglio le lunghezze d'onda della luce visibile. Insomma, tanta scienza per descrivere uno spettacolo che all'occhio umano perde tutta la sua razionalità e assume una sconfinata bellezza.
GROTTA AZZURRA, CAPRI
Foto di Franco
E a proposito di bellezza senza confini, rimaniamo nei nostri, perché l'ultimo spettacolo della triade acquatica che vi stiamo offrendo si trova proprio nel nostro paese: la Grotta Azzurra di Capri è uno dei fenomeni marini più belli che si possano osservare e, soprattutto, visitare. L'attrazione dell'isola della Campania è infatti la terza più frequentata della regione dopo Pompei e la Reggia di Caserta, tra quelle a pagamento. E vale tutti i soldi la spesa di farsi traghettare in questo piccolo antro che un tempo sembra venisse usato anche come piscina privata dagli imperatori romani. Oltre al costo dell'escursione, bisogna sottostare anche all'inclemenza delle maree, e mai parola descrive meglio la sottomissione che il nostro capo deve subire per entrare nella grotta: l'ingresso è così piccolo che è spesso ricoperto a pelo dall'acqua, e ai turisti in barca viene chiesto di abbassarsi per oltrepassarlo. Una volta dentro, però, si sente come di aver chinato il capo per chiedere l'accesso al paradiso: i riflessi della luce esterna che penetra da quello spiraglio ribattono sul fondale marino e tutta l'acqua risplende di un azzurro luminoso straordinario. Le pareti della caverna possono essere oggetto di un curioso test sonoro per sperimentare gli echi interni. Uno spettacolo decisamente unico al mondo. Non siete d'accordo? Scrivetecelo qui sotto.
[In apertura: foto di Stephanie Sarles]